CIRO GINESTRA, ANEMA E CORE DEL SORRENTO: LA SPAL E’ STATA IL TRAMPOLINO. SONO IN C PER VINCERE

Ciro Ginestra, attaccante centrale destro, classe 1979 e puteolano di nascita, inizia a calcare il rettangolo di gioco a diciotto anni a Venezia che all’epoca militava nel campionato de Serie B, ma subito viene ceduto alla Spal in Prima Divisione dove ha la possibilità di affermarsi con dieci reti in trentatrè presenze. La stagione successiva rientra in laguna anche perché nel frattempo gli arancioneroverdi avevano raggiunto la massima serie e proprio qui inizia per Ciro, da sempre corteggiato dai maggiori club della serie cadetta e di Prima divisione, una lunga carriera: trascorre tre anni a Padova, due a Perugia, tre a Gallipoli, due a Crotone. Infine, a luglio di quest’anno firma un contratto biennale con Il Sorrento Calcio.

Torniamo alla stagione 1998/1999. Era la Spal di Pierobon, Airoldi, Fimognari, Lucidi, Cancellato e Gadda. La tua carriera è ufficialmente iniziata con la maglia biancazzurra.
“Praticamente sì perché a Venezia, l’anno in cui ho iniziato a giocare, mi furono concesse pochissime presenze. Poi venni ceduto alla Spal. Ferrara è stata una vetrina per me, i miei dieci gol ebbero grande riscontro a livello nazionale, inoltre quell’anno portammo a casa la Coppa Italia. Ho il ricordo di una città che respirava calcio quotidianamente, lo stadio alla domenica era gremito e anche il clima di spogliatoio era di quelli ottimali, grande solidarietà coi compagni che si traduceva sul campo in ottimi risultati. Ho ancora contatti con quei miei ex compagni anche se hanno smesso quasi tutti, sento spesso Thomas Manfredini, ora all’Atalanta, oppure il portiere Riccardo Cervellati che oggi è diventato un procuratore”.

Com’è cambiato Ginestra in questi dieci anni?
“Sono lo scapestrato di sempre, nella vita come in campo. Ho fatto parecchie cazzate in questi anni che mi hanno impedito di affermarmi a tutti gli effetti anche in serie A, eppure mi ritengo pienamente soddisfatto del mio percorso calcistico. Ho portato a casa grandi soddisfazioni, ho festeggiato cento gol nei professionisti e sono a quota novanta in C1, l’obiettivo è ovviamente arrivare anche qui ai cento. Al di là dei numeri, però, sono estremamente contento perché a trentadue anni sono ancora molto richiesto: qualche anno fa non immaginavo tutto questo, in uno dei momenti più bui della mia carriera, quando a Venezia rimediai la rottura del legamento del ginocchio, rimasi sei mesi fuori, e quando rientrai dopo pochissimi minuti di gioco ebbi nuovamente problemi, sempre nello stesso punto. In tutto rimasi fermo per quattordici mesi, uno stop che mise a dura prova la mia veemenza agonistica, il mio credo, la mia voglia di sempre”.

Dopo anni di B hai sposato il progetto della famiglia Gambardella, è la prima volta che giochi in una squadra campana, tua terra d’origine.
“In passato sono arrivate molte proposte da squadre campane. Nel 2006, dopo la vittoria del campionato con il Frosinone, il mio procuratore stabilì un contatto il Napoli, si susseguirono molti incontri ma poi la società puntò su nomi di più lunga esperienza come Emanuele Calaiò e Roberto Sosa. Successivamente sono arrivate richieste dalla Salernitana e dal Sorrento. Il presidente Gambardella mi ha fortemente voluto e alla fine ho accettato, la società è seria, c’è un progetto molto ambizioso che mi vede tra i protagonisti e questo è un elemento non trascurabile in un momento di forte crisi economica nel calcio come nel mondo, gli stipendi, qui, vengono pagati regolarmente alla fine del mese. Sono a Sorrento con l’adrenalina giusta per ripagare la fiducia del presidente e del mister. Come? Facendo gol. Il modulo che ha deciso mister Sarri (il 4231 n.d.r) mi piace molto, so destreggiarmi bene, posso fare sia la punta centrale sia spaziare accanto a un altro attaccante, insomma sono libero di poter mettere a disposizione dei miei compagni tutta la mia esperienza oltre a qualche gol ovviamente”.

Hai trentadue anni e sei in grandissima forma, ma hai già in mente qualcosa per il tuo futuro?
“Non nascondo che mi piacerebbe fare l’allenatore ma ora penso solo a giocare, almeno fin quando il ginocchio mi va bene (facciamo i dovuti scongiuri da buon partenopeo eh!). Mi alleno tutti i giorni, ho imparato a gestirmi meglio, so che ho un recupero inferiore rispetto agli altri, quindi faccio attenzione a calibrare le energie durante le sedute, ma la domenica mi spendo al massimo”.

