SASSARINI IN VISTA DI FIDENZA: SIAMO IN EMERGENZA MA ANDIAMO A GIOCARCELA

In vista della traferta di Fidenza abbiamo raggiunto l’allenatore Sassarini per il consueto punto della situazione settimanale in vista di questa importantissima gara di campionato. I punti in palio iniziano a essere pesanti.

Mister partiamo dalla seduta mattutina. Com’è andata e, soprattutto, tutti presenti o ci sono ancora problemi?
“E’ andato tutto bene. Sessione solo mattutina, come dicevi, ma bella intensa. Purtroppo non hanno potuto allenarsi Rocchi e Pignatta come già sapete. In compenso è recuperato Mazzoli al cento per cento e domenica ci sarà”.

A mente fredda, dopo una settimana di pensieri e lavoro e in vista della partita a Fidenza come analizza di nuovo il pareggio in casa contro il Camaiore?
“La vedo come prima: si tratta di una partita giocata non bene, pessima anzi e contro una squadra non irresistibile che forse quest’anno lotterà per salvarsi. Ci sono sicuramente diverse cose da registrare. C’è molto da lavorare e purtroppo c’è anche da fare i conti con le circostanze”.

Cioè?
“Il fatto che per gli infortuni non ho ancora avuto a disposizione insieme una sola vota Rocchi e Pignatta, ad esempio. E’ difficile costruire un fase d’attacco stabile se non si può disporre dei giocatori”.

I due attaccanti saranno assenti per la partita di domenica. Come pensa di rimediare?
“Ci sono Piras e Marongiu. Non sono due punte pure, ma qui bisogna fare di necessità virtù. Vedremo quale sarà la soluzione migliore. Ho già qualche idea, ma ve la mostro domenica”.

Cosa cambierà rispetto la partita di domenica scorsa?
“Anche questo le vedrete domenica prossima, top secret”.

C’è qualcosa che le è piaciuto, invece, contro il Camaiore?
“Il fatto che pur giocando male abbiamo concesso solo un’occasione da gol agli avversari. E forse nemmeno quello a ben vedere. Ed eravamo anche in vantaggio. Questo è un dato importante”.

Della difesa, invece, cosa ci dice?
“Quello è il reparto che mi soddisfa di più. Lavorando sodo, sono sicuro che diventerà il più forte del girone”.

Si aspetta un’altra presenza forte di tifosi come a Budrio?
“Me lo auguro davvero. Adesso come adesso non essendo noi al massimo la nostra forza possono essere loro, specie in un campionato così equilibrato, dove ogni cosa può fare la differenza. Il tifo può darci qualcosa in più”.

Sensazioni della “Campione” alla prima in casa?
“Bella, ho visto una grande partecipazione. Il tifo è molto caloroso e ci aiuta, ma anche noi dobbiamo essere bravi a trascinarli. E’ una cosa reciproca. Domenica purtroppo non lo abbiamo fatto. Dobbiamo imparare anche a entusiasmare, a trascinare”.

In curva c’è stata una aperta contestestazione contro la società che ha portato anche a qualche attrito. Crede che questo, eventualmente, possa influire anche sulla squadra?
“Sono problemi che onestamente non considero. Io sto pensando totalmente alla squadra. Non mi sembra che i tifosi tocchino i giocatori. Sono dinamiche interne dalle quali dobbiamo starne fuori. L’unica cosa che serve adesso è pensare al campo, a lavorare, a trovare la condizione”.

Scusi se insisto: la contestazione della curva e la risposta della tribuna, chi a favore e chi contro la “bontà” di questo attuale assetto societario fanno sorgere più di una domanda. Ora, dal vostro punto di vista, se uno dei compiti di una società è quello di trasmettere tranquillità e sicurezza alla squadra attraverso la buona gestione, ingredienti senza i quali le cose diventano difficili come prova la stagione scorsa, vorrei chiederle: voi come vivete con questa dirigenza? Vi dà la tranquillità necessaria per svolgere il vostro lavoro?
“Il discorso lo capisco. Ma ti rispondo che noi tutti stiamo cercando di pensare al campo il più possibile. Siamo quasi un po’ alienati da questo punto di vista e non può essere diversamente, perché il lavoro da recuperare è tanto, quindi tutti gli altri pensieri devono essere ridotti a zero. Non è che io pensi troppo a questo aspetto. Attento, non ti ho detto che non ci penso. Quello che posso dire è che per ora non ci hanno ancora fatto mancare niente. E questa mi sembra una cosa buona. Quindi siamo tranquilli. E comunque siamo un po’ anche noi che dobbiamo cercare di meritarci la Spal”.

