UNA SPAL SFORTUNATA E’ BEFFATA NEI MINUTI DI RECUPERO DALLA BESTIA NERA MARTINI. SFUMA ANCHE L’ULTIMA SPERANZA DI SALVEZZA DIRETTA

SPAL-PRO VERCELLI 1-1 (1-0)
SPAL (4141):
Capecchi; Ghiringhelli (dal 37’ s.t. Beduschi), Zamboni, Pambianchi, G. Rossi; Bedin; Cosner, Fortunato (dal 22’ s.t. P. Rossi), Castiglia, Laurenti (dal 42’ s.t. Taraschi); Arma. A disp.: Costantino, Canzian, Migliorini, Marconi.
All.: Brescia (S. Vecchi. Squalificato in tribuna).
PRO VERCELLI (442):
Valentini; Bencivenga, Ranellucci, Masi, Armenise (dal 24’ s.t. Iemmello); Germano (dal 9’ s.t. Carraro), Rosso (dal 9’ s.t. Calvi), Espinal, Marconi; Malatesta, Martini. A disp.: Miranda, Battaglia, Cancellotti, Tripoli.
All.: Braghin.
ARBITRO:  Rocca di Vibo Valentia (Assistenti: Liberti e Schembri).
MARCATORI: 8’ p.t. Arma (S); 48’ s.t. Martini (PV).

AMMONITI: Ranellucci (PV) e Marconi (PV).
NOTE: giornata di sole, temperatura primaverile, terreno in ottime condizioni. Spettatori 1.800 circa (649 paganti, per un incasso di  € 3.711 e 1.229 abbonati, rateo di  € 5.778), una sessantina i tifosi provenienti da Vercelli.
Angoli: 4 a 3 per la Spal. Recupero: pt 0′, st 4’.

Prima dell’inizio della partita sono scese in campo tre bambine con i capitani e l’arbitro indossando una maglia rosa in occasione dell’iniziativa “Women’s Football Day”, promossa dalla Fifa.

