PENALIZZAZIONI, FORMAZIONE E NON SOLO: VECCHI GUARDA AVANTI: NON C’E’ TEMPO PER FESTEGGIARE LA VITTORIA DI COMO PERCHE’ DOMANI CI ASPETTA UNA PARTITA COMPLICATA

Il saliscendi, stavolta, vede la Spal in cima. Non della classifica ma dello stato d’animo figlio di una signora vittoria a casa di un avversario non qualsiasi. Una gran bella prova quella dei biancazzurri a Como. Tre punti meritatissimi e poteva anche finire in goleada. Dopo la depressione post Lumezzane, l’euforia post Como. Sbagliato. Ecco che cosa manca: l’equilibrio. Ed ecco, invece, che cosa (purtroppo) non è mai mancato. Il giudizio basato esclusivamente sul risultato. Esempio. Se la Spal contro il Lumezzane avesse concretizzato un paio delle azioni da gol iniziali sarebbe cambiato tutto. Lo stesso a Como dove i primi dieci minuti con i biancazzurri in difficoltà potevano partorire uno svantaggio poi letale. Morale (alto): calma e, appunto, equilibrio. Non è un caso, infatti, che al pronti-partenza-via Zamboni e compagni, domenica scorsa, abbiamo sofferto parecchio. Anche il tecnico Vecchi, negli spogliatoi poco prima della gara, si era accorto di un eccessivo nervosismo e di un po’ di paura. Ecco perché l’ambiente intorno può e deve fare qualcosa. Basta convincersi di quello che, da mesi, scriviamo e non per scaramanzia. Quest’anno sarà un campionato così. Sconfitte impreviste e vittorie clamorose. Se poi fuori e dentro la squadra ci sarà la serenità nell’accogliere quello che verrà sapendo che bisogna salvarsi e basta, beh allora qualcosa di più verrà senz’altro. Provarci non costa nulla. Intanto il gruppo spallino non fa in tempo a godersi questi importanti tre punti che è subito sera. Sera di campionato, domani, davanti a una formazione che gioca, una squadra sbarazzina e giovanissima come il Pavia del ferrarese Domenicali reduce da un successo netto e convincente contro il Foligno. Tempo per pensare ce n’è poco. Per allenarsi pure. In questa gara conterà molto l’aspetto fisico, l’entusiasmo e anche il pubblico. Prima del Pavia, però, c’è stato il Como. E allora cominciamo da qui, da questa bella vittoria questa inedita intervista infrasettimanale con l’allenatore spallino, Stefano Vecchi., non prima di commentare le ultime notizie che arrivano dal campo, convocati compresi.

A parte Beduschi, Piras e Taraschi influenzato sono tutti disponibili e tutti convocati. Giusto?
“Sì, sono venti i convocati”.

Oggi il Sorrento ha ricevuto due punti di penalizzazione per illecito sportivo. In questi giorni sono stati deferiti Como e Foligno per non avere depositato la fideiussione obbligatoria. Secondo noi c’è qualcosa che stona. Tu che cosa ne pensi?
“Penso che le regole vadano rispettatate. Permettere le iscrizioni senza fideiussioni? Mah, forse c’è qualche regola che non conosco… Probabilmente pagheranno ora con più punti di penalizzazione. Vediamo… Certo, non so se in un momento di crisi economica del genere abbia senso essere super fiscali. Sui due punti per illecito al Sorrento onestamente non conosco i fatti precisi però ti dico che l’anno scorso con la Tritium abbiamo preso gli stessi due punti perché in una comunicazione mancava l’indicazione di una carica societaria e il nome di un paio di steward. Fai te…”.

Torniamo a domenica scorsa. A fine partita nel tuo primo commento hai smorzato i toni entusiastici degli intervistatori. I casi sono due. O sei un bastian contrario oppure non sei rimasto abbagliato come noi dalla Spal vista a Como…
“Credo che un allenatore debba analizzare tutto con equilibrio: cose positive e negative. Non è stato tutto bello a Como. A volte si vince perché si sfruttano le occasioni, con Lumezzane non è stata una gara così diversa ma non l’abbiamo buttata dentro. Non mi piace questo discorso che ogni volta porta a definire la prestazione un passo avanti o un passo indietro. Il percorso è lungo e in qui meritavamo di più. Senza penalizzazione la classifica sarebbe più che buona”.

Con te ne abbiamo già parlato. Purtroppo nei giudizi si tende a considerare poco il reale andamento della gara e quasi esclusivamente il risultato finale. In questo passo un pallone che scotta. Ci proviamo a far capire a tutti, voi, noi giornalisti, i tifosi che un po’ di equilibrio in più farebbe bene a tutti?
“In teoria sono d’accordo ma è utopia, purtroppo, perché poi conta solo il risultato. Chi lavora sul campo, invece, deve mettere in evidenza gli aspetti positivi e quelli negativi e partire da lì e invece si guarda sempre e soltanto la classifica. Ci si dimentica che passare in vantaggio può essere determinante e se non sfrutti l’occasione quando capita può cambiare gara”.