Parliamo sempre della società. Dell’aspetto sportivo. Nelle ultime settimane sono andati e venuti un sacco di giocatori per essere provati e lei ha visto forse più gente qui a Ferrara che in tutta la sua carriera. Chi sono questi giocatori? Chi li manda? Lei è contento della proposta sportiva che le è stata sottoposta?
“Il problema è semplice. Noi siamo arrivati dopo gli altri. A maggio e giugno vanno via i Primavera. A luglio i Berretti. Ad agosto tanti altri tra i migliori. A questo punto rimangono le terze scelte. Così si cerca tra gli Juniores nazionali, ma non sono sempre pronti per la Spal. E allora si guarda un po’ anche al mercato estero. In queste settimane ho visto tanti giocatoti. Alcuni anche discreti, tanti invece che non sono all’altezza e mi domando se chi ce li manda ha un’idea di quello che significa giocare in D. Purtroppo mi trovo nella situazione di dover svolgere due lavori insieme: quello di selezione e quello di costruzione di una squadra e di un gioco. Le due cose non sono slegate, anzi. Però il panorama calcistico è sconfinato, il lavoro da fare è tantissimo e il tempo è pochissimo. Il risultato è il ritardo che ora stiamo patendo, ma al quale stiamo cercando di porre rimedio”.

Parliamo della prossima gara. Che avversario è il Fidenza?
“Una squadra che può stare tra le prime cinque. Hanno preso Savi, che fino a due anni fa era in seria A col Parma. Davanti ha Iadaresta, poi ha Addona, Bovi, tutta gente che viene dalla C. Sicuramente possono dire la loro in questo campionato”.

Che partita pensa di impostare?
“Quello che voglio è una Spal in crescita. Voglio la concentrazione, la determinazione e la cattiveria. Dobbiamo cercare di essere equilibrati il più possibile in tutti i reparti e nella globalità, soprattutto viste le assenze in attacco. Voglio vedere difendere, ripartire, giocare. Voglio vedere che sappiamo cogliere le occasioni giuste per finalizzare. Puntiamo a un miglioramento globale, come squadra. Abbiamo la testa giusta in questo momento per farlo. Quindi non rimane che agire”.

E alla luce degli altri risultati che campionato vede?
“Vedo un campionato molto equilibrato. Dove si può perdere, pareggiare e vincere con tutte. I valori sono molto vicini da parte di tutte le squadre, e quindi è assolutamente aperto. Anche la soglia punti sarà più bassa. Di solito ci vogliono dai settanta ai settantaquattro punti per arrivare primi. Secondo me quest’anno forse ne serviranno anche meno. Quindi ciò che vedo a livello di ambiente è positivo. Ora serve solo calma, pazienza e lavoro”.

Quanta pazienza pensa di poter chiedere prima che si pensi che le cose vanno male?
“Noi abbiamo circa un mese in cui recuperare il ritardo accumulato. Tempo nel quale non dobbiamo perdere il campionato. Dopo saremo pienamente in grado di giocarcela con tutti e divertirci davvero. Dopo Lucca faremo un primo bilancio”.

Buon lavoro allora, in bocca la lupo e FORZA SPAL!
“Crepi, FORZA SPAL!”.

LA PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (4411): Gallo; Cintoi (Fiorini), Calistri, Nodari, Fiorini (Rosati); Mazzoli, Braiati (Massaccesi) Marchini, Shqypi; Marongiu; Piras.

Attualmente LoSpallino.com raggiunge un pubblico che non è mai stato così vasto e di questo andiamo orgogliosi. Ma sfortunatamente la crescita del pubblico non va di pari passo con la raccolta pubblicitaria online. Questo ha inevitabilmente ripercussioni sulle piccole testate indipendenti come la nostra e non passa giorno senza la notizia della chiusura di realtà che operano nello stesso settore. Noi però siamo determinati a rimanere online e continuare a fornire un servizio apprezzato da tifosi e addetti ai lavori.

Convinti di potercela fare sempre e comunque con le nostre forze, non abbiamo mai chiesto un supporto alla nostra comunità di lettori, nè preso in considerazione di affidarci al modello delle sottoscrizioni o del paywall. Se per te l'informazione de LoSpallino.com ha un valore, ti chiediamo di prendere in considerazione un contributo (totalmente libero) per mantenere vitale la nostra testata e permetterle di crescere ulteriormente in termini di quantità e qualità della sua offerta editoriale.

0