Mister Roselli siamo a quarantotto ore da gara uno dei playout: lei parte con due anni di contratto in più che la società le ha fatto firmare in settimana a dimostrazione della grande fiducia che nutre nel suo operato ma il Pavia, per salvarsi, dovrà vincere a tutti i costi.
“Alternative non ne esistono, il regolamento dice questo. E non siamo nemmeno stati troppo fortunati a pescare l’avversario giusto. Penso che la Spal, se qualcuna delle pretendenti agli spareggi l’avesse potuta evitare, l’avrebbe fatto volentieri. E anche io dico che squadra peggiore non ci poteva capitare: è una formazione tosta, arcigna, che sa stare bene in campo, con un giocatore pericolosissimo come Arma a fare da terminale offensivo e in più è allenata da un bravissimo allenatore, capace, che stimo molto”.
Dal suo arrivo, lo scorso ventiquattro gennaio, a oggi che cosa è cambiato?
“Niente, perché dobbiamo ancora lottare per salvarci (ride)”.
Eppure l’almanacco dice che da quando si è seduto sulla panchina dei lombardi, i suoi ragazzi hanno messo in fila dodici risultati utili su tredici, frutto di sei vittorie, sei pareggi, nessuna sconfitta interna e appena una lontano dal “Fortunati”.
“Se fossi una persona presuntuosa dovrei dire che il merito è tutto mio, in realtà credo che le gratificazioni vadano equamente divise tra allenatore, società e soprattutto calciatori: chi va in campo alla fine sono loro, io posso essere stato capace di entrare nella loro testa meglio di altri in un momento particolarmente delicato del loro cammino, ma niente di più. I risultati sono frutto del duro lavoro svolto sul campo tutti i giorni, non sono fatalista e la penso allo stesso modo per quanto riguarda gli episodi in una partita, non ho mai creduto alla fortuna, credo a chi è bravo nell’andarsela a cercare e saper sfruttare l’occasione propizia”.
Quattro anni dopo Cremona ha ritrovato il “suo” Carotti: con qualche anno in più e con una fascia sul braccio.
“Devo ammettere che l’ho trovato peggiorato (ride)! No, a parte le battute, ammetto che a Cremona in quel periodo stava esprimendo qualità che in breve tempo pensavo l’avrebbero portato a calcare campi di ben altra categoria. Per carità, io sono solo contento di averlo a Pavia, ma è indubbiamente un calciatore che merita la B e poi è un ragazzo fantastico”.
Sarà Falco il grimaldello giusto per scardinare la difesa estense?
“Beh, intanto nella gara di febbraio ci ha pensato Cesca! Non ne faccio una questione di chi sarà, va bene chiunque, basta vincere”.
Lei ha allenato giocatori che poi, per citarne due tra i tanti, sarebbero diventati i Di Natale e i Pellissier di oggi. In Falco intravede qualcuno di questi ragazzi?
“Falco ha appena iniziato a giocare. E’ al suo primo anno da professionista ma devo dire che ha fatto bene. Molto bene. Ha tutti i mezzi per arrivare, lui lo sa, se non ha fretta di esplodere, se tutti gli ingranaggi funzioneranno a dovere, lui non avrà problemi a calcare stabilmente i palcoscenici migliori del nostro calcio. Il Lecce (proprietario del cartellino n.d.r), ha un gioiello tra le mani mica da ridere. Bisogna fare i complimenti a loro”.
Maliziosamente c’è chi dice che lei, dopo anni trascorsi un po’ ai margini del calcio che conta, stia tornando quello che era riuscito a entrare nel cuore dei tifosi grigiorossi conquistando due promozioni consecutive.
“Guardi, questa è una domanda che mi fanno spesso, però voglio dirle una cosa: a parte Grosseto dove l’avventura non è praticamente cominciata, a Bassano abbiamo sfiorato i playoff quando la squadra era stata costruita per salvarsi, a Lecco ho portato a casa quarantasette punti con un progetto che era stato messo in piedi con la metà dei soldi con cui è stato costruito il Pavia che adesso si gioca la salvezza contro la Spal. Lei ritiene siano risultati da poco? Probabilmente in questo Paese, di cui capisco niente, sia fuori, sia dentro al campo, è così, perché conta solo l’arrivo e mai il percorso. Ma non è un problema, io sono in pace con me stesso, so che il lavoro fatto è sempre stato eccellente per i mezzi che avevo a disposizione”.
Ultima battuta sui tifosi: a Ferrara ci sono almeno duecento appassionati che non potranno seguire la Spal per colpa della tessera del tifoso e, tra sette giorni, probabilmente toccherà ai lombardi subire lo stesso trattamento. Che ne pensa?
“Ripeto quello che ho detto prima, io di questo Paese capisco sempre meno e probabilmente è un mio limite. Non entro in questioni che non conosco e non mi permetto di giudicare, mi limito a fare una riflessione: i tifosi, quelli veri, sono il bene del calcio, vedere uno stadio pieno è un piacere per tutti gli addetti ai lavori. Spero che domenica ci sia un grande pubblico per sostenerci perché ne avremo bisogno. Siamo pronti a fare una grande partita contro una signora squadra”.
