Prima giornata all’insegna delle stranezze nel girone D di Serie D: copertina di giornata per il Riccione, che è arrivato nella piccola frazione di Ponte a Egola a San Miniato con due diverse squadre per affrontare il locale Tuttocuoio, scatenando un vero e proprio caos. La ragione? Una telenovela societaria che dura da settimane con due diverse proprietà che rivendicano il titolo della squadra e l’iscrizione al campionato. Al campo così arrivano a breve distanza una dall’altra sia la selezione di Paolo Croatti, sia quella di Lauro Galli. A occupare lo spogliatoio degli ospiti è il primo dei due team e all’arrivo del secondo scatta un diverbio che sfocia in spintoni e schiaffi tra i rappresentanti delle due fazioni, di fronte agli increduli padroni di casa. E’ servito l’intervento dei Carabinieri per normalizzare la situazione. Gara non disputata per scelta dell’arbitro e probabile vittoria a tavolino per il Tuttocuoio, a meno di decisioni clamorose della disciplinare.
Il 3-0 a tavolino dovrebbe essere decretato anche a favore dell’Atletico Pro Piacenza che sul campo ha dato vita a un emozionante 3-3 contro il Castenaso: peccato che i bolognesi abbiano pasticciato con i cambi, togliendo un classe 1992 e mandando in campo un ragazzo del 1984. Un’operazione non consentita dal regolamento, che richiede la presenza in campo di quattro giocatori under.