GENNARINO RUOTOLO: DA SORRENTO A… SORRENTO. L’EX BANDIERA DEL GENOA CARICA I SUOI: L’ULTIMA SCONFITTA CI HA DATO UNA VOGLIA NUOVA, I PLAYOFF NON CI SFUGGIRANNO

Gennaro Ruotolo, centrocampista difensivo classe 1967, comincia la sua carriera calcistica nel 1984 col Sorrento contribuendo alla sua promozione in C1. Passa per Arezzo dove disputa due stagioni da titolare nella serie cadetta per approdare nel 1988 a Genova dove resterà per quattordici stagioni di fila divenendo il simbolo del club rossoblù. Dopo una breve parentesi all’estero, in una squadra saudita, torna in Italia richiamato dall’ex patron del Genoa Aldo Spinelli che intanto aveva avviato un nuovo progetto calcistico a Livorno. Ruotolo vestirà la casacca amaranto per due anni sino al 2006 contribuendo in maniera decisiva alla promozione in B del Livorno. Conclude la sua carriera da calciatore a Sorrento nel 2007. Inizia a studiare per conseguire il patentino da allenatore, in due anni porta il Livorno in Serie A prima della beffa: la mancata concessione della deroga da parte del Comitato esecutivo del Settore tecnico della Figc per allenare nella massima serie costringe Ruotolo a lasciare e a ripiegare a Savona. Dal quattordici dicembre 2011 viene ingaggiato dal Sorrento in sostituzione di Maurizio Sarri.

Il rosso e il nero hanno segnato le tappe fondamentali della sua carriera, ha iniziato nelle giovanili del Sorrento e sempre in costiera è tornato per concludere il suo percorso di calciatore: adesso ne ricopre il ruolo di tecnico. Semplice casualità?
“Come fa il verso di quella canzone? “Torna a Surriento” Ebbene, io son tornato! (ride). Scherzi a parte, Sorrento è una città che amo e ho sempre frequentato assiduamente anche per la presenza di vecchi amici, ma mai mi sarei aspettato di essere contattato al momento dell’esonero di Sarri. Non conoscevo nessuno dell’attuale dirigenza prima del mio arrivo, né avevo espresso la volontà di ricoprire il mio ruolo attuale, nessuna autocandidatura insomma. Penso che la mia nomina sia stata il riconoscimento del lavoro condotto con molta serietà a Livorno portando la squadra a vincere i play-off, e perché no, anche del ricordo che avevo lasciato in città. Mi ha enormemente gratificato la telefonata ricevuta dal mio ex mister Cané (che portò i costieri in C1 nel lontano 1985 n.d.r) alla notizia del mio ingaggio qui a Sorrento”.

Che squadra ha trovato al suo arrivo?
“La squadra è stata ben costruita, un ottimo lavoro è stato svolto da chi mi ha preceduto. Quindi ho deciso di non cambiare nulla, mi sono posto come punto di continuità per non destabilizzare i ragazzi e fargli comprendere che, anche con un allenatore diverso, gli obiettivi certamente non sarebbero cambiati. La squadra è stata allestita per arrivare ai playoff e, forse, questa eccessiva aspettativa ha portato nella testa dei giocatori a seguire schemi un troppo rigidi, ho trovato dei ragazzi disponibilissimi ma legati mentalmente a un solo modo di interpretare il calcio. Serviva semplificare le cose, farli divertire, dare loro tranquillità e io ho lavorato in questa direzione. Numeri e moduli sono relativi, i giocatori devono riuscire a capire come affrontare le gare al meglio, trovare la giusta grinta per esprimere il loro potenziale, è il campo che decide. Con me nessun giocatore ha il posto da titolare, io analizzo le singole prestazioni, tutti devono trovare la giusta motivazione, i senatori come gli under”.

Domenica il Sorrento però è caduto rovinosamente a Foligno dopo tre risultati utili consecutivi. Come analizza questa debacle?
“Mi brucia ancora, come ogni sconfitta del resto. Comunque, aldilà del risultato negativo, giudico la prestazione più che buona. Abbiamo giocato per oltre ottanta minuti in dieci dopo l’espulsione di Romeo, la squadra è passata in vantaggio, era ben ordinata in campo, purtroppo gli episodi ci hanno penalizzato. Ad ogni modo, è bene che se disfatta ci fosse, sia capitata ora e non più avanti quando avremo bisogno di una maggiore solidità di classifica e continuità di risultati. La sconfitta ci servirà a partire con maggiore grinta”.

Come sta preparando la partita di domenica prossima? Ha già avuto modo di incrociare la Spal?
“E’ una partita molto delicata per noi, preferisco astenermi da qualsiasi commento. Posso solo dire di non aver mai visto giocare la Spal, se non alla televisione. Della formazione estense conosco solo Davide Marchini che ho allenato nel 2009 quando ero a Livorno, ma poi lui andò via quasi subito, non ho avuto nemmeno il tempo di farmi un’idea sulle sue caratteristiche di gioco alla fine”.

Scorrendo il suo palmarès è inevitabile non soffermarsi sulle quasi quattrocentocinquanta presenze nel Genoa per cui può vantare il record assoluto di presenze in maglia rossoblù. Che legame conserva con la città della lanterna?
“E’ la mia casa, sia perché la mia famiglia vive lì, sia per il rapporto ideale che ho stabilito con la città e i genoani. Mi sento uno di loro. Ne condivido lo spirito pratico e la fermezza che contraddistingue tutti i popoli di mare”.