Poco prima di entrare in campo a Como hai visto i tuoi nervosi e impauriti. Frutto dei fischi post Lumezzane?
“Sì, ma non solo per i fischi. Magari c’era un po’ di rabbia per la sconfitta. Di sicuro, essendo una squadra giovane, la nostra, dobbiamo abituarci a certe cose senza aver troppo timore e senza ascoltare eccessivamente le critiche. Ci sta che si perdano delle partite, te l’ho detto una settimana fa. Dieci gare possiamo perderle ma se ogni volta ci fasciamo la testa è un casino. Dobbiamo lavorare come stiamo facendo e basta”.

Che cosa ti è piaciuto di più della vittoria di domenica e che cosa hai detto ai tuoi negli spogliatoi?
“Mi è piaciuto il fatto di esultare tutti insieme davanti alla panchina. Sono cose importanti, il segnale che qui c’è un bel gruppo. Dopo la gara, invece, ho detto di godersela fino a mezzanotte e poi di pensare al Pavia perché si tratta di una partita importante”.

Ha colpito molto, infatti, la grande, generale esultanza con tutta la panchina. Per chi segue il calcio da vicino questi sono segnali che valgono persino più dei punti. Vuol dire gruppo, compattezza, fiducia e non solo…
“Sì, è un buon gruppo questo, lo dico da tempo. I ragazzi stanno bene insieme, lavorano con grande impegno e serenità. Anche il rapporto che si sta creando tra di loro è importante, questa è la base per migliorare anche negli anni a venire ”.

Senza la penalizzazione e considerando i due punti rubati con il Pisa la tua Spal occuperebbe un gradino in classifica decisamente superiore alle aspettative. Concordi?
“Eh eh, concordo sì ma come dicevamo prima conta solo la classifica. Qualche punto perso per strada c’è e cercheremo di recuperarlo”.

A Como si è visto un Arma stratosferico. Un altro bel segnale alla voce reazione e carattere. Un segnale che va nella direzione indicata da te e raccontata nella nostra ultima intervista. Quando parlavi di una squadra che a prescindere dai risultati non avrebbe mai mollato…
“Sì, ha dato una grande prova di carattere e maturità, Rachid. Lui ha tutto per far la differenza in questa categoria. Una giornata storta può capitare ma, insisto, si era comunque creato quattro occasioni da solo contro il Lumezzane. Sono molto contento per la partita che ha fatto a Como”.

Che cosa vi siete detti alla ripresa degli allenamenti che questa settimana, per forza di cose, sono stati decisamente diversi e più blandi immagino…
“Niente di particolare, abbiamo analizzato pregi e difetti visti a Como e abbiamo concordato di dimenticare subito la vittoria per pensare a domani”.

E domani vi aspetta un Pavia fin qui bello e superiore ai pronostici della vigilia. Una squadra giovanissima ma che gioca e che ha giocatori pericolosi davanti. Che idea ti sei fatto dell’avversario e della partita che sarà?
“Che potrebbe essere una gara simile a quella con il Lumezzane, quindi dobbiamo aspettarci delle difficoltà”.

Voi, dal punto di vista fisico, come state? C’è qualche giocatore che ha bisogno di rifiatare un attimo visti i tre impegni in una settimana?
“No, non credo, siamo al secondo impegno in una settimana e non ci sono grossi problemi, dobbiamo dare il massimo e domenica prossima vediamo”.

Avendo visto giocare il Pavia e ricordando che una settimana fa avevi parlato di due o tre avvicendamenti fisiologici una possibilità potrebbe essere quella di un centrocampo a tre quindi il primo 433 della stagione?
“No, domani no. E’ una soluzione, questa, che potremo usare ma non dall’inizio”.

Laurenti nel ruolo di trequartista e Giovanni Rossi esterno basso a sinistra si sono guadagnati la riconferma?
“Sì, sicuramente”.

Quindi formazione confermata in blocco o c’è qualche ballottaggio?
“Sto valutando Castiglia e Bedin. Loro sono in ballottaggio con Migliorini”.

Sei per carattere un ottimista o realista, decidi tu. Che Spal ti aspetti domani?
“Una Spal da corsa, che lotta e aggredisce”.

Grazie e forza Spal!
“Grazie a te e forza Spal!”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (4231)
Teodorani; Ghiringhelli, Zamboni, Pambianchi, G. Rossi; Agnelli, Castiglia (Migliorini o Bedin); Melara, Laurenti, P. Rossi; Arma.
All.: S. Vecchi.
A disp.: Capecchi, A. Vecchi, Canzian, Cosner, Migliorini (Castiglia), Bedin, Marconi (Mendy).

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