TERNANA-SPAL 0-2 (16 novembre 1975): Pezzato 2.
Personaggio: Luciano Aristei
A Bologna arrivò da Spello, un ridente e bel paese del perugino, all’indomani dell’ultimo scudetto petroniano. Pur non arrivando mai a esordire in prima squadra ebbe, però, allenatori di grande spessore professionale, gente del calibro di Fulvio Bernardini, Luis Carniglia e Gipo Viani. Nelle partite infrasettimanali giocò con i vari Giacomo Bulgarelli, Marino Perani, Ezio Pascutti, Harald Nielsen, Helmut Haller e al momento di esordire in prima squadra fu, invece, dirottato in serie B, al Catanzaro allenato dall’ex bolognese Dino Ballacci. In Calabria si fermò per due stagioni, disputando due ottimi campionati segnando anche otto reti. Concluso il biennio calabrese, nell’estate del 1970, si trasferì a Taranto, voluto dall’allenatore Renato Tofani. Nel primo torneo tarantino non tutto andò liscio, i rossoblu cambiarono ben tre allenatori ed Aristei saltò una decina di gare in seguito a un infortunio. Andò molto meglio l’anno seguente, in panchina c’era Mario Caciagli che seppe sfruttare al massimo le sue qualità, non a caso fu gran protagonista del centrocampo tarantino diventando un beniamino della tifoseria. Nella città dei “due mari” si fermò per un quinquennio, collezionando centocinquantacinque presenze e dieci gol. Nell’estate del 1975, il Commendatore Paolo Mazza, unitamente all’allenatore, il tarantino Francesco Petagna, dovendo colmare la pesante eredità lasciata da Lucio Mongardi, ceduto all’Atalanta, puntò su Luciano Aristei e l’esperto centrocampista perugino non deluse le aspettative. Disputò trentadue partite e fu sempre presente nel gioco spallino segnando anche cinque reti ma, soprattutto, con il suo preciso destro spesso, come avvenne sul terreno del Libero Liberati di Terni, fu determinante nell’ultimo smarcante passaggio.