MISTER VECCHI PREPARA UNA SPAL DI SOSTANZA: ABBIAMO SBAGLIATO UNA PARTITA MA POSSIAMO E VOGLIAMO RIFARCI SUBITO CONTRO LA CAPOLISTA

Il momento peggiore. Lo dicono i risultati e, ancora di più, l’ultima prestazione decisamente da dimenticare. Le sconfitte precedenti, infatti, non avevano trovato riscontri alla voce “allarme” visto l’andamento delle gare. Quella di Monza invece sì. Una brutta partita, la peggior Spal stagionale, ed ecco che la classifica è peggiorata di colpo e per la prima volta è accartocciata sui temuti playout. Se qualcuno, anche giustamente, comincia a preoccuparsi può consolarsi con una garanzia che si chiama Stefano Vecchi. Crediamo di non svelare un retroscena così segreto raccontando che domenica scorsa, nell’intervallo di Monza-Spal, i muri dello spogliatoio biancazzurro hanno tremato come mai quest’anno. Ma non è finito qui il fastidio dell’allenatore. Altro piccolo retroscena. Lunedì scorso. Mattinata. Vecchi fa sapere ai suoi di non prendere impegni per il giorno seguente fino alle 19. Dopo l’allenamento – dice il tecnico – rimarremo insieme un bel po’, anche tre ore, meglio che lo sappiate subito. Perché vi farò vedere e rivedere la partitaccia che avete fatto. Non è dato sapere, invece, se le urla abbiano ricominciato a rimbombare dentro lo spogliatoio ma si sa che Stefano Vecchi non ha gradito (eufemismo) la sconfitta di Monza. Troppi egoismi, poco gioco di squadra, una reazione tardiva… tante le cose che non sono piaciute. Così tante da far affermare allo stesso allenatore in un’interessante intervista a “Il Resto del Carlino” di martedì scorso pochi ma chiari concetti. Eccoli. Uno: così si rischia grosso. Due: baderemo più al sodo. Tre: viste certe prestazioni ci eravamo illusi di poter giocare per qualcosa di più della salvezza. Concetti ribaditi anche al nostro sito (e pure a “La Nuova Ferrara sempre martedì scorso) dal Direttore Generale, Bortolo Pozzi, nel dopo partita di Monza. Cominciamo da qui, allora, la nostra intervista settimanale al timoniere biancazzurro.

Nell’immediato dopo partita di Monza-Spal come sempre, è giusto dartene atto, hai affrontato i taccuini con grande sincerità. E hai detto, in sostanza, di essere molto deluso…
“Sì perché era una partita da non perdere, avevamo giocato bene all’inizio poi abbiamo regalato un gol e siamo andati in confusione. Non è mancato l’impegno ma sono venuti fuori i nostri limiti. Non siamo sembrati una squadra vera come invece siamo stati sempre. Si è giocato troppo ognuno per sé sia in fase difensiva sia in fase offensiva”.

In settimana hai rafforzato i concetti in un’intervista a “Il Resto del Carlino”. Scelgo quelli che, secondo me, erano e sono i temi più interessanti. Tre, per la precisione. I troppi errori, l’obiettivo salvezza nonostante vi foste illusi di meritare qualcosa di più e la prestazione inspiegabile del Brianteo…
“L’obiettivo salvezza ora è prioritario. Perché quando perdi contro squadre come il Monza devi pensare a salvarti. Io sono uno che guarda sempre in alto ma c’è bisogno di badare al sodo. Dobbiamo essere più concreti, più solidi e più compatti in questo momento. Poi se guardo le prestazioni fatte finora penso che si potrebbe essere più ambiziosi. Ma ora, invece, serve andare più sul concreto. Non è una resa, però. Vedremo più avanti se saremo bravi a mettere in fila qualche vittoria di spostare più in alto l’asticella degli obiettivi”.

Negli spogliatoi, sempre domenica scorsa, hai alzato la voce e mica poco. Alla ripresa degli allenamenti hai detto ai tuoi di tenersi la giornata libera perché volevi che rivedessero a lungo lo scempio di Monza. Confermi?
“E’ vero perché serve rivedersi e rivedere certe prestazioni. Secondo me una squadra o un giocatore può sbagliare la partita ma mi fa imbestialire la mancanza di spirito giusto. A Monza non c’era quello spirito giusto anche se i ragazzi si sono impegnati molto e hanno corso di più. Ma troppo ognuno per sé. La nostra mentalità deve essere quella di giocare di squadra perché possiamo fare molto, molto meglio”.

