Partite come quella di ieri a Massa rappresentano occasioni irripetibili per rispolverare il fin troppo abusato strumento retorico del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Troppo facile, direte voi lettori. Giusto, troppo facile, dico io. E quindi: per me bicchiere mezzo pieno. E non della pioggia che ha funestato l’intera domenica di noi amanti del calcio, ma di indicazioni positive per David Sassarini e (si spera) per i tifosi della Spal. Partiamo da un dato superficiale: un pari in trasferta su un campo ostico come quello di Massa ci può stare e va apprezzato per il suo peso specifico nel contesto di una stagione come quella attuale. I bianconeri finora avevano colto tre vittorie su quattro incontri casalinghi, segno che il Degli Oliveti non è esattamente un luogo di villeggiatura. Lo dimostra anche l’estrema puntualità con cui gli ultras locali hanno presidiato l’impianto della città, prendendosi anche la briga di minacciare chiunque non sembrasse del posto. Ma questa è un’altra storia.
Torniamo ai dati che rendono il metaforico bicchiere mezzo pieno: ieri la Spal ha disputato l’ennesima partita senza attaccanti di ruolo e nonostante questo per almeno un tempo ha fatto la partita, passando in vantaggio e mettendo in seria difficoltà una squadra che a pieno titolo può considerarsi “di categoria” – nel senso che può contare su un gruppo consolidato ed esperto. Certo, il fatto di non aver tirato in porta nella mezz’ora di superiorità numerica non conforta, ma qui si ritorna al problema originario: senza un vero centravanti è dura bucare le difese in determinate situazioni. E quella di ieri era una determinata situazione: Massese a proteggere il pari su un campo ai limiti della praticabilità e con le maniere forti, Shqypi, Braiati e Marongiu possono testimoniarlo senza problemi. Se poi si aggiungono un paio di decisioni arbitrali dubbie, il quadro è completo.
Manca meno di un mese alla riapertura dei trasferimenti e non sembra un caso che Sassarini abbia già iniziato a vagliare una rosa di candidati per rafforzare l’attacco biancazzurro, mosso dalla volontà di avere finalmente un organico pienamente a disposizione. Una circostanza praticamente mai verificatasi da inizio stagione a oggi vista l’incredibile serie di infortuni rimediata da agosto ad adesso. Nel frattempo l’allenatore può godersi la crescita di un Laurenti che ieri ha rischiato di essere ricordato come l’arma di distruzione di Massa: le giocate dell’esterno di Alberone di Ro possono spaccare le partite in qualsiasi momento e c’è da credere che con un attaccante vero a centro area inizieranno a piovere assist. Nel frattempo a raccoglierli c’è il suo gemello del gol Marongiu, anche ieri tra i più positivi. I punti dalla vetta della classifica per ora sono cinque: una distanza accettabile a questo punto della stagione, anche perché negli scontri con le big (Mezzolara, Lucchese, Massese) la Spal ha dimostrato di potersela giocare senza paura, pur senza riuscire a imporsi. Ma erano tutte partite in trasferta. Ecco allora che questa squadra deve imporsi di fare bottino pieno con quelle che sulla carta sono le piccole del girone, una di queste è la Pavullese che arriva domenica al Mazza.