Poteva essere il 25 aprile spallino, la liberazione dallo spettro dell’ultimo posto nel girone e la celebrazione di una resistenza a tratti eroica contro un avversario affamato di gloria. Nel condizionale risiede l’essenza della giornata dei biancazzurri, raggiunti all’ultima azione da una Pro Vercelli che ha avuto il merito di credere fino alla fine nella possibilità di aggiustare una partita che aveva preso una brutta piega nei minuti iniziali. Il colpo di testa di Martini al 93′ castiga una Spal fino a quel momento sufficientemente accorta nel respingere gli attacchi dei piemontesi e apre prospettive di classifica decisamente fosche, con soli due turni rimasti a disposizione sul calendario. Le possibilità di una salvezza diretta vengono aritmeticamente accantonate: ora rimane solo da capire con quali avversari disputare i playout.
Eppure la giornata per i ragazzi di Stefano Vecchi (squalificato, in tribuna) si apre con presupposti particolarmente buoni: neanche dieci minuti e i biancazzurri passano in vantaggio grazie al sedicesimo gol stagionale di Rachid Arma. Sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti campo il marocchino viene perso dal suo marcatore ed è libero di correggere in rete la parabola disegnata da Fortunato con un tocco di destro. L’inizio ideale per dimenticare in fretta la giornata storta di domenica a Benevento. Il pubblico del Mazza, pur non numerosissimo, esulta e prende a sostenere la squadra con ancora maggiore vigore. Da parte sua la Pro Vercelli sa bene di non potersi permettere passi falsi in una fase in cui si sta giocando la possibilità di un piazzamento nelle posizioni di testa: gli uomini di mister Braghin cercano di far valere le loro proprietà di palleggio tessendo azioni a due tocchi che però incocciano spesso nell’attenta guardia montata dal trio Bedin-Zamboni-Pambianchi. I tre chiudono spesso e volentieri le vie centrali, costringendo il centrocampo vercellese a cercare soluzioni sulle corse laterali. Soprattutto a destra, dalle parti di Giovanni Rossi, il lavoro non manca: Bencivenga non è Daniel Alves, ma scende con costanza per tentare il cross e al 20′ per poco non riesce a propiziare un colpo di testa di Martini con un traversone sul secondo palo. L’attaccante però colpisce male e lo stadio tira un sospiro di sollievo. Il predominio territoriale dei bianchi (per l’occasione rossi, a dire il vero) si fa tanto intenso quanto sterile nella fase centrale del primo tempo: frustrati dalla resistenza della trincea biancazzurra gli ospiti iniziano a tentare anche soluzioni dalla distanza con scarsa fortuna. Il copione della Spal appare chiaro: aspettare gli avversari e provare a ripartire grazie alla velocità di Cosner e Laurenti. Un piano riuscito solo a metà: Arma e compagni si affacciano in area solamente un paio di volte senza causare particolari grattacapi a Valentini e alla sua retroguardia. Sul finire del tempo è Laurenti a provarci dalla distanza, il portiere respinge. Il duplice fischio dell’arbitro Rocca manda le squadre negli spogliatoi con il risultato di 1-0 e con la sensazione di dover assistere a un secondo tempo di elevata intensità.
Di certo la Pro Vercelli dimostra di non difettare di determinazione, impegnandosi immediatamente a riprendere il discorso interrotto poco prima. Gli sforzi dei piemontesi rimangono infruttuosi ed è la Spal a provare ad alimentare la frustrazione degli avversari facendosi vedere in avanti. Al 7′ gli spallini reclamano per un contatto in area tra Castiglia e Masi, ma il direttore di gara scuote la testa. Dal canto suo l’arbitro Rocca mostra coerenza, mantenendo l’impostazione di un arbitraggio più permissivo rispetto alla media dei suoi colleghi. L’allenatore degli ospiti nel frattempo dà il via alla sequenza dei cambi inserendo Carraro e Calvi (e poco dopo anche la stella Iemmello) per tentare di dare nuova linfa all’improduttiva manovra dei suoi: lo stanziamento della Pro Vercelli nella trequarti estense diventa la regola e servono un paio di interventi davvero lodevoli di Bedin e Capecchi per tenere lontani i piemontesi dall’area di rigore. E quando non sono i difensori di casa a tenere inviolata la porta sono gli stessi attaccanti avversari a graziare la Spal: di sicuro lo fa Martini al 22′ quando mette fuori di testa un pallone servitogli da Malatesta. L’avvicendamento tra Fortunato e Paolo Rossi non sortisce particolari effetti benefici, tuttavia i biancazzurri riescono finalmente a rifiatare al 29′ con una bella azione in velocità: Castiglia smista sulla destra a beneficio di Ghiringhelli che va sul fondo e crossa a rimorchio per Laurenti. Il ragazzo di casa Spal spara un destro violento dai quindici metri che viene rimpallato da un difensore accorso in ripiego. I biancazzurri sanno bene di dover chiudere la partita per evitare sorprese spiacevoli e i vercellesi lo dimostrano in rapida sequenza costruendo almeno altre due nitide occasioni da gol con Espinal e Martini. Giuseppe Brescia prova a correre ai ripari gettando nella mischia Beduschi e passando a un modulo 532. Al 40′ Arma dà prova di grande generosità, addomesticando un rilancio e offrendo a Laurenti un pallone dentro l’area: il ragazzo nasconde il pallone a Masi con una finta, ma conclude malissimo sprecando un occasione colossale per mettere al riparo i suoi. Come quei cattivi dei film che non ne vogliono sapere di andare a terra, i giocatori della Pro Vercelli si rimettono con feroce dedizione ad attaccare e hanno ragione. Dopo cinque minuti d’assedio si apre la breccia nel muro spallino all’altezza del dischetto del rigore: cross a mezz’altezza di Carraro, Martini anticipa tutti e indirizza la palla dove Capecchi non può arrivare. La Spal protesta timidamente per un fallo (l’ennesimo) su Arma in avvio di azione, ma ormai il danno è fatto: tempo di un giro d’orologio e arriva il triplice fischio che certifica il risultato. I piemontesi escono col sorriso dal Paolo Mazza, diversamente dai biancazzurri che masticano amaro pur applauditi dai tifosi per l’ennesima dimostrazione d’impegno. Senza il fardello delle penalizzazioni sarebbe potuta essere una primavera diversa: ora invece la temperatura sale, dietro le prossime due partite c’è il fuoco degli infernali spareggi per rimanere in categoria.

Attualmente LoSpallino.com raggiunge un pubblico che non è mai stato così vasto e di questo andiamo orgogliosi. Ma sfortunatamente la crescita del pubblico non va di pari passo con la raccolta pubblicitaria online. Questo ha inevitabilmente ripercussioni sulle piccole testate indipendenti come la nostra e non passa giorno senza la notizia della chiusura di realtà che operano nello stesso settore. Noi però siamo determinati a rimanere online e continuare a fornire un servizio apprezzato da tifosi e addetti ai lavori.

Convinti di potercela fare sempre e comunque con le nostre forze, non abbiamo mai chiesto un supporto alla nostra comunità di lettori, nè preso in considerazione di affidarci al modello delle sottoscrizioni o del paywall. Se per te l'informazione de LoSpallino.com ha un valore, ti chiediamo di prendere in considerazione un contributo (totalmente libero) per mantenere vitale la nostra testata e permetterle di crescere ulteriormente in termini di quantità e qualità della sua offerta editoriale.

0