Rivedendo la partita ti sei incazzato ancora di più? E che impressione hai avuto così a mente fredda?
“E’ stata meno peggio, devo dire. Perché fino al gol subito era una gara da zero a zero. Poi ci siamo fatti prendere dalla foga di recuperare subito e siamo stati disordinati. Abbiamo avuto qualche occasione ma non è andata. Nel complesso rivederla mi ha un po’ consolato”.

Un errore di troppo in difesa, qualche imprecisione in centrocampo e Arma finora unico attaccante all’altezza. E’ una sintesi feroce o lo stato delle cose?
“Mah, quando si subisce un gol c’è sempre qualcuno che sbaglia ma domenica è mancato l’atteggiamento di tutti non solo dei difensori e lo stesso discorso vale anche per l’attacco. Se si gioca di squadra e si va insieme ad attaccare il discorso cambia. Per ora c’è solo Arma”.

Siamo ancora all’inizio ma la classifica si è fatta pericolosa. Tempo ce n’è tanto e quest’anno nessuno vi chiede più della salvezza. Ma in questi casi il timore maggiore è psicologico. Succede, infatti, che la mancanza di risultati porti a una spirale negativa dalla quale è poi difficile uscirne. Sei preoccupato?
“Sinceramente non so cosa dirti. Io ho vissuto anche da giocatore periodi del genere però l’ambiente ci sta dando una mano. Questo è un aiuto importante, ora tocca a noi. Questa è stata una settimana strana perché per la prima volta ho visto i ragazzi preoccupati. Chissà che questa preoccupazione non si tramuti in rabbia e in voglia di dimostrare che siamo una squadra”.

Credi che la partita di Monza sia dovuta anche a un pizzico di presunzione da parte vostra? Mi spiego: avete fatto bene quasi sempre contro squadre più forti e magari avete pensato di andare a fare una passeggiata in casa di una formazione che, parere personale, resta comunque inferiore alla Spal…
“No, ti interrompo perché non è così. Avevamo la pressione di dover vincere ma non è stata presunzione. Quando si va in ansia diventa dura, perdi l’equilibrio e noi troppo spesso abbiamo giocato ognuno per sé, ripeto ancora. Presunzione no, anzi…”.

Dei problemi societari e del grande lavoro presidenziale e non solo per anticipare i crediti del fotovoltaico sanno tutti. E’ una situazione che credi possa incidere sulla squadra o sarebbe un alibi anche un po’ semplicistico?
“Quando si vince, si vince tutti insieme. La società è una parte fondamentale e speriamo che presto si possa raggiungere l’obiettivo e la giusta serenità”.

Se tutto andrà come deve andare, mi riferisco ancora alla situazione societaria, a gennaio chiederai un paio di rinforzi? E se sì saranno un centrocampista centrale forte fisicamente e una seconda punta?
“Adesso vediamo. Stiamo pensando a oggi e ai giocatori che abbiamo perché secondo me siamo all’altezza della situazione. Ora siamo addirittura in sovrannumero. Poi se la società avrà la forza di fare qualcosa bene, altrimenti andremo avanti così perché abbiamo tutto per raggiungere l’obiettivo”.

Torniamo sulla terra. Come hai trovato i tuoi questa settimana? Depressi o rabbiosi? Fisicamente mi sembra che ci sia poco da dire visto che, nonostante tutto, nel secondo tempo di Monza andavate a duecento all’ora.
“Sì, non è stato certo un problema fisico. Nel secondo tempo abbiamo reagito bene e corso molto. Come dicevo prima ho visto nei ragazzi un po’ di delusione e preoccupazione, dobbiamo buttare in campo la rabbia e la voglia giuste per prenderci la rivincita”.

