PRO VERCELLI-SPAL 3-1 (29 gennaio 1936). Marcatori: Quario (2), Biraghi, Villotti.
Personaggio: Arturo Boniforti
Nacque a Saronno e con gli “amaretti” iniziò dalle giovanili fino alla prima squadra. Il suo ultimo campionato con il Saronno fu quello del 1933-34 quando, militante in Prima Divisione, travolto da una seria crisi economica fu costretto al ritiro e, già ventiduenne, arrivò il trasferimento al Foggia. Il repentino passaggio dalla Prima Divisione alla serie B non impressionò minimamente Boniforti che disputò trentaquattro gare distinguendosi per correttezza ed impegno. Addirittura l’allenatore dei satanelli Giambattista Rebuffo, verso la fine del torneo, sfruttando le sue buone qualità tecniche e il preciso destro, lo impiegò da attaccante e lui segnò due gol. Non male per un mediano di nome e di fatto. Stesso discorso nella stagione successiva, altre trentaquattro partite e un gol.
Il Foggia, però, retrocesse in C e Boniforti emigrò a Ferrara, voluto sia dal Presidente Nino Fiorini che dall’allenatore Paolo Mazza. Fu un acquisto di successo, infatti fu tra i protagonisti di quel secondo posto in classifica con cinque reti. Ancora meglio l’anno successivo: la Spal vinse il campionato di serie C ritornando in B, Boniforti andò in gol tre volte ma, soprattutto, fu una vera e propria diga a difesa della porta biancazzurra. Nel torneo 1938-39 furono tante le circostanze negative, in primis la sfortuna, come la gara in questione con la Pro Vercelli, poi lo scarso interesse del Presidente Angelo Vissoli, infortuni a catena, richiami alle armi di importanti elementi tanto che, malgrado il valore del bravo allenatore Euro Riparbelli ed il solito impegno di Boniforti, la Spal fu costretta, soprattutto verso la fine del campionato, ad arrendersi, retrocedendo, immeritatamente, in C.