GOL, SPETTACOLO E RICORDI NEL TORNEO DEL VENTENNALE DALL’ULTIMA PROMOZIONE IN B. TANTI VOLTI NOTI IN VIA DEL SALICE PER RICORDARE I FASTI DELLA SPAL DI GIBI’

La macchina del tempo riporta su un rettangolo verde la squadra che vent’anni fa, il 24 maggio 1992 con un pareggio a Siena, centrava l’ultima promozione in serie B. La Spal del doppio salto dalla C2 alla B guidata oggi come allora da Gibì Fabbri si è ritrovata sul campo del Frutteti in via del Salice. Capelli brizzolati, per qualcuno dei chili di troppo, ma anche elementi apparsi in buona forma e un’atmosfera da rimpatriata di una vecchia comitiva che sembra essersi salutata solo ieri. Invece  alcuni non si vedevano da tempo soprattutto per quelli che a fine carriera hanno lasciato il mondo del calcio. Così c’è chi racconta in sintesi quello che ha fatto in questo periodo, altri che ricordano gli episodi della cavalcata del biennio. 

La Spal di Fabbri indossa una maglia azzurra con il numero 20, alla partita manca Bottazzi, presente in mattinata alla cerimonia nella sede del Coni, mentre Zamuner e Messersì sono presenti in via del Salice, ma non scendono in campo per problemi fisici accusati recentemente. Lungo pre-partita che serve a fare il punto su ciò che è stato e per scherzi e battute interrotte vent’anni fa. Gibì entra sul terreno di gioco e richiama Lancini “Ma questi sono gli scarpini di allora?” notando l’usura delle scarpette del terzino presentatosi al raduno con qualche chilo in più. Il romano Papiri, ora tassista nella Capitale, si informa sulle prospettive future della società biancazzurra e poco prima l’esterno Messersì ricordava che quest’anno è stata una stagione “no” per le “sue” squadre: Vicenza e Spal retrocesse e “L’Ancona? Che fine ha fatto?”. Tra una battuta e l’altra, il portiere Torchia, il più chiassoso del gruppo, fa “Questa mattina, quando ci hanno fatto rivedere le immagini  è stato impressionante. Non ricordavo che giocavamo un calcio di quella maniera. Una coralità assurda con quattro o cinque di noi che attaccavano lo spazio. Nessuno gioca così adesso e io ne vedo di partite (fa il procuratore, ndr). Il segreto di quella squadra era il gruppo che vinse l’anno precedente al quale si aggiunsero ottimi ragazzi sia in campo che fuori. Si creò un legame che oggi a distanza di vent’anni sembra esser rimasto intatto. In molti tra lavoro e impegni vari non sono voluti mancare a quest’evento”. Roberto Labardi, organizzatore dell’incontro, si affanna per richiamare i compagni e le squadre al centro del campo per l’avvio del torneo. Premiati i mister Fabbri, Pasetti e Ferraresi. 
Nella sfida inaugurale si affrontano davanti a poco più di un centinaio di spettatori la Spal ’92 e la Spal ’86. Il ritmo non è ovviamente quello di vent’anni fa, ma la voglia di vincere e far bella figura non ha abbandonato gente come Mezzini che fa a sportellate con i centrali di difesa avversari, mentre Brescia e Mignani a centrocampo mettono ordine e allargano il gioco per le incursioni di Paramatti, Casilli e le sporadiche discese di Lancini. Su uno stop di petto all’indietro di Servidei in appoggio per Battistini si sente un “Buttati!” di Mangoni viste le difficoltà nel raccogliere il pallone dell’estremo difensore. L’attuale mister della Berretti spallina Pedriali sblocca su punizione. Il pari lo firma Mezzini su rigore. Dopo i primi trenta minuti, Spal ’92 nuovamente in campo con gli innesti di Fabbri e Albieri contro il Team Ferrara composto da giocatori che hanno ben figurato nei campionati dilettantistici. Doppietta di Gentile, poi Casilli prova a spingere sul fondo, “il piede è ancora buono” sottolinea Zamuner da bordo campo complimentandosi con l’esterno.
Lo speaker ricorda i 25mila del “Mazza” in quegli anni e Servidei uscendo dal campo commenta amaro “tra tredici anni se continua così chissà se lo ricorderanno quello che abbiamo fatto”. L’osservazione del difensore spallino trova conferme qualche metro più in là con Paramatti che autografa una maglia sì, ma è quella bianconera della Juventus. Gli spallini di Gibì perdono ritmo e iniziano ad acutizzarsi gli acciacchi dell’età. Accorcia dal dischetto Albieri, ma il match va per 2 a 1 al Team Ferrara. Nell’ultimo incontro il Team Ferrara con un Gentile scatenato si aggiudica il torneo con un 4 a 2 alla formazione dei Giovanissimi di Pasetti in campo con la maglia n. 5 in memoria di Bagarin, difensore centrale di quella formazione, scomparso prematuramente in un incidente stradale. Dopo la doccia qualcuno va via, altri zoppicando raggiungono i compagni e le proprie compagne intrattenendosi con il racconto di quello che è stato negli ultimi vent’anni.

LE SQUADRE:

Spal 1991-92: Battistini, Lancini, Servidei, Mangoni, Paramatti, Papiri, Brescia, Mignani, Casilli, Labardi, Mezzini, Torchia, Albieri, Fabbri.
All.: G.B. Fabbri. Presenti ma non scesi in campo per problemi fisici Zamuner e Messersì.

Spal Giovanissimi 1985-86: Ferrari, Montagnara, Vecelio, Caselli, Vigorelli, Tosello, Stabellini, Mamini, Pedriali, Mongardi, Grassi, Mingozzi, Chiodi, Piacentini, Benini, Ferrati, Villani, Sisti, Barella, Roda. All.: Pasetti.

Team Ferrara: Tarenzi, Occhi, Simeon, Bruni, Bellodi, Catozzi, Tartini, Bottozzi, Barbieri, Toselli, D’Angelo, Gesson, Gentile, Magri, Albini, Desiato. All.: Ferraresi-Bonesi.

I RISULTATI:

Spal ’92-Spal ’86 1-1 – Pedriali (S86), Mezzini (rig., S92)

Spal ’92-T. Ferrara 1-2 – 2 Gentile (TF), Albieri (rig., S92)

Spal’86-T. Ferrara 2-4 – 2 Gentile (TF), Albini (TF), Roda (S86), Roda (rig., S86), Desiato (TF)

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