A Genova ha giocato in squadra con Gianluca Signorini. Qualche domenica fa ha incontrato invece suo figlio Andrea, difensore del Benevento. Vi siete salutati?
“Purtroppo no, eravamo troppo presi, contro il Benevento è sempre una partita molto sentita, un derby tutto campano che richiede grande concentrazione, non era l’occasione giusta, non ho voluto disturbarlo. Anche se il ricordo di Gianluca è sempre vivo in me. Quando ero a Livorno ho seguito il suo percorso medico ed esistenziale contro una malattia che non ha avuto pietà nei suoi confronti. Il pensiero di quel periodo triste vive ancora dentro di me. Il mio ricordo personale è quello di un Signorini leader, per tutti negli spogliatoi che ci ha fatto crescere prima di tutto come uomini. Penso sia questa l’immagine che debba passare di lui”.

Nel 2003 è volato a Gedda, in Arabia Saudita, per andare a ricoprire il ruolo di centrocampista nella formazione saudita. Come si colloca questa esperienza nel corso della sua carriera?
“E’ stata un’esperienza, appunto, durata quindi tre mesi. Andava fatta, ma non ero intenzionato a rimanerci. Non perché avessi avuto problemi di adattamento, anzi, l’ambiente era ospitale però il livello calcistico era abbastanza scarso, si trattava di club da poco emergenti in ambito internazionale dunque ancora un po’ arcaici come tecnica di gioco, sentivo di non poter crescere. Intanto arrivò la chiamata del patron Aldo Spinelli che mi convinse a ritornare a Livorno”.

A chi si ispira come allenatore?
“Ad allenatori vincenti! (ride). Se guardo al mio passato calcistico, i mister che maggiormente hanno contribuito alla mia affermazione sono stati Osvaldo Bagnoli e Franco Scoglio, il “Professore”, persona generosissima che mi ha insegnato ad affrontare qualsiasi allenamento con determinazione e caparbietà, sia in campo sia fuori, ad essere un professionista “oltre il campo”. Esattamente questo concetto cerco di trasmettere ai miei ragazzi oggi, ogni giorno, perché affrontino col massimo impegno ogni gara. Io, come tutto l’ambiente, voglio vincere. Per me è una grande opportunità e, siccome ho vissuto periodi vincenti qui, spero di poterli rivivere coi miei ragazzi”.


LA PROBABILE FORMAZIONE
SORRENTO (4411)
G. Rossi; Vanin, Terra, Di Nunzio, Bonomi; Basso, Camillucci, Zanetti, Croce; Carlini; Ginestra.

BALLOTTAGGI
Beati-Camillucci 50%-50%
Di Nunzio-Nocentini 50%-50

INFORTUNATI
nessuno

SQUALIFICATI
Romeo (d)

LA ROSA

Portieri
Chiodini, Pratticò e Rossi

Difensori
Bonomi, Di Nunzio, Nocentini, Romeo, Sabato, Terra e Vanin

Centrocampisti
Basso, Beati, Bondi, Camillucci, Carlini, Croce, Niang e Zanetti

Attaccanti
Corsetti, Ginestra, Maritato e Scappini

IL CAMMINO

1a giornata 04/09/2011 Monza-Sorrento 0-3

2a giornata 11/09/2011 Sorrento-Pavia 2-2

3a giornata 18/09/2011 Como-Sorrento 2-2

4a giornata 25/09/2011 Sorrento-Taranto 0-0

5a giornata 02/10/2011 Avellino-Sorrento 0-1

6a giornata 09/10/2011 Sorrento-Reggiana 2-1

7a giornata 12/10/2011 Benevento-Sorrento 1-0

8a giornata 16/10/2011 Sorrento-Foligno 1-0

9a giornata 23/10/2011 SPAL-Sorrento 0-1

10a giornata 30/10/2011 Sorrento-Carpi 2-1

11a giornata 06/11/2011 Viareggio-Sorrento 2-2

12a giornata 13/11/2011 Sorrento-Lumezzane 1-2

13a giornata 20/11/2011 Ternana-Sorrento 0-0

14a giornata 27/11/2011 Foggia-Sorrento 1-1

15a giornata 04/12/2011 Sorrento-Tritium 2-0

16a giornata 11/12/2011 Pro Vercelli-Sorrento 4-0

17a giornata 18/12/2011 Sorrento-Pisa 1-1

18a giornata 08/01/2012 Sorrento-Monza 2-0

19a giornata 15/01/2012 Pavia-Sorrento 0-2

20a giornata 22/01/2012 Sorrento-Como 2-0

21a giornata 29/01/2012 Taranto-Sorrento 1-0

22a giornata 05/02/2012 Sorrento-Avellino 2-0

23a giornata 12/02/2012 Reggiana-Sorrento 1-1

24a giornata 26/02/2012 Sorrento-Benevento 2-0

25a giornata 04/03/2012 Foligno-Sorrento 2-1

I MARCATORI

15 reti: Ginestra (3 su rig.)
6 reti: Scappini (1 su rig.)
3 reti: Di Nunzio
2 reti: Carlini e Croce
1 rete: Basso, Corsetti, Galabinov e Sabato
Autoreti a favore: 1 Campinoti (Monza)

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