Se non è stato il giovedì più lungo della storia recente della Spal, poco ci è mancato. Di per sé il lavoro sul campo non ha avuto durata superiore al solito, sono state più che altro le questioni societarie a tenere banco fino alle prime ore della sera. La presenza di una delegazione del tifo organizzato era annunciata fin da ieri: i supporters hanno rispettato la promessa e si sono presentati in massa ai cancelli del Centro d’addestramento di via Copparo per manifestare la propria preoccupazione in merito alla piega presa dalle vicende economiche della società. Non sono mancati gli striscioni, appesi alla recinzione del campo: “Se la Spal fallirà stavolta qualcuno pagherà”; “Butelli vendi e sparisci”; “Butelli carogna”. Le attenzioni dei presenti – come si sarà intuito – erano più che altro rivolte all’attuale presidente, la cui continua assenza da Ferrara preoccupa i tifosi. Il continuo via-vai di persone tra l’ingresso del Centro e la palazzina che ospita gli uffici societari ha contribuito a creare un clima sicuramente inconsueto. Un dettaglio che però non sembra essersi riverberato a giocatori e staff intenti a portare avanti la tradizionale seduta del giovedì. Per quanto attorno alla Spal aleggino spettri quantomeno sinistri, Stefano Vecchi ha dato l’impressione di voler fare il possibile perché il lavoro venisse svolto con i ritmi ordinari: quindi soliti esercizi atletici, schemi e partitella con la Berretti. Il tutto a ranghi più ristretti del solito vista la lunga lista di defezioni di giornata: Capecchi, Zamboni, Castiglia, Migliorini, Mendy e Pambianchi non hanno preso parte all’allenamento e per domenica – se si esclude Capecchi, alle prese con la febbre – esiste una minima possibilità di recuperare solo il capitano. Motivo per cui la formazione che sfiderà la Tritium risulta abbastanza facile da predire. Le uniche altre incognite, se si esclude quella legata al già citato Zamboni (nel caso è pronto Alessandro Vecchi visto che Beduschi giocherà comunque per l’assenza di Pambianchi), sono legate alla presenza del secondo portiere e al nome del giocatore della Berretti che prenderà posto in panchina. Nel primo caso si spera di riuscire a tesserare in tempo Marco Costantino (c’è già l’ok della Juventus per il portiere crescuto prioprio in via Copparo e poi alla Sampdoria, alla stessa Juve e fino a ora in prestito a Latina) altrimenti toccherà a uno tra Broglio e Cossu, guardiani della Berretti. Dal vivaio verrà necessariamente pescato un elemento per completare la rosa dei convocati di sabato, presumibile che tra i candidati ci siano i sei ragazzi che negli ultimi tre giorni hanno preso parte agli allenamenti della prima squadra: Caselli, Casalnuovo, Furini, Izzillo, Lauricella e Maestri.