PROVE TECNICHE DI ALLENAMENTO SUL SINTETICO. E VECCHI RILANCIA: RIPARTIAMO DALLO SPIRITO BATTAGLIERO DI DOMENICA SCORSA

 

Nell’anomala settimana d’allenamento della Spal, la seduta della giovedì rimane una costante quasi invariata: doppia sessione divisa tra mattina e pomeriggio, con programma molto simile a quello seguito di consueto. La bella giornata di sole aiuta la squadra a lavorare con più facilità e pare quasi che la luminosità insolita contribuisca a rinfrancare il morale dei biancazzurri, chiamati a smaltire le scorie di domenica scorsa. La parte più gustosa del pomeriggio al centro d’addestramento è senz’altro l’anomala scelta di Stefano Vecchi di far disputare micro-partitelle da cinque minuti ciascuna sul campetto sintetico. Un modo per acquisire un principio di familiarità con la superficie, visto che il campo di Vercelli è composto da erba artificiale. La formula è molto semplice: i due portieri fissi in porta e alternanza tra quattro diverse squadre da cinque giocatori ciascuna, scelte con criterio… da oratorio. Infatti l’allenatore ha deciso di assegnare la scelta dei compagni a quattro diversi capitani, come si faceva da piccoli al campetto dietro casa. Si astengono dalla competizione solo tre giocatori: Pambianchi che è in via di guarigione, lo squalificato Arma e Zamboni dirottato direttamente in palestra a scopo precauzionale. In compenso si è rivisto un motivato Giuseppe Meloni: da ieri l’attaccante sardo ha ripreso a lavorare con i compagni. Sul campo si ride, si scherza e si fa di tutto per vincere, talvolta attentando all’incolumità di Bortolo Pozzi, appostato dietro una delle porte e sfiorato da una violenta pallonata partita dai piedi di Melara. Assieme a lui un gradito ospite, Giorgio Zamuner. L’azione da domani (e fino a domenica) si sposta a Solesino, in provincia di Padova: la società infatti ha chiesto ospitalità alla squadra di calcio locale (che milita nella Promozione veneta) in quanto dispone di un campo in erba sintetica.
A fine giornata in sala stampa si presenta Stefano Vecchi, che dribbla abilmente le domande sulla formazione (“I ballotaggi a centrocampo e attacco sono sempre quelli, vediamo come vanno i prossimi allenamenti”) e mette in guardia sulla forza della Pro Vercelli: “Stanno facendo molto bene, hanno una squadra ben costruita e una struttura societaria solida. Tra l’altro immagino che lunedì troveremo anche un ambiente carico dal punto di vista del pubblico, è pur sempre una piazza importante che ha masticato calcio vero in passato”. Inevitabile tornare a parlare della brutta domenica trascorsa al Mazza in occasione della partita contro il Foggia: “E’ chiaro che rabbia e rammarico ci sono ancora, ma dobbiamo dimenticare e ricordarci che possiamo essere competitivi, soprattutto se mostreremo lo spirito dell’ultima partita. Sicuramente dà fastidio non raggiungere il risultato, ma credo ci siano tutte le qualità per fare punti-salvezza”. Anche Andrea Migliorini vuole il riscatto già da lunedì: candidato per una maglia da titolare vista la squalifica di Castiglia, il centrocampista si schernisce e dice che “decide il mister”, salvo poi fare presente come sia fondamentale ripartire dalla rabbia e dalle motivazioni accumulate dopo la sconfitta contro il Foggia.

 

 

Cose che cambiano, cose che non cambiano, ci si ritrova a far la lista con l’avanzare dell’autunno: è cambiata l’ora, di conseguenza è cambiato l’orario di inizio della partitella per far fronte al buio che ora arriva rapido. Il fischio finale della sfida in famiglia arriva con mezz’ora d’anticipo rispetto al solito. Non cambiano le modalità dell’allenamento del giovedì: tecnica, tattica e il gran finale a tutto campo. Difficile parlare della partitella vista la modalità camaleontica con cui è andata in scena: Stefano Vecchi prova in tutto sei Spal differenti con continui cambi di casacche. L’esito: due gol di Melara, segnati con due squadre diverse. Plausibile comunque che la formazione che andrà ad affrontare la Ternana domenica possa essere abbastanza somigliante a quella che ha vestito le pettorine color arancio nell’ultimo quarto d’ora della seduta. Con Teodorani quasi sicuramente fuori per via di un ginocchio malconcio, sarà Luca Capecchi a difendere la porta per la prima volta in stagione. Un particolare che apre i dubbi sull’impiego degli under: Vecchi si giocherà uno dei bonus disponibili, vista anche la forza dell’avversario? L’interrogativo rimane aperto, anche se la bilancia delle probabilità tende verso la risposta negativa. Oltre a quella del portiere romagnolo, altre tre le assenze in partitella: Zamboni (a parte, ma non in dubbio), Migliorini (bloccato da un principio d’influenza) e Marconi (fuori per una caviglia dolorante). Al termine dell’allenamento in sala stampa si è presentato proprio Capecchi, pronto per l’ennesimo esordio della sua carriera: “Sarà stimolante essere in campo nel caso Teo non ce la faccia a recuperare. Di queste partite ne ho giocate tante, ma c’è sempre un pizzico di emozione, visti anche l’avversario e l’attesa che c’è attorno. Speriamo che ci sia un richiamo di pubblico importante, nonostante negli ultimi tempi siano mancate le vittorie. Credo però che a parte Monza la squadra abbia sempre disputato partite fatte di grande impegno, con momenti di buon calcio”. Non è solo la capigliatura brizzolata a tradire l’esperienza del portiere spallino, ma anche le metafore che usa: “Periodi un po’ difficili erano in preventivo, un po’ come quando hai un figlio e metti in preventivo che possa finire per terra quando impara a camminare. Sapevamo che non sarebbero mancati momenti duri, chiaro che uno spera sempre che non accada. Con un po’ più di fortuna, che va anche cercata, ci si possono togliere diverse soddisfazioni da qui a fine stagione”.

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