Come è nata la tua passione per i tatuaggi?
“Insieme con Davide Saverino, mio ex compagno nel Venezia, ora alla Cremonese. Ci sfidiamo a chi ne ha di più, io sono a quota cinquantadue. Ho il numero nove, il mio nunmero di maglia, raffigurato dietro la nuca, la data della promozione in B del Frosinone, il numero cento sul braccio destro. Sicuramente ce ne sarà anche un altro prossimamente e sarà legato ad un’altra promozione, quella del Sorrento in B”.

ANNOTAZIONI TATTICHE
Dalla diaspora di Alessandria al cilento il passo è stato brevissimo: così la scorsa estate mister Maurizio Sarri prima di accettare il trasferimento tra i costieri ha voluto ampie garanzie di poter contare su alcuni dei suoi uomini più affidabili che tanto bene avevano fatto in Piemonte il campionato passato. Ecco allora i difensori Bonomi e Romeo, i centrocampisti Camillucci e Croce, il fantasista Bondi e l’attaccante Scappini che patron Gambardella ha poi rimpinguato regalandogli un altro difensore di esperienza come Nocentini, un metronomo di centrocampo come Tognozzi, un’ala veloce e con il fiuto del gol come l’ex frusinate Basso e infine, in attacco, ecco l’ex biancazzurro Ciro Ginestra, vero fiore all’occhiello della campagna trasferimenti dei rossoneri già andato a segno cinque volte in questa stagione senza contare un altro attaccante: l’ex livornese Galabinov. I campani giocano con un 4231 che fa della tecnica e della velocità le sue armi principali: Bondi e Ginestra sui piazzati (soprattutto se Sarri dovesse decidere di impiegarlo dietro un attaccante di peso come Scappini, soluzione adottata domenica scorsa contro il Foligno) e con il loro continuo spaziare lungo il fronte offensivo senza dare grossi punti di riferimento agli avversari sono temibilissimi, l’esperienza di Croce poi, unita alla corsa di Carlini con la fisicità di Scappini (che sta attraversando un grande momento) sono altri ingredienti che fanno dei rossoneri una delle principali accreditate alla promozione, aldilà della penalizzazione in classifica giunta nelle scorse settimane. Attenzione poi alla sorpresa Armellino su cui Sarri ripone grande fiducia: per questo motivo l’altro centrocampista Tognozzi (ex Reggina e Pescara) potrebbe sedersi in panchina. Occhio ai difensori: Terra e Vanin (che all’occorrenza tira le punizioni) sono pericolosissimi benché l’ex centrale di Arezzo e Pescara sia dato ancora in ballottaggio con Romeo, con quest’ultimo abile anche a ricoprire in caso di necessità il ruolo di terzino destro: vista l’abilità di Laurenti da quella parte, dopo la prova lungimirante del ragazzo di scuola Palermo contro Pintori in questa posizione nel turno infrasettimanale contro il Benevento, non è da escludere proprio il suo decentramento in fascia con Terra centrale e Vanin inizialmente destinato ad assistere all’incontro a fianco di Sarri. Non ci sarà il centrocampista Niang, unico indisponibile, dopo la ricomposizione della frattura allo zigomo avvenuta in settimana e rimediata domenica scorsa in uno scontro di gioco. Obbiettivo dei costieri di giornata: tornare a casa con tre punti, alla Spal il compito di fermare la furia di Ginestra e compagni.

LA PROBABILE FORMAZIONE
SORRENTO (4231)

G. Rossi; Romeo, Terra, Di Nunzio, Bonomi; Camillucci, Armellino; Bondi, Ginestra, Croce; Scappini.
All.: Sarri

BALLOTTAGGI
Armellino-Tognozzi 60%-40%
Scappini-Carlini-Basso 55%-35%-10%
Terra-Romeo 50%-50%
Romeo-Vanin 50%-50%

INFORTUNATI
Niang (c)

SQUALIFICATI
nessuno

LA ROSA

Portieri
Chiodini, Pratticò e Rossi

Difensori
Bonomi, Di Nunzio, Nocentini, Romeo, Sabato, Terra e Vanin

Centrocampisti
Armellino, Basso, Bondi, Camillucci, Carlini, Croce, Greco, Niang e Tognozzi

Attaccanti
Corsetti, Galabinov, Ginestra e Scappini

IL CAMMINO

1a giornata 04/09/2011 Monza-Sorrento 0-3

2a giornata 11/09/2011 Sorrento-Pavia 2-2

3a giornata 18/09/2011 Como-Sorrento 2-2

4a giornata 25/09/2011 Sorrento-Taranto 0-0

5a giornata 02/10/2011 Avellino-Sorrento 0-1

6a giornata 09/10/2011 Sorrento-Reggiana 2-1

7a giornata 12/10/2011 Benevento-Sorrento 1-0

8a giornata 16/10/2011 Sorrento-Foligno 1-0

I MARCATORI

5 Ginestra (2 su rig.)
2 Scappini
1 Croce, Di Nunzio e Galabinov
Autoreti a favore: 1 Campinoti (Monza)

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