MISTER VECCHI E’ OTTIMISTA E APPLAUDE I SUOI: CONTINUANO A DIMOSTRARE DI ESSERE SERI E CAPACI. IL TARANTO E’ FORTISSIMO MA NON FIRMO PER IL PAREGGIO

Tanto per cominciare diamo i numeri. Due vittorie consecutive, una partita, una vittoria lontano dal Paolo Mazza nell’anno nuovo che significa record (!) di successi esterni dopo un 2011 fatto incredibilmente di solo una gioia fuori casa, Arma che sale a undici gol ed è il primo bomber della Lega Pro. Ce n’è abbastanza per ritrovare il sorriso dopo dodici mesi davvero da dimenticare anche se in questo girone d’andata la classifica non rispecchiava i valori, non soltanto tecnici, espressi dalla Spal. Questa settimana che porta alla sfida contro l’imbattibile Taranto è fatta del buon umore tangibile attorno al bianco e azzurro. Gli spifferi che raccontano di imminenti e positive novità societarie, i successi della squadra… meglio tenersele strette, almeno nella memoria, queste ultime settimane cominciate con il Foligno e proseguite – non terminate! – a Pisa. Ecco, ricominciamo proprio da qui, da quella torre un po’ più stortignaccola dopo i tre punti dei ragazzi di Vecchi. Chi ha visto la partita converrà che i primi quarantacinque minuti sono stati i migliori fin qui. Una Spal praticamente perfetta, tosta, concentrata, bella, ordinata, cinica e compatta. Davvero un gran bello spettacolo. Che si poteva persino chiudere prima, questa è l’unica possibile critica, perché andare negli spogliatoi avanti di tre reti sarebbe stato normale a giudicare da quanto visto sul campo. Nella ripresa si è a tratti sofferto ma nemmeno troppo. Non è un caso che la stampa tutta, il riferimento è a quella toscana, abbia fatto i complimenti a Zamboni e compagni scrivendo di vittoria meritata e indiscussa. Con questi sei punti consecutivi la Spal riprende ossigeno, ritorna a sperare in una salvezza senza playout e viste le notizie che arrivano sul fronte societario per una volta, finalmente, si può parlare quasi esclusivamente di calcio. Che non è poco di questi tempi. E allora partiamo proprio dal campo e dalle ultime, belle impressioni pisane, visto che per quanto riguarda l’undici anti Taranto tutto dipende dal recupero o meno di Castiglia. Che se non dovesse farcela – si deciderà soltanto domani, sabato, dopo la rifinitura, causerebbe un ritorno all’antica, quindi al 442.

Che dire di Pisa? Una vittoria strameritata, tre punti importantissimi oltretutto fuori casa dove in tutto il 2011 la Spal, prima, aveva vinto soltanto una volta. Quanto sei contento?
“Molto. Per il risultato, per la prestazione vista la situazione generale e per l’ennesima dimostrazione di un gruppo importante che ha tanti valori. Poteva succedere che durante la sosta i ragazzi si allenassero senza impegno e invece la professionalità non è mai mancata. Ecco perché questa vittoria meritata è stata un bel premio per ragazzi”.

Prima di parlare della partita puoi raccontare che cosa è successo negli spogliatoi a fine gara?
“Guarda, niente di particolare, davvero. Erano tutti contenti per una soddisfazione importante sul campo, niente di più, qualche esultanza particolare ma anche tanta compostezza”.

A proposito di… chiamiamoli mini retroscena, lo so che non è un discorso molto sportivo ma personalmente ho goduto nell’ascoltare le dichiarazioni di Zamboni su Perna. Era bello carico già in settimana, il capitano, e a fine gara abbiamo visto anche “Hummer” Salvatori “chiacchierare” con l’attaccante pisano reo di aver segnato di mano all’andata. Due domande. Vi era rimasto sullo stomaco non poco quel gol, eh? E poi: che cosa si può raccontare di quello che è successo in campo con lo stesso Perna?
“Quel gol lì ci era rimasto sì sul groppone, questo lo confermo decisamente. Quello che è successo dopo la partita non posso dirlo semplicemente perché ero già negli spogliatoi. Qualche insulto non posso negarlo”.

