SETTORE GIOVANILE: I RICORDI E IL SALUTO DI ALESSANDRO ROSSI, EX TECNICO DEGLI ESORDIENTI

Si è parlato molto di settore giovanile di recente: l’indecorosa fine della Spal 1907 ha provocato un vero e proprio terremoto per decine di famiglie che confidavano in un futuro biancazzurro per i propri figli tessarati con la vecchia società. Il turbolento incontro di mercoledì scorso tra la nuova dirigenza e il fragoroso addio in polemica di Luigi Pasetti non hanno contribuito a rasserenare il clima e non passa giorno che qualcuno ci scriva per chiedere cosa accadrà al vivaio biancazzurro. Tra le tante lettere ci è giunta anche quella di Alessandro Rossi, ex tecnico degli Esordienti 1999, uno dei nove allenatori che – al pari di buona parte dei ragazzi – dovrà trovare una nuova sistemazione. Rossi ha scelto la nostra testata per affidare il suo saluto a Ferrara, alla Spal e a tutti quelli che hanno collaborato con lui. Di seguito il testo integrale della sua missiva.

Desidero inviare un caloroso saluto e nella impossibilità materiale di poterlo fare individualmente, lo affido a questo sito. Ho allenato negli ultimi tre anni a Ferrara, le annate 1996 e 1999. Ricordo il primo giorno in cui ho allenato al centro di Via Copparo: un’emozione straordinaria entrare in quei corridoi, cambiarsi assieme a colleghi dai nomi prestigiosi per Ferrara e non solo, la determinazione di far vedere quanto valeva il mio sapere, la mia voglia di fare e insegnare calcio. Sono stati tre anni davvero intensi, ricchi di soddisfazioni sul piano sportivo e personale, travagliati su quello societario, ma questo è ormai risaputo. Il primo saluto va a tutti i ragazzi di queste due annate, due gruppi straordinari, insieme abbiamo raggiunto traguardi inimmaginabili ad inizio avventura. I 1996, Giovanissimi Nazionali: a Pordenone in ritiro si è creato un gruppo fantastico, che settimana dopo settimana ha creduto nel mio progetto di fare calcio per poter raggiungere un obiettivo importante, in barba a nomi più altisonanti del nostro, riuscendoci all’ultima giornata di un campionato unico. Quinto posto e biglietto staccato per le finali nazionali! Superato il Bologna di un punto, noi a Pisa avevamo finito la gara, un sofferto 2-0 per noi. Bologna impegnato a Viareggio… tutti sotto le tribune, i genitori che erano collegati con altri genitori a Viareggio, la partita del Bologna non finiva mai. Un signore che grida: “1-1 è finita, passiamo noi!”. I ragazzi impazziti di gioia che mi corrono incontro, abbracci, risate, lacrime: questa immagine è scolpita nella mia memoria.
L’ultimo campionato con i classe 1999, esordienti professionisti, un quarto posto a tre punti dalla seconda che si chiama Parma: dietro di noi squadre di serie superiore. Un campionato fantastico, partite giocate con qualità e cuore, altro gruppo meraviglioso con ragazzi che sono in prospettiva possono ambire a grandi società. Tutto questo è stato possibile grazie al prezioso e invisibile (ma non per me) lavoro di chi mi è stato vicino. Non posso non ringraziare i preparatori dei portieri, Bruno Rossatti per primo, persona capace professionale e di una serietà esemplare. I miei dirigenti accompagnatori, persone uniche, disponibili, preziosissime: Lucio Salmi, Nava, Grillo, Buoso. Sono stati per me indispensabili, un grazie di cuore, davvero. I massaggiatori tutti, ma in particolare il mitico Giorgio Chiari, anche a lui un immenso grazie. Poi il motore del settore giovanile, Alessandro Orlandini, davvero instancabile. Tutti i miei colleghi allenatori, non sempre c’è stato il giusto clima tra quelle mura, a volte ci rinfrancavamo a vicenda, a volte ci sono state vedute diverse su cosa fare per valorizzare il nostro lavoro,  ma è evidente che ha inciso in maniera determinante la situazione che nostro malgrado stavamo vivendo a livello societario. Tutti i dipendenti Spal, in particolare i magazzinieri, prima Gino Vecchi con me sempre particolarmente disponibile, poi Marco, grande lavoratore pure lui. Un grazie a chi preparava i campi in via Copparo e anche a chi ci ha accolto nella società Frutteti, un campo favoloso, grazie Walter, di cuore. Sicuramente ho dimenticato qualcuno, me ne scuso fin d’ora, ci sarà modo di rimediare telefonicamente. Io proseguirò la mia avventura in un’altra società professionistica prestigiosa, ma non dimenticherò mai questi tre anni e tutte queste persone. Ecco perché alla fine, come facevamo per sciogliere la tensione prima della partita oppure al termine di una bella vittoria, vi abbraccio tutti in un ideale cerchio, gridando a squarciagola, con un misto di rabbia, gioia e commozione… FORZA SPAL!”.

Alessandro Rossi

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