Un mistero fino alla fine per evitare proprio… la fine. Anche quella di oggi è stata una giornata ricca di incontri e trattative per evitare il fallimento della Spal che si deciderà mercoledì mattina davanti al giudice del tribunale Giusberti. Comune denominatore il Sindaco Tagliani che continua la sua opera di mediazione per risolvere la delicatissima questione. Secondo indiscrezioni lo stesso primo cittadino oggi avrebbe ricevuto in Comune i rappresentanti dell’ultima cordata che si è fatta avanti. E qui c’è un vero e proprio giallo, almeno per noi, ma sinceramente potrebbe trattarsi soltanto di informazioni parziali e quindi di un’illazione vera e propria e in questo caso ci scusiamo in anticipo. A noi, infatti, risulta che Fabrizio Dominici, il titolare dello studio di commercialisti romagnoli in passato legato addirittura a Berlusconi, quindi si tratta di uno studio importante, sia il riferimento di base, meglio: di raccolta, del gruppo. E che oggi Oreste Pelliccioni, in passato Direttore Generale del Ravenna e di altre squadre minori, abbia incontrato il Sindaco insieme con l’ex Direttore Sportivo della Spal di Pagliuso (ma lavorò con la società ferrarese anche con Donigaglia e da consulente pure con Tomasi), Ranzani. A sorpresa, ma nemmeno troppo, sarebbe proprio Ranzani, più che, come uscito in questi giorni, Romeo Callegari, anch’egli già legato alla Spal insieme con il Direttore all’epoca dei Pagliuso, l’uomo di sport di questo gruppo riminese che se rilevasse la Spal darebbe un ruolo operativo anche all’ex Segretario Generale della Spal, Renato Schena. Rimanendo nel campo delle indiscrezioni alle spalle di questo gruppo potrebbe entrare pure l’ex Presidente della Spal Tomasi che in realtà a noi sembrava invece per nulla interessato a un ritorno ma che più parti vedono invece interessato eccome anche, o soprattutto, se la Spal dovesse fallire. Impossibile, almeno per noi, sapere che cosa si siano detti gli interessati e il Sindaco e altrettanto impossibile, a questo punto, quale sarebbe la pista caldeggiata da Tagliani anche se, a sbilanciarsi, propenderemo per i romagnoli e Ranzani. Un’altra indiscrezione vede comunque il Presidente dell’Ente Fiera, Zanardi, presente all’incontro in Comune, cosa che farebbe pensare che appoggi questo gruppo.
Dall’altra parte ecco, come abbiamo già scritto anche ieri ma non solo, quella che sempre secondo noi è invece l’ipotesi più “sicura”, ma è ovviamente un parere di chi scrive, per il futuro della Spal perché crediamo che da sole le garanzie economiche, ammesso che siano reali, comunque non bastino. Il titolare dell’agenzia Top Secret, Matteo Mazzoni, insieme con l’avvocato Ricciuti, l’altro ferrarese Luigi Moretti e il commercialista dell’imprenditore svizzero che fa parte di questa cordata che possiamo definire “ferrarese” abbiano anche loro incontrato Tagliani per fare il punto della situazione e che domani incontrino a Ferrara Remo Turra, l’uomo del fotovoltaico, che in quanto a disponibilità economica non ha certo problemi. Crediamo però, e speriamo davvero di sbagliarci, che l’imprenditore bresciano sia disposto a entrare in campo soltanto dopo l’udienza del 22. Ma nemmeno questo sarebbe un problema insormontabile perché se Turra dicesse di sì mettendo sul tavolo qualche garanzia basterebbe, per esempio, a chiedere un rinvio al giudice mercoledì.
Tutto, comunque, dipenderà dall’attuale Presidente Butelli che pare deciso a lasciare la società in buone mani a costo di perdere altri soldi tanto da aver più volte rifiutato l’offerta importante di Santarelli e dei cosiddetti romani. La richiesta di Butelli, infatti, potrebbe risultare determinante. Se l’attuale numero uno della Spal si accontenterà, e non poco, cosa che crediamo, di avere pochi soldi e per giunta dilazionati “i ferraresi” sarebbero favoriti. Magari una quota societaria quantificabile attorno al 10-15% percento potrebbe fare la differenza. Di certo Mazzoni & C. stanno cercando di completare il gruppo di ferraresi interessati al Club (un altro coinvolto potrebbe essere Zironi, titolare del “Mercato dell’oro”) pronti a fare un’offerta (che sarebbe già stata mandata proprio pochi minuti fa mentre non risulta alcuna offerta presentata dai romagnoli “rappresentati” da Ranzani) a Butelli per dimostrare di non volere acquisire la società passando per un fallimento totale o concordato che sia.
Staremo a vedere perché, se non abbiamo preso cantonate, la situazione continua a essere fluida, incerta, quindi per nulla sicura. Ormai manca davvero poco. Di sicuro, in caso di fallimento, gli interessati alla Spal spunteranno come funghi. Dai varesini e non solo. Ma a parte una questione di immagine e di credibilità, l’ipotesi peggiore tuttora purtroppo concreta, il fallimento, va evitata a tutti i costi per tremila motivi. E la storia della Spal, tanto per citarne uno, non è certo un motivo qualsiasi.