Della partita. Riassumo in breve. Primo tempo che doveva finire tre a zero. Ripresa più sofferta ma nemmeno troppo. Per una volta errori zero. Sappiamo che sei giustamente maniacale nella caccia alla cosa da migliorare ma stavolta è dura trovare una nota negativa…
“Beh, del primo tempo c’è poco da dire. Nel secondo potevamo essere più bravi nell’allentare la loro pressione, si poteva gestire meglio la palla nella metà campo del Pisa ma c’è stata tanta determinazione e voglia di tenere duro nonostante loro giocassero con quatro attaccanti”.

Parliamo delle cose positive. Che cosa ti ha soddisfatto di più?
“Il primo tempo di sicuro. Come gioco, personalità, ho visto una squadra che ha giocato con grande fiducia ma anche, ripeto, è stata ottima la determinazione nel voler portare a casa il risultato nella ripresa”.

Hai pagato e quando l’aperitivo post vittoria?
“Certo! Ieri sera”.

Visto che siete ancora senza stipendi, passami la battuta, anche se non avete vinto molto sei sotto di parecchio…
“E spero di andare ancora più sotto. E’ una promessa che ho fatto ai ragazzi a inizio stagione e vorrei pagarne ancora tanti di aperitivi post vittoria!”.

Che cosa hai detto ai tuoi subito dopo il match e alla ripresa degli allenamenti? E’ vero che stavolta hai esultato con loro più del solito come se si trattasse di una vittoria decisiva?
“No, non è vero. Ho fatto come sempre i complimenti alla squadra ma parlo poco al termine della gara. E non parlerei di partita decisiva, le esultanze vere semmai le faremo alla fine. A inizio settimana, invece, abbiamo analizzato la partita e ho detto le cose che ti ho detto prima ribadendo che dobbiamo continuare a pensare soltanto al campo aspettando buone notizie dalla società che sembrano, lo speriamo tutti, imminenti”.

Prima della partita il Presidente Butelli ha parlato a tutti voi. Credi che l’ottimismo societario abbia caricato maggiormente il gruppo?
“Sicuramente la vicinanza del Presidente è importante. Vuol dire che qui c’è gente che non scappa e che sta lavorando per sistemare tutto. Il Presidente, in albergo, ha trasmesso fiducia e serenità. Adesso aspettiamo anche fatti concreti”.

Dall’inizio del campionato anche in queste interviste abbiamo elogiato tante volte la serietà e la volontà della Spal tutta e non solamente per quanto fatto vedere in campo. Tu, nonostante tutto, ci hai sempre creduto e te ne va dato atto. Se le cose, mi riferisco al vil (ma mica tanto) danaro, si sistemeranno e quindi potrete fare qualcosina sul mercato la salvezza potrebbe davvero diventare realtà? Firmeresti oggi?
“Certo, per forza! E’ il nostro obiettivo anche se è ancora distante. Ho sempre creduto che si potesse raggiungere il traguardo. E’ chiaro che senza più l’obbligo dei giovani e con diversi ragazzi che giocano poco potremmo fare qualcosa per sfoltire l’organico e per rafforzarci se tutto andrà a posto”.

Tornando al mercato. Arma resterà, qualche giovane è in partenza e per quanto ne so io arriveranno tre giocatori se non quattro a fronte di qualche prestito. Piras, Alessandro Vecchi, Taraschi più Smit che rescinderà e Meloni paiono essere quelli più vicini a lasciare, anche se nella maggioranza dei casi, solo momentaneamente, la Spal. Le priorità sono un centrocampista e un attaccante. Nomi ovviamente non ne farai ma puoi dire almeno le caratteristiche?
“Ripeto: aldilà dei nomi, visto che abbiamo cambiato modulo servono giocatori con caratteristiche diverse da quelli che abbiamo. Ma fino a quando la società non si sistema è un discorso prematuro”.

Avrai notato che si respira, quasi ovunque, tutto un altro clima attorno alla Spal. A parte il sostegno dei tifosi nei vostri confronti che peraltro non è mai mancato, c’è un nuovo, quasi incredibile, ottimismo in città. Noi de LoSpallino.com non facciamo testo perché pensiamo positivo da una vita ma, come hai detto più volte, il risolversi dei problemi societari, con tutti gli scongiuri del caso, sarà uno stimolo determinante per arrivare a fine stagione e non solo?
“Sì. Credo ci sia ancora tempo per rimediare e per fare quella stagione intermedia che doveva servire per la prossima con altri programmi. Il tempo stringe, certo, ma io ho fiducia. Poi c’è anche l’ottimismo che viene da due vittorie anche se la strada è lunga”.

