Hanno aspettato novità sotto l’albero di Natale e probabilmente non le vedranno nemmeno nel fondo della calza della befana. Nonostante questo, i giocatori della Spal proseguono ad allenarsi con discreto entusiasmo e il giovedì al Centro d’addestramento non ha rappresentato un’eccezione. Che sia per mancanza di vere alternative o per amor di maglia, questo non si sa. Fatto sta che – per parlare di questioni tecniche – Stefano Vecchi ha scelto di puntare su un allenamento di carattere prevalentemente ludico, con ben novanta minuti di partitella, disputata da due squadre diverse con di fronte altrettante selezioni della Berretti. Ranghi misti e risultato di 3-0. Poche a dire il vero le indicazioni tattiche in vista della trasferta di Pisa. Possibile comunque che per la sfida dell’Arena Garibaldi venga momentaneamente accantonato l’esperimento di Mendy dirottato in fascia, per tornare a un assetto meno spregiudicato con l’impiego di Melara e Laurenti assieme al trio Agnelli-Migliorini-Castiglia se si andrà verso la conferma del 4141 che poi diventa un 433 in fase offensiva. Se, invece, Vecchi schiererà una squuadra come quella messa in campo oggi, cioè con il 442, le chances di Mendy riasalirebbero e a quel punto dovrebbe uscire un centrocampista. Varianti che si capiranno probabilmente nei prossimi giorni anche se la conferma del modulo più utilizzato di recente pare abbastanza certa. Oltre ai gol di Arma (2) e Marconi si è visto poco altro, complici i ritmi piuttosto bassi su cui i ventidue hanno giostrato per tutto il tempo.
Queste le formazioni schierate oggi:
SPAL PRIMO TEMPO (442): Capecchi; Cosner, Zamboni, Pambianchi, Canzian; Taraschi, Agnelli, Migliorini, Laurenti; Mendy, Marconi.
BERRETTI PRIMO TEMPO: Teodorani; Belleri, Furini, Dainese, Nako; Piras, Casalnuovo, Sotgia, Rizzitelli; Izzillo, Luciani.
SPAL SECONDO TEMPO (442): Teodorani; Ghiringhelli, Beduschi, Bedin, Rossi G.; Melara, Castiglia, Fortunato, Rossi P.; Arma, Meloni.
BERRETTI SECONDO TEMPO: Cossu (20′ s.t. Broglio); Lauritano, Vandini, Caselli, Belleri (10′ s.t. Iazzetta); Lauricella, Albini, Maestri, Piras; Zanellato, Guerriero.
Un unico assente come si può noatre dai tabellini: Alessandro Vecchi, alle prese con un fastidio a un ginocchio. Ufficialmente il morale nello spogliatoio è alto, almeno a sentire le parole di Luca Capecchi, salito celermente in sala stampa in quanto esentato dal secondo tempo della partitella.
Nonostante i noti problemi, gli allenamenti vanno avanti, l’impegno sembra non mancare.
“Sì, il morale è alto. Stiamo aspettando questa partita molto importante per noi visto che nel girone di ritorno dovremo fare tanti punti e avremo bisogno di tante energie, soprattutto psicologiche, per risalire fin da subito”.
Come è stato il rientro dalla sosta?
“Ci stiamo preparando come si deve e la sosta ci ha fatto bene, è stata tranquilla grazie all’ultima vittoria in casa col Foligno”.
Questo nonostante la questione societaria non abbia visto evoluzioni?
“Andiamo avanti – e l’abbiamo già detto – perché conosciamo questi dirigenti e sappiamo che stanno facendo di tutto per sistemare le cose. Scrivendo e parlando meno di certe situazioni si farebbe un favore alla dirigenza nel portare avanti ciò che sta cercando di fare. D’altro canto capisco l’attuale stato di cose, i giocatori – e non solo loro – sono da sei mesi senza stipendio ed è una situazione pesante. Però c’è l’impegno continuo della proprietà che ci dà ulteriore conferma di quanto ha fatto in questi anni, ovvero cercare di tenere una società gloriosa come la Spal in questa categoria”.
Tornano alle questioni del campo, che Pisa ti aspetti?
“Mi attendo un Pisa compatto, conosco bene Pagliari perché l’ho avuto per due anni. È un allenatore che pensa al sodo e fa giocare le sue squadre in maniera ordinata. Noi dovremo ribattere colpo su colpo i loro attacchi per portare via qualcosa da questa trasferta”.
In settimana capitan Zamboni ha fatto sapere che va “vendicata” la scorrettezza di Perna in occasione della partita d’andata…
“L’unica cosa da fare è vincere, sarebbe la maniera migliore per cancellare quell’episodio e per certi versi vendicarci”.
Cose che cambiano, cose che non cambiano, ci si ritrova a far la lista con l’avanzare dell’autunno: è cambiata l’ora, di conseguenza è cambiato l’orario di inizio della partitella per far fronte al buio che ora arriva rapido. Il fischio finale della sfida in famiglia arriva con mezz’ora d’anticipo rispetto al solito. Non cambiano le modalità dell’allenamento del giovedì: tecnica, tattica e il gran finale a tutto campo. Difficile parlare della partitella vista la modalità camaleontica con cui è andata in scena: Stefano Vecchi prova in tutto sei Spal differenti con continui cambi di casacche. L’esito: due gol di Melara, segnati con due squadre diverse. Plausibile comunque che la formazione che andrà ad affrontare la Ternana domenica possa essere abbastanza somigliante a quella che ha vestito le pettorine color arancio nell’ultimo quarto d’ora della seduta. Con Teodorani quasi sicuramente fuori per via di un ginocchio malconcio, sarà Luca Capecchi a difendere la porta per la prima volta in stagione. Un particolare che apre i dubbi sull’impiego degli under: Vecchi si giocherà uno dei bonus disponibili, vista anche la forza dell’avversario? L’interrogativo rimane aperto, anche se la bilancia delle probabilità tende verso la risposta negativa. Oltre a quella del portiere romagnolo, altre tre le assenze in partitella: Zamboni (a parte, ma non in dubbio), Migliorini (bloccato da un principio d’influenza) e Marconi (fuori per una caviglia dolorante). Al termine dell’allenamento in sala stampa si è presentato proprio Capecchi, pronto per l’ennesimo esordio della sua carriera: “Sarà stimolante essere in campo nel caso Teo non ce la faccia a recuperare. Di queste partite ne ho giocate tante, ma c’è sempre un pizzico di emozione, visti anche l’avversario e l’attesa che c’è attorno. Speriamo che ci sia un richiamo di pubblico importante, nonostante negli ultimi tempi siano mancate le vittorie. Credo però che a parte Monza la squadra abbia sempre disputato partite fatte di grande impegno, con momenti di buon calcio”. Non è solo la capigliatura brizzolata a tradire l’esperienza del portiere spallino, ma anche le metafore che usa: “Periodi un po’ difficili erano in preventivo, un po’ come quando hai un figlio e metti in preventivo che possa finire per terra quando impara a camminare. Sapevamo che non sarebbero mancati momenti duri, chiaro che uno spera sempre che non accada. Con un po’ più di fortuna, che va anche cercata, ci si possono togliere diverse soddisfazioni da qui a fine stagione”.