Senza neanche il bisogno di alzare il telefono per chiedere o meno conferma di quanto affermato nel comunicato societario, in serata è giunta nella nostra casella di posta una nota redatta dall’avvocato Giorgio Nazzi, legale di Renato Schena. Come nel caso precedente la riportiamo per intero a favore dei nostri lettori.
“Formo la presente per conto di Renato Schena, da me assistito nella procedura prefallimentare promossa contro la Spal 1907 S.p.A., per mettere chiarezza riguardo ad alcune circostanze che lo riguardano e che sono state inopinatamente ed erroneamente riferite sulla stampa e nel sito di quella società calcistica negli ultimi giorni. Il signor Schena, dal deposito dell’istanza di fallimento fino ad oggi, ha ricevuto il pagamento di circa il 48% degli importi lordi di cui andava originariamente creditore. Egli attende il saldo delle sue spettanze entro il 20 giugno, quando si terrà la prossima udienza davanti al Giudice Delegato del Tribunale di Ferrara. Non è nello stile del mio assistito esercitare a mezzo stampa le azioni di recupero dei propri crediti, ma questo intervento si è reso necessario in conseguenza di dichiarazioni – ripeto, errate – apparse sugli organi di informazione e sul sito della società Spal 1907 S.p.A. negli ultimi giorni. Il signor Schena ha sempre mantenuto la intatta fiducia nel percorso giudiziario intrapreso e dunque si rimetterà, anche alla prossima udienza del 20 giugno, alle decisioni del Tribunale di Ferrara”.
Sapevamo che le manovre di avvicinamento all’udienza del 20 giugno avrebbero generato tensione nelle parti in causa. C’è da credere che non sia finita qui e che nei prossimi giorni i telefoni dei soggetti direttamente coinvolti saranno a dir poco bollenti. Per noi, che osserviamo da fuori senza il conforto dei riscontri cartacei, rimane solo un grande senso di confusione rispetto a quanto sta avvenendo. Quasi inutile ribadire la speranza di un epilogo dettato dal buonsenso e che possa preservare gli interessi della Spal intesa come entità storica e sportiva. – a. orl.