SPAL-CARPI 2-2 (2-0)
SPAL (4141): Capecchi; Cosner, Zamboni (dal 19’ s.t. Beduschi), A. Vecchi, G. Rossi; Bedin; Fortunato (dal 40’ s.t. P. Rossi), Agnelli, Castiglia, Laurenti (dal 31’ s.t. Marconi); Arma. A disp.: Costantino, Ghiringhelli, Migliorini, Taraschi.
All.: S. Vecchi.
CARPI (442): Bastianoni; Laurini, Cioffi, Terigi, Poli; Concas, Memushaj (dal 39’ s.t. Perrulli), Perini (dal 18’ s.t. Boniperti), Pasciuti; Kabine (dal 9’ s.t. Bocalon), Eusepi. A disp.: Mandrelli, Donnarumma, De Paola, Ferretti.
All.: Notaristefano.
ARBITRO: Abbatista di Molfetta (Assistenti: D’Apice e Bonafede).
MARCATORI: 16’p.t. Agnelli (S), 33’ p.t. Laurenti (S), 2’ s.t. Concas (C), 7’ s.t. Pasciuti (C).
AMMONITI: Concas (C), Agnelli (S), Laurenti (S) e Laurini (C).
NOTE: giornata nuvolosa, a tratti soleggiata, temperatura gradevole, terreno in discrete condizioni. Spettatori 2.100 circa, (819 paganti, per un incasso di € 5.878 e 1.129 abbonati, rateo di € 5.778).
Angoli: 11 a 4 per il Carpi. Recupero: pt 1′, st 3’.
Prima dell’incontro è stato osservato un minuto di silenzio in memoria del cantautore Lucio Dalla, recentemente scomparso.
FERRARA – Un tempo per uno e alla fine il risultato che esce è un pari che lascia tutti contenti. O quasi. Spal e Carpi hanno molto da recriminare per come le cose si erano messe. Si comincia con un omaggio al compianto Lucio Dalla poi è il campo a prendere posto delle note del cantante bolognese e subito la Spal fa capire di avere voglia di regalare ai suoi tifosi una giornata di calcio vero e di voler continuare a rincorrere la sestultima piazza. Laurenti è ispirato come nelle migliori giornate e come un’ira d’Iddio strapazza il povero Perini che insieme con Poli proprio non sa da che parte prenderlo: neanche con le cattive l’esterno ferrarese va giù, persino da terra lotta come un leone indomito e la palla sembra gli sia stata incollata nei piedi prima del fischio d’inizio. Sulla falsariga delle partite contro Pavia e Como il numero undici ferrarese banchetta alla grande in mezzo al campo, macina chilometri indisturbato e si inventa un paio di sortite offensive che ubriacano letteralmente la difesa avversaria: in una di queste, siamo al sedicesimo, regala all’accorrente Agnelli al centro dell’area di rigore, una palla che aveva la briga di dover essere solo spinta dentro e così è, 1 a 0, esplode il “Mazza”, Spal a tratti incontenibile. Per venticinque minuti buoni la partita è accesa e vibrante, continui sono i capovolgimenti di fronte, Memushaj illumina gli ospiti, Eusepi fatica e non poco a sbrogliarsi di dosso l’invadente cura che di lui ne ha capitan Zamboni, così, a parte una rovesciata di Kabine più bella che pericolosa, del Carpi rimane poco impresso nella mente, non fosse per la sequela di tiri dalla bandierina che colleziona complice la generosa retroguardia estense. Fortunato per due volte impensierisce l’incerto Bastianoni che ci mette del suo al momento di chiudere con le tre dita e la complicità del legno alla sua sinistra. Bedin ruggisce come ai tempi migliori e a centrocampo come in difesa aiuta Agnelli e Zamboni in un lavoro di taglia e cuci mostruoso e fondamentale. Tiene la Spal, Laurenti e Fortunato sugli esterni surclassano Concas e Pasciuti e arriva il raddoppio: ancora una volta Laurenti dai venticinque metri scarica una botta mefistofelica che, grazie a una deviazione netta da parte di Perini, mette fuori causa l’estremo difensore ospite: è il 2 a 0, tutti in piedi, mai vista una Spal così. Il Carpi? Lo vedi con una rovesciata di Cioffi, una bicicletta di Poli, un tiro di Eusepi affatto irresistibile. Il primo tempo finisce tra gli applausi scroscianti.
La ripresa è da film dell’orrore: nel giro di dieci minuti la Spal subisce il ritorno del Carpi che va a segno per due volte. Dopo sessanta secondi Capecchi ci mette subito il guantone su Eusepi ma nulla può su Concas lasciato colpevolmente libero dalla retroguardia biancazzurra un minuto più tardi che lo trafigge con un tiro forte e centrale. Spal in bambola, cloroformizzata dal pensiero di una vittoria già in tasca ed ecco la beffa firmata Pasciuti, abile a saltare un Zamboni in netta difficoltà fisica e gelare i presenti sulle tribuna. Per una squadra che scialacqua eccone dunque un’altra salire in cattedra e Notaristefano sente nell’aria il profumo della grande impresa: fuori Kabine e Perini dentro Bocalon e Boniperti, Concas scala in mezzo e la Spal perde il capitano per infortunio: a questo punto per i biancazzurri è notte fonda. Non bastasse arrivano le ammonizioni pesantissime per Agnelli e Laurenti che saranno costretti a saltare la prossima trasferta a Sorrento. Carpi tutto in avanti, Bedin scala in difesa, Spal che passa al 532 ma il centrocampo è in evidente riserva di ossigeno così è la squadra modenese a dettare i tempi. Trentottesimo minuto: Concas lascia partire un destro deviato da Giovanni Rossi, la palla assume una strana traiettoria e va sulla traversa, Capecchi con un balzo la allontana in maniera decisiva. C’è chi soffre e chi si dispera ma il risultato non cambierà più fino alla fine, nemmeno nel recupero quando è sempre il solito Concas a far gridare al gol con un diagonale che esce solo di qualche centimetro alla destra di Capecchi. Finisce 2 a 2. Giusto così.