Teodorani e Marconi sono out, Zamboni si è sempre allenato a parte. Com’è la situazione degli infortunati in vista di domenica?
“Per Zamboni vediamo domattina come sta. Si è allenato poco ma lo conosciamo bene. Se se la sente gioca. Marconi lo recupereremo la prossima settimana, Per Teodorani valuteremo nei prossimi giorni”.

Stavolta vi tocca la squadra decisamente più forte per quanto si è potuto vedere in questa prima parte di campionato. Da una parte è un problema in più, dall’altra è la classica occasione grossa per ritrovare punti e morale…
“Sì, dipenderà da come affronteremo la partita. Difficoltà ce ne saranno ma non dobbiamo dimenticare che finora abbiamo fatto diverse buone partite e abbiamo punti di forza evidenti. Speriamo di fare una buona gara e di uscire tra gli applausi”.

Che idea ti sei fatto della Ternana e quali sono i punti di forza degli umbri?
“E’ una squadra ben organizzata con giocatori di qualità e con una buona solidità difensiva: difendono in tanti, hanno tre attaccanti forti, sono esperti e giocano senza under”.

Con Marconi disponibile si poteva pensare a un possibile ritorno alle due punte. Ora sei costretto a confermare il 4231. O no?
“Sì, credo di sì”.

A Monza Cosner è stato tra i pochi a salvarsi. Ma visto che giocherà Capecchi c’è il discorso under da rispettare. Uno sarà Ghiringhelli. Per l’altro posto è possibile immaginare il debutto di Taraschi per Paolo Rossi?
“Può essere una soluzione ma sinceramente ho diversi dubbi. Potrei mettere Canzian più alto e sta bene anche Fortunato. Senza dimenticare che Paolino è in forma. Dico la verità: è l’unico, vero dubbio, quello dell’esterno di sinistra e ci sono quattro giocatori in ballottaggio”.

Quindi a centrocampo giocherà Migliorini, influenza permettendo, di fianco ad Agnelli?
“Sì, giocherà Andrea”.

Dirai qualcosa di particolare ai tuoi prima di entrare in campo domenica visto il momento?
“Dirò di andare alla ricerca di una bella prestazione e di una rivincita dopo la brutta gara di domenica scorsa. Prima di Monza abbiamo fatto bene, una battuta d’arresto ci può stare, Ora bisogna ricominciare”.

Vuoi invece dire qualcosa ai tifosi della Spal?
“Di sostenerci come hanno sempre fatto. E se vedranno che non ci sarà impegno facciano quello che ritengono più opportuno. Ma noi metteremo in campo l’anima e abbiamo bisogno di loro soprattutto adesso”.

Ritorno all’inizio. Hai detto che da oggi si pensa alla salvezza e alla sostanza. In termini pratici che cosa vuol dire e che Spal vedremo in base a questo cambiamento di rotta contro la Ternana?
“Che magari durante la partita si penserà maggiormente a contrapporsi agli avversari. Cercheremo più sostanza che qualità anche nel preparare la gara e nella scelta della formazione. Un po’ più di attesa e ripartenze. Però un certo tipo di atteggiamento ha finora pagato quindi non serve una rivoluzione”.

Onestamente, sei fiducioso per questa partita? Cioè ti aspetti una bella reazione dei tuoi ragazzi?
“Sì, sì sì”.

I tifosi hanno distribuito dei volantini per invitare i ferraresi a starvi vicino in questo momento. Un gran bel segnale forse anche inaspettato…
“Ma, io dai tifosi della Spal mi aspetto sempre di tutto perché so quanto siano legati alla squadra. Ci saranno anche meno presenze allo stadio come vediamo la domenica ma la passione c’è sempre. Questa iniziativa è importante e ci fa piacere. Come dicevo, noi e loro insieme possiamo fare bene anche contro la capolista. Speriamo di trascinarci a vicenda”.

Grazie e, come sempre, Forza Spal!
“Forza Spal!”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (4231)

Capecchi; Ghiringhelli, Zamboni (A. Vecchi), Pambianchi, G. Rossi; Agnelli, Migliorini; Melara, Laurenti, Canzian (Taraschi o P. Rossi); Arma.
All.: S. Vecchi.
A disp.: Pelati, A. Vecchi, Cosner, Castiglia (Bedin), Taraschi, Canzian (P. Rossi), Mendy.

 

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