VENT’ANNI DOPO, LA SPAL DELLA PROMOZIONE IN B TORNA IN CAMPO AGLI ORDINI DELL’IMMENSO GIBI’: “ANCORA OGGI MI RAMMARICO, QUELLA SQUADRA POTEVA CONTINUARE A FARE GRANDI COSE”.

“Son vent’anni che mi rammarico, perché quella squadra con tre o quattro innesti poteva restare in B. Aveva fondamenta solide, antisismiche”. La voce di Gibì Fabbri risuona forte dentro una Sala dell’Arengo semivuota. Il maestro da solo vale la presenza alla conferenza stampa di presentazione del triangolare celebrativo dei vent’anni dall’ultima promozione della Spal tra i cadetti. Un’iniziativa spontanea e sincera, voluta fortemente dai protagonisti di quell’annata, che si ritroveranno sabato pomeriggio sul campo di via del Salice (meglio noto come Frutteti) a Ferrara. Le lancette dell’orologio torneranno indietro al 24 maggio del 1992, quando un pareggio sul campo del Siena bastò per far scendere in strada a festeggiare una città intera. Lo sottolinea l’assessore allo sport Luciano Masieri e lo confermano due dei protagonisti di quella stagione, Roberto Labardi e Cristian Servidei. “Quella squadra – ha spiegato l’ex attaccante – ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della Spal, sia sotto il profilo sportivo sia per quello umano. Molti di noi sono rimasti a vivere qui, a conferma del rapporto unico che si è instaurato con la città”.
A sfidare la storica Spal 1992 ci saranno la selezione Giovanissimi Nazionali del 1986, campione d’Italia nella sua categoria, e una compagine denominata Team Ferrara che raccoglie ex giocatori del panorama dilettantistico. Occhio a considerarlo solo un bonario ritrovo per nostalgici: “Già in diversi mi hanno chiamato per chiedermi come sono le altre squadre, – scherza Labardi – nessuno vuole fare brutte figure”. Sul ponte di comando ovviamente lui, Giovan Battista Fabbri. Ottantasei anni e non sentirli: “Purtroppo all’epoca hanno fatto tutto loro, ma io ero convinto che quella squadra potesse rimanere in B e addirittura salire in serie A con degli innesti giusti”. Poi l’elogio al pubblico ferrarese: “È un peccato vedere solo un migliaio di persone allo stadio al giorno d’oggi, ma quelli che ci sono valgono per cinque, hanno la Spal nel sangue e bisogna ripartire da loro”. La giornata di sabato inizierà alle 13 con il pranzo tra i tifosi, per poi proseguire con un’esibizione di calcio giovanile a cura di otto diverse società del territorio. Infine alle 18 il calcio d’inizio del triangolare.

Attualmente LoSpallino.com raggiunge un pubblico che non è mai stato così vasto e di questo andiamo orgogliosi. Ma sfortunatamente la crescita del pubblico non va di pari passo con la raccolta pubblicitaria online. Questo ha inevitabilmente ripercussioni sulle piccole testate indipendenti come la nostra e non passa giorno senza la notizia della chiusura di realtà che operano nello stesso settore. Noi però siamo determinati a rimanere online e continuare a fornire un servizio apprezzato da tifosi e addetti ai lavori.

Convinti di potercela fare sempre e comunque con le nostre forze, non abbiamo mai chiesto un supporto alla nostra comunità di lettori, nè preso in considerazione di affidarci al modello delle sottoscrizioni o del paywall. Se per te l'informazione de LoSpallino.com ha un valore, ti chiediamo di prendere in considerazione un contributo (totalmente libero) per mantenere vitale la nostra testata e permetterle di crescere ulteriormente in termini di quantità e qualità della sua offerta editoriale.

0