Sarà un caso, ma l’unico momento in cui il sole si è affacciato su Ferrara nella mattinata di oggi è coinciso con l’istante in cui le porte dell’aula di tribunale si sono aperte ed è stato dato l’annuncio dello scongiurato fallimento della Spal. Il giudice Stefano Giusberti per la quarta volta in poco più di tre mesi ha decretato il rinvio dell’udienza a fronte di concreti passi avanti nell’estinzione dei debiti della società. Si tornerà in aula il prossimo 20 giugno ed è già stato reso noto che sarà l’ultima volta: se entro quella data il Presidente Cesare Butelli non avrà saldato le pendenze con i quattro creditori rimasti in attesa (Asics, Ica, Consorzio 2000 e l’avvocato Mattia Grassani) sarà la fine della Spal 1907. I legali delle varie parti in causa tuttavia sono sembrati concordi nel riconoscere sostanziali miglioramenti rispetto alla situazione di due mesi fa.
L’avvocato Luca Poldaretti, rappresentante del Presidente è rimasto sulla metafora meteorologica: “Diciamo che se l’altra volta s’erano visti spiragli, ora si può parlare di vera e propria luce in fondo al tunnel”.
A convincere il giudice della possibilità di sanare la situazione debitoria è stata la documentazione che attesta la monetizzazione dei crediti legati al parco fotovoltaico: entro il 15 giugno la società finanziaria Il Gioiello erogherà una prima tranche a cui farà seguito una seconda entro il 28 giugno, per una somma totale vicina a un milione e mezzo di euro (il totale sarebbe di tre e mezzo ma una piccola parte del fotovoltaico rimarrebbe alla Spal). Denaro, la prima parte intendiamo, che dovrebbe essere sufficiente a pagare non solo i creditori insinuati nella procedura di fallimento ma anche tesserati e dipendenti.
Gianni Ricciuti, il legale di Matteo Mazzoni, ha sottolineato l’importanza del passaggio: “Da parte dei creditori è stato un grande atto di responsabilità quello di non insistere per il fallimento visto che dopo l’acconto di quaranta giorni fa non abbiamo ricevuto alcunché. Non ce la siamo sentita di mettere i bastoni tra le ruote perché attendiamo fiduciosi la prima scadenza del 15 giugno. Di conseguenza entro il 28 giugno la Spal dovrebbe essere rilevata dagli interessati, per quanto i tempi siano molto stretti. Ma di certo chi rileverà la società lo farà con più sollievo se tutti i crediti verranno effettivamente pagati il 15”. Stando a indiscrezioni raccolte nel corridoio del tribunale la somma totale che Il Gioiello verserebbe a Butelli, come già scritto, ammonterebbe a un totale di tre milioni e mezzo di euro, di cui due riscuotibili entro giugno 2013 per mezzo di fideiussione.
L’avvocato Poldaretti, che oltre a rappresentare Butelli cura gli interessi della stessa finanziaria toscana, né conferma né smentisce: “Non posso rivelare le cifre, posso solo dire che il perfezionamento dell’operazione è già avvenuto e come è già stato detto i termini di pagamento sono abbastanza vicini: con il prossimo passaggio saremo in grado di coprire circa l’ottanta percento dei debiti. Oltre a questo mi pare ci sia la buona volontà della cordata locale per intervenire, lo posso dire con certa logica perché hanno teso a rispettare alcuni termini e sono pronti a effettuare il subentro entro una data ben precisa, questo fa capire la volontà concreta dei nostri interlocutori. Questa operazione permetterà quindi di saldare tutti i debiti entro fine giugno e garantirà l’iscrizione della Spal al campionato, oltre alla possibilità per la cordata locale di svolgere tranquillamente il proprio lavoro”. Poldaretti si è anche spinto più in là, delineando quello che potrebbe essere lo scenario una volta che il parco fotovoltaico di Casaglia diventerà affare per la società Il Gioiello: “C’è l’intenzione di fare un’ulteriore proposta all’amministrazione comunale perché c’è interesse a rivolgersi alla ricerca di energie alternative. Verrebbero creati posti di lavoro, ma non posso anticipare altro perché è un progetto ancora embrionale. L’obiettivo sarebbe quello di favorire un costante versamento di somme nella Spal. Penso sia un progetto molto interessante nel suo complesso”. Il legale infine si è soffermato sulla figura del presidente Butelli: “Contrariamente a quanto viene sostenuto generalmente, Butelli ha una forte passione per la Spal. Ha dato l’anima per questa squadra e ha dato fondo alle sue risorse personali, si è enormemente sacrificato e impegnato per condurre la società in questi quattro anni. Vorrebbe continuare a svolgere un ruolo, a dare un proprio contributo in forma minore, vorrebbe apportare la propria esperienza. Penso potrebbe dare un ottimo contributo alla nuova società”.
