Quattordici anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta: questa la richiesta del pubblico ministero Ombretta Volta per Giovanni Donigaglia, ex presidente spallino e imprenditore a capo della Coopcostruttori. Il processo per il crac del colosso dell’edilizia è giunto ieri a un punto di svolta con le richieste dell’accusa: assieme a Donigaglia sono coinvolti tutti i fedelissimi dell’azienda, Renzo Ricci Maccarini, Beppino Verlicchi e Giorgio Dal Pozzo. Storia torbida e complessa quella del fallimento della Coopcostruttori, iniziata nel 1993 e giunta a un punto di svolta nel 2003 proprio con il dissolvimento della società. Nella sua requisitoria il pm ha evidenziato come Donigaglia e soci abbiano “messo in atto un meccanismo truffaldino per ottenere finanziamenti e mascherare la crisi che cresceva costantemente. Lo dicono le carte, le perizie e i controlli sulle cause del dissesto”. La stessa Volta ha accennato alla scelta di Donigaglia di farsi carico della Spal: “un onere enorme per la cooperativa, con l’esigenza di ricapitalizzare ogni anno a spese dei soci”. Il prossimo 3 luglio le parti si ritroveranno in tribunale per le arringhe difensive.