ZAMBONI VUOL DIRE FIDUCIA: DOBBIAMO FARE ANCORA DI PIU’ PERCHE’ SE DIAMO IL MASSIMO SIAMO COMPETITIVI

Il momento è di quelli molto preoccupanti, parola al quindi al capitano Zamboni, per provare a capire dalle sue parole, quale sia la reale situazione all’interno dello spogliatoio.

Puoi raccontare fino a dove è possibile quali parole hai usato nei confronti dei tuoi compagni?
“Molto semplice: ho detto che se fino ad ora abbiamo dato il 100% e i risultati sono stati deludenti, significa solamente una cosa, che quanto fornito non è bastato e che quindi, d’ora in poi, servirà di più e che ognuno deve guardarsi dentro per ricercare le forze necessarie per uscire da questa situazione”.

Momento sportivamente drammatico, inutile girarci intorno…
“La situazione è preoccupante, ma noi dobbiamo riuscire assolutamente a rimanere con la testa concentrata sul campo”.

Quali le ricette per interrompere la serie negativa?
“Abbiamo dimostrato di poter giocare alla pari con formazioni di vertice come Pro Vercelli e Ternana, contro cui avremmo meritato di uscire con un risultato diverso. Bisogna ripartire da lì, senza ripensare agli episodi negativi che ci hanno precluso risultati diversi”.

Imprescindibile crederci, indipendentemente dai risultati finora ottenuti.
“Sta in noi trovare la spinta interiore per reagire a questa situazione negativa”.

Anche perché la zona salvezza si allontana sempre più ogni domenica…
“Peggio di così non può andare, quindi andiamo ad Avellino a testa alta e senza paura, convinti di poter conseguire un risultato positivo, anche un pareggio in questo momento non sarebbe assolutamente da disprezzare”.

Immagino non sia semplicissimo a livello morale affrontare una trasferta così delicata, in una situazione come quella che state vivendo, con un gruppo così giovane…
“Certo, se fossimo un gruppo più collaudato, formato in maggioranza da giocatori esperti, con esperienza in situazioni analoghe per averle già vissute, probabilmente sarebbe più semplice da affrontare, ma il gruppo è questo, formato da ragazzi che per la prima volta si trovano davanti a questa situazione, che in categorie giovanili non esistono. Il mio riferimento a trovare le forze dentro ognuno di noi era inerente anche a questo”.

Necessaria anche la guida dei più esperti, è noto il tuo peso nello spogliatoio nei confronti dei più giovani…
“E io non mi nascondo, mi sento in dovere di mettermi a disposizione di tutti, dobbiamo uscire da questa situazione a ogni costo”.

Sono circolate voci di una possibile messa in mora, come dell’abbandono appena riapre il mercato dei giocatori con più offerte. Ne avete parlato nello spogliatoio?
“Sì, e ho spiegato a chi mi ha interpellato che non mi sembra una soluzione semplice. Il mercato in questa categoria è immobile, non si pensi che fuori da Ferrara si navighi nell’oro, il rischio è di trovare altrove situazioni analoghe a questa. Personalmente credo comunque che non sia così semplice trovare altre formazioni pronte ad accontentare eventuali richieste, forse potrà essere più agevole per chi è di proprietà di altre squadre. Meglio, a mio parere, continuare a credere in noi, rimanere concentrati, e convinti di poterci tirare fuori da questa situazione”.

 

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