LA PROBABILE FORMAZIONE
PAVIA (442)
Facchin; Capogrosso, Fissore, Fasano, Pezzi; Statella, Meza Colli, Carotti, Cinelli; Cesca, Falco.
All.: Roselli.
BALLOTTAGGI
Capogrosso-Gheller 50%-50%
Pezzi-Meregalli 60%-40%
INFORTUNATI
Rodriguez (a)
Verruschi (d)
SQUALIFICATI
Marchi (a)
LA ROSA
Portieri
Cacchioli, Facchin, Redaelli e Spitoni
Difensori
Caidi, Capogrosso, Fasano, Fiammenghi, Fissore, Francesca, Gheller, Pezzi e Verruschi
Centrocampisti
Bufalino, Carotti, Cinelli, Dall’Oglio, Falco, Galassi, Meregalli e Statella
Attaccanti
Ancora, Cesca, D’Alessandro, D’Errico, Marchi, Radoi, Rodriguez, Sprocati e Veronese
IL CAMMINO
1a giornata 04/09/2011 Pavia-Reggiana 1-1
2a giornata 11/09/2011 Sorrento-Pavia 2-2
3a giornata 18/09/2011 Taranto-Pavia 2-1
4a giornata 25/09/2011 Pavia-Carpi 0-0
5a giornata 02/10/2011 Monza-Pavia 2-2
6a giornata 09/10/2011 Pavia-Foligno 3-0
7a giornata 12/10/2011 SPAL-Pavia 4-0
8a giornata 16/10/2011 Pavia-Viareggio 1-2
9a giornata 23/10/2011 Pavia-Lumezzane 0-2
10a giornata 30/10/2011 Ternana-Pavia 2-2
11a giornata 06/11/2011 Pavia-Pro Vercelli 1-2
12a giornata 13/11/2011 Pisa-Pavia 1-0
13a giornata 20/11/2011 Pavia-Benevento 1-2
14a giornata 27/11/2011 Como-Pavia 2-1
15a giornata 04/12/2011 Pavia-Avellino 2-3
16a giornata 11/12/2011 Tritium-Pavia 1-1
17a giornata 18/12/2011 Pavia-Foggia 0-2
18a giornata 08/01/2012 Reggiana-Pavia 2-1
19a giornata 15/01/2012 Pavia-Sorrento 0-2
20a giornata 22/01/2012 Pavia-Taranto 0-2
21a giornata 29/01/2012 Carpi-Pavia 2-1
22a giornata 05/02/2012 Pavia-Monza 0-0
23a giornata 18/02/2012 Foligno-Pavia 2-2
24a giornata 25/02/2012 Pavia-SPAL 1-0
25a giornata 04/03/2012 Viareggio-Pavia 1-3
26a giornata 11/03/2012 Lumezzane-Pavia 1-2
27a giornata 18/03/2012 Pavia-Ternana 0-0
28a giornata 23/03/2012 Pro Vercelli-Pavia 0-1
29a giornata 01/04/2012 Pavia-Pisa 1-1
30a giornata 04/04/2012 Benevento-Pavia 2-0
31a giornata 25/04/2012 Pavia-Como 2-1
32a giornata 22/04/2012 Avellino-Pavia 1-1
33a giornata 29/04/2012 Pavia-Tritium 2-2
34a giornata 06/05/2012 Foggia-Pavia 1-2
I MARCATORI
8 reti: Falco (2 su rig.) e Marchi (2 su rig.)
3 reti: Cesca, D’Errico e Rodriguez
2 reti: Carotti, Fasano e Statella
1 rete: Cinelli, Mezacolli (1 su rig.), Puccio, Veronese e Verruschi
Autoreti a favore 1: Antonazzo (Taranto)
IL TABELLINO DI PAVIA-SPAL GIOCATA SABATO 25 FEBBRAIO 2012
PAVIA-SPAL 1-0 (0-0)
PAVIA (442): Facchin; Capogrosso, Fissore, Fasano, Pezzi; Statella (dal 29′ s.t. Marchi), Carotti, Cinelli, Verruschi (dal 24′ s.t. Meregalli); Cesca, Falco. A disp.: Cacchioli, Gheller, Dall’Oglio, Meza Colli, Rodriguez.
All. Roselli.
SPAL (532): Capecchi; Cosner, Ghiringhelli (dal 40′ s.t. Canzian), Bedin, Beduschi, G.Rossi; P.Rossi (dal 19′ s.t. Laurenti), Migliorini (dal 36′ s.t. Castiglia), Agnelli; Arma, Marconi. A disp.: Costantino, A. Vecchi, Fortunato, Taraschi.
All. S. Vecchi.
ARBITRO: De Benedictis di Bari (Assistenti: Perissinotto e Toffanin).
MARCATORI: Cesca (P) al 44′ s.t. .
AMMONITI: P. Rossi (S), Marconi (S), Capogrosso (P), Ghiringhelli (S), Marchi (P) e Bedin (S).
Angoli: 12 a 5 per il Pavia. Recupero: pt 1′ e st 4′.