Guardiamo al Taranto. Avversario fortissimo, lo dice la classifica, partita bella tosta, analogie sulle future penalizzazioni e sulla situazione societaria… E’ un derby tra sfigati o la possibilità per voi per cambiare definitivamente rotta?
“E’ un’opportunità importante per confrontarci con una squadra molto forte e rodata. Loro giocano insieme da due anni… Analogie societarie ci sono ma sul campo l’anno scorso sono andati vicini alla promozione e sanno che vincendo sistemerebbero tutto”.

I pugliesi hanno gruppo, uomini, valori, capacità di far gol… Ma qualche difetto, per quanto hai potuto vedere, ce l’hanno?
“Mah, sinceramente ne hanno pochi. Hai detto bene: fanno gol ma sono anche la miglior difesa in assoluto. Avremo poche occasioni e bisognerà sfruttarle sperando che non siano nella giornata migliore. Faremo fatica ma se giochiamo come sappiamo possiamo essere competitivi anche con loro, non è un problema…”.

Tornando alla Spal. Come state, come sono andati gli allenamenti questa settimana e qual è la situazione degli infortunati?
“Stiamo bene e gli allenamenti sono andati bene come sempre, non è una novità. Stiamo valutando Castiglia e poi abbiamo fuori Migliorini per squalifica. Vecchi e Bedin si stanno allenando anche se, come Fortunato, per forza di cose magari non hanno tutti i novanta minuti nelle gambe”.

La certezza principale sarà vedere una Spal schierata come nelle ultime gare o no?
“Sì, l’idea è quella ma se oltre a Migliorini perdiamo anche Castiglia dobbiamo vedere”.

Parliamo di formazione. Credo che gli unici ballottaggi riguardino il sostituto di Migliorini e i due esterni bassi…
“No, gli esterni bassi stanno facendo bene, è giusto dare continuità. Dipende tutto dal recupero di Castiglia”.

Quindi conferma anche per Mendy?
“Sì, sta facendo bene, deve migliorare in continuità ma è giusto dare continuità anche a lui”.

Sulla carta, visti gli ultimi risultati di entrambe le squadre, un pareggio potrebbe far comodo sia a voi sia al Taranto. Ma tu, ovviamente, non firmeresti adesso…
“Sicuramente no ma nemmemo loro. Sarà una bella partita aperta e da giocare. Sulla carta potremo accontentarci ma credo sia più costruttivo cercare di vincere sempre”.

Sei sempre molto serio, controllato e pratico. Se scrivo che questa è la settimana in cui persino tu sei più allegro del solito sbaglio?
“Uhm… no, ma è normale che le vittorie portino serenità così come quello che vediamo attorno, mi riferisco alla società che sembra anch’essa più serena”.

Domenica dovrebbe esserci molta gente allo stadio. I vecchi ultras, che vi sostengono davvero in modo commovente dall’inizio della stagione, stanno facendo di tutto per portare spettatori al Paolo Mazza. Merito anche vostro, ovviamente. Vuoi dir loro qualcosa?
“Beh… ma nemmeno questa è una novità. I tifosi ci sostengono dall’inizio e li ringrazio ancora una volta. Hanno sempre ammirato il nostro impegno e al Mazza credo si siano sempre divertiti anche quando è andata male. Cercheremo di meritarci questo sostegno anche domenica”.

Ultima cosa. Sarebbe bello vederti indossare una sciarpa della Spal in panchina. Se te la metti te la regalo io e te la faccio avere entro domenica.
(ride) “Sai che non sono scaramantico ma dici che porta bene?”.

Sì e poi sarebbe bello vederti con la sciarpa biancazzurra…
“Sì, la metto volentieri e se porta anche bene…”.

Affare fatto e… Forza Spal!
“Ok, Forza Spal!”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (4141 oppure 442)

Capecchi; Cosner, Zamboni, Pambianchi, G. Rossi; Agnelli; Melara, Fortunato, Castiglia (Laurenti), Mendy; Arma.
All.: S. Vecchi.
A disp.: Teodorani, Beduschi, Ghiringhelli, Canzian, Bedin, Laurenti (P. Rossi), Marconi.

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