LA FIGURACCIA DELLA BOLLETTA… MA BUTELLI NON STACCA LA SPINA: IO SONO UN PAZZO, LA SOCIETA’ OGGI E’ DEBOLE, FRAGILE E IN COLPA MA RESTIAMO FIDUCIOSI

Un tifoso della Spal, figuriamoci un non tifoso, stamattina legge i giornali e forse gli viene persino da ridere. Legge che è stata staccata la luce allo stadio per una bolletta non pagata e che si rischia lo zero a tre a tavolino contro il Foggia. Una colossale figura di merda. Punto. Nella settimana già terribile per le ormai famigerate vicende societarie, questa è certamente una sciocchezza ma è una sciocchezza che fa dare giudizi sulla situazione in generale. Una situazione terribile che vede il club in difetto su tutti i fronti anche se del discorso fotovoltaico abbiamo scritto e riscritto e il mancato arrivo dei soldi ha scatenato questo putiferio con tutte le attenuanti del caso. Ma quella di oggi è la classica goccia che fa traboccare il vaso. Una mancanza ingiustificabile della quale rendere conto. Ecco perché abbiamo rintracciato il Presidente della Spal, Butelli, per sentire che cosa sta succedendo a prescindere da questa ennesima figuraccia.

Prima domanda. Questa della luce è una cosa allucinante. Credo sia impossibile giustificarsi…
“Mah. Visto quanto è stata convulsa la settimana ci sta anche una bolletta dimenticata in un cassetto. Comunque la cosa è stata già ovviamente sistemata stante l’esiguità dell’importo e adesso ti mando anche la copia del bonifico (copia che abbiamo ricevuto e che certifica l’avvenuto pagamento di ottocentoquarantaotto euro virgola ottantasette). Quindi l’allarmismo sulla possibile sconfitta a tavolino di domenica è assurdo. Capisco che qualsiasi cosa oggi fa pensare al peggio ma c’è un limite. La merda che ci piove addosso ora è inevitabile e anche comprensibile. Noi sappiamo di essere deboli, fragili, in colpa ma non siamo morti e certamente non moriremo per una bolletta”.

Ma in una settimana del genere non può sfuggire una bolletta, dài…
“Sì, è vero. Contrariamente a quello che fanno i condottieri veri, mentre sono impegnato a chiudere questa annosa vicenda del fotovoltaico anche adesso, anche ieri, rispetto ai condottieri, dicevo, che si prendono tutte le colpe, cosa che ho fatto da quando sono a Ferrara, in una settimana così complessa, evidentemente avevo problemi più grossi di questa insignificante bolletta come si potrà vedere dalla stessa. Questo per dire che se mi viene comunicata l’urgenza un’ora prima posso avere difficoltà in questo caso logistiche…. Ma lasciamo stare, è giusto che mi prenda io la responsabilità anche di questo”.

E come è possibile che tutti vengano a sapere, stampa compresa, tranne voi?
(Lunga pausa). “Questo lo vedrò perché ci stiamo guardando. Un minimo di riservatezza sarebbe almeno auspicabile. I muri del Centro sono molto sottili e non sempre si parla sottovoce”.

Ma anche questo è un problema societario, quindi una tua responsabilità!
“Certo. Tutto quello che esce o entra in via Copparo è un problema societario. Quindi le valutazioni da fare a bocce ferme saranno a trecentosessanta gradi”.

Sappiamo e sanno tutti che state lavorando per avere questi benedetti soldi. Ma il tempo passa, la situazione peggiora e la squadra rischia. Vi siete dati un termine?
“Noi stiamo lavorando, e crediamo di essere a buon punto. Com’è noto siamo alla ricerca di una situazione ponte che ci traghetti nelle acque serene che ci aspettano. Abbiamo due opportunità che ci sembrano in dirittura d’arrivo. Sarò un pazzo come credono molti ma continuo ad avere fiducia anche perché i contatti che ho da diverso tempo a questa parte stanno facendo grossi passi avanti. Purtroppo, o per fortuna, è solo una questione di tempo”.

Devi vedere il Sindaco. Che cosa gli dirai?
“Quello che vado dicendogli da un anno e mezzo a questa parte”.

Certo non credo di poter essere accusato di essere contro questa società, anzi. Ma è evidente che non c’è più un soldo e che così si rischia grosso. Assicura a chi vuole bene alla Spal che non c’è il rischio del fallimento.
“Ma perché dovrebbe fallire la Spal, scusa? Ho detto che ci sono dei tempi e che non sono biblici. Ed è anche vero che un fallimento, e mi vengono solo i brividi a pensarci, ha dei tempi, non funziona così. Enrico, guarda, capisco tutto, è giusto che la gente di Ferrara oggi sia scettica, che la nostra popolarità sia sotto la zero, che non ci sia fiducia, va bene tutto, ripeto, ma assicuro che qui non stiamo dormendo ma stiamo facendo di tutto e ogni minuto solo per la Spal e non per gli interessi personali di Butelli o di chiunque altro”.

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