Un tempo di gioco regolamentare più un recupero di cinque minuti. Tanto è durata l’udienza per l’esame delle istanze di fallimento nei confronti della Spal 1907 all’interno dell’ufficio del giudice Stefano Giusberti, secondo piano del tribunale di Ferrara. Logica vuole che si vada al secondo tempo, che come spesso accade sarà decisivo per l sorti biancazzurre: il giudice infatti ha accordato il rinvio della camera di consiglio come richiesto dal legale della società (l’avvocato Giovanni Montalto) per dare tempo alla cordata di Piero Santarelli di completare l’operazione di acquisto della società da Cesare Butelli. Il presidente uscente, con al collo una sciarpa con i colori della Spal, ha dribblato cronisti e fotografi e si è diretto subito verso l’uscita del tribunale, scegliendo di non rilasciare alcuna dichiarazione. Per lui ha parlato l’attuale legale della società, l’avvocato Montalto: “E’ stata accolta la nostra richiesta di proroga, in modo che ci sia il tempo per portare a termine le procedure relative al passaggio delle quote tra Butelli e i nuovi acquirenti. Sono stati chiesti quindici giorni in quanto, lavorando di buona lena, si tratta di un arco temporale sufficiente al compimento dei passaggi tecnici richiesti per operazioni del genere”. Alla base del rinvio anche una ragione tecnica: alcune delle istanze di fallimento infatti sono state presentate tra ieri e oggi, circostanza che ne ha impedito un attento approfondimento. Oltre alle già note istanze presentate da Asics e da Renato Schena si sono aggiunte quelle di Top Secret (l’azienda che garantisce la sicurezza allo stadio Paolo Mazza), di alcuni proprietari di immobili in cui soggiornavano i giocatori della Spal e un po’ a sorpresa anche quella di ICA, società che si occupa di riscuotere tributi per conto delle amministrazioni pubbliche. In tal caso il Comune di Ferrara a cui non sarebbe stato corrisposto il pagamento della tassa ICP (Imposta Comunale sulla Pubblicità): riguardante le affissioni allo stadio. Su quest’ultima somma è tuttora in corso un contenzioso legale tra lo stesso Butelli e l’ex presidente Tomasi. A spiegare con chiarezza la situazione ci ha pensato l’avvocato Giovanni Polizzi, rappresentante di alcuni locatari di immobili: “Uno dei creditori (Renato Schena, ndr) non voleva accordare il rinvio, mentre gli altri erano d’accordo. Il legale della Spal aveva diritto di esaminare ulteriori domande di insinuazione nella procedura, quindi il motivo del rinvio è da considerarsi di ordine tecnico”. Polizzi ha aggiunto un altro importante particolare emerso nella discussione di fronte al giudice Giusberti: “E’ stato messo a verbale l’impegno dei nuovi possibili acquirenti a pagare tutti i debiti entro il termine della prossima udienza. Non solo quelli che hanno presentato istanza fallimento ma anche di tutti gli altri, almeno questa è l’impressione. Credo si tratti di una garanzia per tutti quanti: si parla di un impegno preso davanti a un magistrato, verrà mantenuto se siamo tra persone serie. Di fatto tutto è vincolato al rispetto di questi impegni: Butelli ha riferito di una trattativa già formalizzata che prevede il pagamento dei debiti esistenti da parte della nuova proprietà. Se non accade temo si andrà verso il fallimento”. Come già scritto, l’unico legale contrario al rinvio si è rivelato essere quello di Renato Schena, l’avvocato Giorgio Nazzi: “Abbiamo fatto presente che la mera enunciazione di circostanze, dopo mesi di promesse non rispettate , fosse l’ennesima promessa non riscontrabile in concreto. Il tribunale ha valutato le dichiarazioni di Butelli e dei creditori e ha dato una risposta che se non altro garantisce trasparenza alla procedura. Tuttavia non mi esprimo né pro né contro questa scelta, perché si tratta di una valutazione imparziale del giudice in base al diritto. Da parte mia c’è solo la volontà di far sì che Renato Schena ottenga quanto gli spetta per il duro lavoro svolto presso la Spal”.