Le nuove scosse di terremoto che stamattina hanno rimesso in allerta Ferrara e l’intera Emilia Romagna hanno inevitabilmente imposto il rinvio dell’incontro tra Cesare Butelli e i rappresentanti di Arslab, volto a fare il punto della situazione all’indomani della retrocessione della Spal in Seconda Divisione. Probabile che il vertice venga recuperato già domani, compatibilmente con gli impegni delle parti in gioco e con la situazione in città.
Dalla redazione abbiamo raggiunto telefonicamente Nicola Zanardi per capire come potrà svilupparsi la trattativa per la cessione della Spal ad Arslab. Il presidente dell’Ente Ferrara Fiere ha accettato di commentare la situazione nonostante si trovasse intento a valutare l’impatto del terremoto sul quartiere fieristico: “Inevitabile lo spostamento dell’incontro, forse già domani riusciremo a vederci, ma prima bisogna pensare all’immediato e alle conseguenze del terremoto. Detto questo, con Butelli dovremo tirare le somme di quanto fatto e quanto ci sarà da fare, capire come proseguire nella cessione della società. Verificheremo i numeri e le varie opzioni, ma tutto è legato alle decisioni del presidente. Purtroppo realizzare questa operazione richiede risorse e i fatti legati al terremoto complicano tutto: non è certo un buon momento per pensare a investire nel calcio, per quanto la Spal sia importante. Mi auguro comunque che qualcosa si possa smuovere”.
C’è anche lo spazio per una battuta su Gianfranco Tomasi: l’ex presidente è tornato sulla ribalta lasciando intendere che la porta per un suo ritorno non sarebbe propriamente chiusa. “Tomasi non l’ho sentito e questo suo potenziale interessamento mi risulta nuovo. Di certo c’è che io non tiro la volata a nessuno: il mio compito è avvicinare il più possibile le forze cittadine alla dirigenza per tentare di dare un futuro alla Spal, nonostante il contesto indiscutibilmente difficile. Purtroppo la questione fotovoltaico ha reso ancora più complessa la situazione e finché non verrà dipanata questa matassa si potrà fare ben poco. È uno snodo cruciale che può portare con sé sia benefici, sia aspetti negativi. Ad ogni modo se Tomasi ritiene di poter dare una mano non ci sono pregiudizi di sorta: personalmente sono in buoni rapporti con lui e ogni strada è percorribile quando l’obiettivo è di dare alla Spal un po’ di serenità”.