Un discorso affrontato dallo stesso Butelli dopo essere stato intercettato all’uscita dal tribunale: “Al di là di quello che può essere il sentire comune ho un forte senso di partecipazione, anche emotiva, nei confronti di questa squadra, dei suoi guai e con tutte le preoccupazioni che mi ha portato nel corso di questi anni. Io non mollo certo la baracca e la mia priorità è quella di lasciarla in mani degne: se la mia presenza sarà necessaria per vigilare sulla bontà di queste mani io non mi tirerò indietro. L’attuale Presidente biancazzurro ha poi posto l’accento sul risultato ottenuto davanti al giudice: “Se oggi il giudice Giusberti ha concesso un altro rinvio significa che tutte le volte ci siamo presentati con argomenti inequivocabili, leggasi denaro. Oggi siamo riusciti a esibire una copia del contratto di cessione del fotovoltaico che tra l’altro è stata messa in dubbio se non derisa in questi giorni e non solo. Purtroppo è un’operazione grossa e le cose grosse procedono molto lentamente. Siamo venuti qua con argomenti particolarmente concreti e il giudice non ha potuto non prenderne atto, precisando comunque che è l’ultimo rinvio. Ma siamo assolutamente sereni perché il tempo concesso è utile a terminare gli ultimi passaggi, abbiamo messo in sicurezza l’operazione fotovoltaico e a traino la Spal”.
Come spesso accaduto Butelli ha voluto togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe: “Nell’ultimo mese la Spal ha mosso intorno ai 420mila euro per saldare debiti: questo sta a testimoniare che siamo vivi, vegeti, ancorché malati. Però il flusso di cassa c’è, come sempre detto ci sono un po’ di debiti, ma ci sono anche crediti e quelli che abbiamo li stiamo riscuotendo. Con quelli, coerentemente con la nostra onestà riconosciuta da più parti, non andiamo a fare viaggi in isole tropicali ma sistemiamo le pendenze rimaste. Non stiamo neanche a scherzare sul fatto che ci sia una squadra da iscrivere e un nuovo campionato da allestire. Ed è noto che ci sono delle trattative che tuttora proseguono. Stiamo ragionando a 360 gradi come sempre e chiaramente stiamo facendo opera di pulizia nei conti e questo faciliterà l’opera di chi si troverà a intervenire”. Anche sui timori legati alla mancata iscrizione il presidente ha provato a fugare qualsiasi dubbio: “Il discorso dell’iscrizione era per forza di cose una conditio sine qua non nel momento di chiudere l’operazione fotovoltaico. Riceveremo il pagamento in tre tranche: quando ieri ho finito di negoziare, una questione importante era quella delle date perché non si poteva prescindere da certe scadenze. Non avrebbe senso tutto quello che stiamo facendo se non ci interessasse iscrivere la squadra, questo è evidente”.
Nel pomeriggio abbiamo raggiunto anche l’avvocato Nicola Zanardi che ha commentato con positività, seppure in termini prudenti, lo sviluppo odierno: “Siamo soddisfatti di poter proseguire in questo lungo cammino, direi che siamo nella fase terminale del percorso. Di certo non voglio dare giudizi sull’operato del giudice Giusberti, ma immagino abbia decretato la sua decisione in base a evidenze abbastanza nette, se no ora non saremmo a questo punto. Chiaro che la traiettoria degli eventi degli ultimi tre mesi non è stata perfetta, ma va dato atto alla società di aver lavorato per sistemare le cose. Ora ci sono venticinque giorni per fare l’Italia come si suole dire, nel frattempo ci auguriamo tutti che la squadra ce la faccia a salvarsi sul campo nel doppio scontro con il Pavia”.
Oggi in tribunale abbiamo sentito parlare di date ben definite per il passaggio di quote tra Butelli e Arslab. Come la pensa a riguardo?
“È vero che ci sono delle tempistiche pre-concordate, ma prima bisognerà capire in concreto come andrà l’operazione di cessione dei crediti del fotovoltaico e prendere in esame i bilanci. Con il presidente Butelli sono comunque in contatto frequente e per questo c’è un confronto assolutamente sereno”.
Si è parlato anche di iscrizione della squadra una volta sanati i debiti.
“Vedremo che tipo di programmi si potranno fare una volta valutati i punti che menzionavo prima. Salvare la Spal è quasi un dovere civico: in pochi stanno dando l’esempio, ma deve esserci un seguito da parte delle forze cittadine, sarà nostro dovere avvicinare più persone possibile per dare un futuro alla squadra”.
Lo stesso Butelli non ha affatto escluso la possibilità di rimanere all’interno della società, seppure con una quota di minoranza. Una prospettiva che probabilmente non piacerà a qualcuno.
“Ci farebbe piacere se dovesse dare il suo contributo. Capisco certi malumori ma bisogna anche capire perché bruciare delle opportunità in questi tempi non è affatto bene. È già successo nella storia recente della Spal e abbiamo visto i risultati. È ovvio che tutti vorrebbero il presidente perfetto e irreprensibile nella gestione della società, ma sappiamo che questo non esiste. Personalmente trovo che Butelli sia una persona con cui è possibile ragionare amabilmente: se deciderà di rimanere sarà una società ancora più aperta, ma è chiaro che il primo attore deve venire da Ferrara”.
Ritornando alla squadra, sempre oggi il Presidente Butelli è rimasto a lungo a parlare con i giocatori e lo staff tecnico. Ha spiegato le ultime novità, ha risposte alle domande degli stessi che sono apparsi decisamente tranquillizzati dalle garanzie fornite. L’ideale, insomma, per affrontare l’imminente e decisiva sfida stavolta, e finalmente, sul campo.