CONFERMATA LA NOSTRA ANTICIPAZIONE DI IERI SULLA STRATEGIA DI ARSLAB E BUTELLI: PRIMA DEL 28 VERRANNO SISTEMATE LE PENDENZE DI CHI HA PRESENTATO ISTANZA DI FALLIMENTO PER OTTENERE IL RINVIO ANNUNCIATO E PROCEDERE CON LA CARTOLARIZZAZIONE

Metti un pomeriggio in Fiera a parlare del futuro della Spal. E’ quello che è successo oggi, come annunciato e risaputo, in occasione del punto definitivo tra le due uniche componenti che a oggi possono decidere il destino della società ferrarese e per questo sono ormai al lavoro da diverso tempo. A “casa” del commercialista Zanardi si sono trovati i rappresentanti di ArsLab, Mazzoni e Moretti, l’avvocato Ricciuti, e il Presidente della Spal Butelli con il Direttore Generale Pozzi. Rispetto a quanto abbiamo scritto ieri sera non ci sono novità. Le parti procedono di comune accordo e la strategia che verrà portata avanti è esattamente quella che avevamo scritto. Butelli conta infatti di sistemare le posizioni più preoccupanti in ottica fallimento, vale a dire quelle dei creditori che hanno presentato la stessa istanza (da Schena ad Asics passando per lo stesso Mazzoni e il preparatore Dianati), con i primi soldi in arrivo dal fotovoltaico e con altri in entrata tra crediti in Lega e la cessione di un anno fa del giovane portiere Gollini al Manchester. A quel punto il giudice, che già nell’ultima udienza aveva concesso un ulteriore rinvio di un mese davanti a fatti concreti, dovrebbe procedere in questa direzione visto che i creditori che hanno fatto istanza per ottenere i loro soldi verrebbero accontentati in questi giorni. Resta aperto il nodo dell’Ica sul cui credito c’è, non da oggi, una discussione aperta perché si tratta di soldi dovuti già all’epoca dalla precedente gestione (Tomasi) della società. Su questa strategia, comunque, ArsLab e la proprietà attuale della Spal concordano appieno. Una volta ottenuto il rinvio, poi, Butelli avrebbe la certezza di cartolarizzare il fotovoltaico entro un mese in modo da passare la mano a un nuovo proprietario ma cedendo una società senza più debiti.
Per quanto riguarda gli altri ormai infiniti gruppi, almeno a parole, interessati alla Spal anche qui non sono da registrare novità. E’ ormai sfumata definitivamente, come da lui stesso annunciato pubblicamente, la pista Pelliccioni mentre Santarelli, seppur in silenzio, spera ancora di riuscire a convincere Butelli a cedergli il club. L’ultimo gruppo entrato in gioco di recente, l’altro romano, invece, avrebbe già parlato con un’intermediazione dell’Amministrazione Comunale con Butelli ma per il momento non pare ci sia un’offerta precisa e nemmeno l’intenzione di cedere a loro la società stante l’accordo un po’ troppo spesso dimenticato appunto con ArsLab. Non sappiamo con certezza se le nostre indiscrezioni che volevano un coinvolgimento dietro le quinte di Pieroni (ex Ancona e Perugia) o di Crovarelli (ex Pisa e Perugia) all’interno dello stesso gruppo siano notizie o pure illazioni. Comunque sia se la strategia messa insieme da Butelli e dagli imprenditori ferraresi oggi pomeriggio andrà avanti come deve andare saranno gli stessi Mazzoni e Moretti ad aver voce in capitolo nel momento dell’addio dell’attuale proprietà.
Sullo sfondo, comunque, c’è sempre l’ex Presidente Tomasi. Anche qui abbiamo scritto diverse volte che Tomasi non si dichiara interessato ma continua a risultarci che se gli arriveranno le scuse da parte della tifoseria e della dirigenza spallina per un trattamento che lui ha sempre considerato offensivo, l’ex Presidente crediamo sia disposto eccome a ritornare anche se, probabilmente, più in un’ottica di ripartenza dopo il fallimento che di subentro vero e proprio con tutto quello che comporta economicamente. Staremo a vedere ma Tomasi le idee chiare le ha. Tanto da aver già individuato alcune pedine per lui fondamentali in caso di un suo ritorno. Una di queste è certamente Renato Schena, l’ex Segretario Generale della Spal che l’ex numero uno del club biancazzurro stima molto. Fatto, quest’ultimo, che escluderebbe di certo una permanenza di Pozzi nel possibile organico societario di Tomasi per gli ormai noti screzi con tanto di polemiche varie tra l’attuale dirigenza e lo stesso Schena che, lo ricordiamo, è stato il primo a fare istanza di fallimento nei confronti della società estense.
Oggi come oggi si tratta comunque di un’ipotesi per nulla attuale visto quanto scritto sopra. Per ora, infatti, ArsLab e Butelli procedono con il loro accordo. Tutto il resto è da vedere, valutare, affrontare quando sarà il momento e, almeno noi, speriamo di no visto che vorrebbe dire che tra pochi giorni la Spal sarebbe considerata fallita con o senza concordato. E sempre tutto il resto, checché se ne dica e scrive, nella maggioranza dei casi è solamente… piccolo spazio, pubblicità.

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