MOMENTI DI TENSIONE A FINE PARTITA, SPAL LASCIATA FUORI DAGLI SPOGLIATOI. RANZANI: SOLO UN’INCOMPRENSIONE

Momenti di tensione, per così dire, a fine partita al “Kennedy”, una discussione piuttosto accesa, dove è volata qualche parola di troppo e qualche spintone per fortuna subito sedata con l’arrivo delle forze dell’ordine. Motivo del contendere i biancazzurri lasciati fuori dagli spogliatoi. Così spiega l’accaduto il presidente Ranzani, gettando acqua sul fuoco: “C’è stata un’incomprensione, chiamiamola così. Gli spogliatoi sono strutturati veramente male a San Lazzaro, questo va detto, il Castenaso è entrato da una parte, noi, invece, dovevamo entrare dalla parte opposta solo che, guarda caso, il nostro corridoio comunicava con lo stanzino dell’arbitro e dei suoi assistenti. I dirigenti bolognesi ci hanno detto che l’arbitro non voleva che entrasse nessuno e ci hanno tenuto fuori. Erano arrabbiati, capirai, quando perdi non sei mai sereno, la lucidità in quei momenti gioca brutti scherzi e vanno anche capiti. Diciamo che era una situazione che si poteva gestire meglio. Ci siamo spiegati, niente di increscioso, qualche parola di troppo magari, un paio di spintoni, poi hanno un po’ esagerato loro chiedendo l’intervento della forza pubblica ma non era affatto necessario secondo me. Alla fine sono entrato io per primo e poi, via via, tutti i ragazzi, tutto qui”.
Getta benzina sul fuoco, invece, il capitano dei biancazzurri Davide Marchini, oggi squalificato, ma al centro del diverbio a fine gara: “E’ dalla partita di Coppa che ce l’hanno con noi, il loro capitano in campo ci urlava che loro il giorno dopo vanno a lavorare, non come noi che pensiamo solo a giocare a pallone. Ma è tutto l’atteggiamento generale che non mi è piaciuto, dagli accrediti, sempre meno di quelli richiesti, fino al momento in cui i miei compagni hanno iniziato il riscaldamento, mandati in una porzione di campo spelacchiata e dove non potevano allenarsi bene. A fine partita non volevano farci entrare, i dirigenti del Castenaso ci hanno trattenuto lì a male parole, erano furiosi per la sconfitta, li capisco, ma non si fa così, non puoi lasciare fuori il presidente. Non è comunque successo nulla di che, alla fine si sono scusati e la faccenda per me è chiusa qui, ma resta il rammarico di un comportamento per nulla corretto che abbiamo subìto sin dal 3 a 0 di Coppa. Con questa vittoria, mettiamola così, ci siamo vendicati sul campo una volta per tutte, oggi abbiamo dimostrato di essere una squadra vera che può senza dubbio puntare in alto”.

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