SPAL-PISTOIESE 2-0 (1-0)
SPAL (4411): Gallo; Cintoi, Nodari, Calistri, Rosati; Laurenti (dal 34′ s.t. Piras), Massaccesi, Marcolini, Shqypi (dal 39′ s.t. Nako); Marongiu (dal 18′ s.t. Marchini); Rocchi. A disp.: Canalicchio, Fiorini, Piraccini, Sartori. All.: D. Sassarini.
PISTOIESE (433): Sestito; Belli, Anzalone, Collacchioni, Giovannelli (dal 27′ p.t. Maina); Cecchi (dal 18′ s.t. Bigoni), Buglio, Gambadori; Giordani, Gucci, Varutti (dal 8′ s.t. Lazzaro). A disp.: Fedele, Lazzerini, Barbero, D’Onofrio. All.: L. Gabbanini.
ARBITRO: Amabile di Vicenza (Assistenti: Muccignatto e Sechi).
MARCATORI: 39′ p.t. Marongiu, 3′ s.t. Rocchi (S)
AMMONITI: Rocchi (S), Cintoi (S), Cecchi (P), Varutti (P), Laurenti (S) e Anzalone (P).
NOTE: giornata uggiosa, tipicamente autunnale ma non fredda, cielo coperto, terreno in discrete condizioni. Spettatori 2.100 circa (982 abbonati rateo di € 2.402 e 1.009 paganti, per un incasso di € 9.003).
Angoli: 8 a 4 per la Spal. Recupero: pt 3’, st 3’.
FERRARA – La Spal tinge di bianco e di azzurro una giornata che di grigio ha solo il periodo tardo autunnale, per il resto, vittoria solare contro la favoritissima Pistoiese, a onor del vero mai realmente in partita. Merito senza dubbio dei ferraresi, merito soprattutto di mister Sassarini che, finalmente, pare aver trovato la formazione ideale: equilibrata, solida, compatta, corta e veloce sulle ripartenze, fisicamente sul pezzo, regina incontrastata della mediana con un Marcolini, nelle vesti di indomito guerriero, in costante ascesa. L’armata arancione, numeri alla mano, fa spavento: quattro vittorie lontano dal “Melani” e miglior attacco in trasferta con una media di quasi tre gol a partita; la Spal, per contro, risponde con un filotto di cinque risultati utili consecutivi e ha in mano il primo scontro diretto della stagione innanzi al proprio pubblico: l’obbiettivo è quello di non ripetere le cocenti delusioni degli anni passati nel momento che conta. Il “Mazza” sente la partita come mai in stagione e indossa il vestito del dì di festa: alla fine saranno oltre duemila gli sportivi accorsi sui gradoni dell’impianto estense, una cornice da far invidia a chiunque in categoria e meritevole di ben altri palcoscenici, un tifo imponente e assordante che ha caricato a mille Nodari e compagni.
Rispetto a domenica scorsa nella Spal rientra Marchini, ma va in panchina, mentre nella Pistoiese Varutti riprende il suo posto largo a sinistra nel tridente d’attacco con Gucci e Giordani, mentre Gambadori agisce da interno di sinistra in mediana. Gabbanini della Spal non si fida e ha tutti i motivi per non farlo: in difesa Belli va a destra con Giovannelli a sinistra, mentre al centro dà spazio alla coppia centrale d’esperienza composta da Anzalone e Collacchioni. Non basterà neanche questo per fermare l’onda d’urto biancazzurra.
Secondo minuto: corner a rientrare di Marongiu, palla che giunge sui piedi di Laurenti che si smarca e tira, tutto molto bello tranne mira e potenza, Sestito ringrazia. Ma la Pistoiese è in agguato: Calistri e Marcolini si impappinano in fase di ripiego in quella che rimane molto probabilmente l’unica indecisione di una partita praticamente perfetta, Cecchi recupera palla sulla destra e crossa in mezzo per Varutti che tutto solo spizzica malamente la sfera a Gallo fermo. Sospiro di sollievo in casa spallina. Partita piacevole e ben combattuta soprattutto in mezzo al campo, spezzettata solo da qualche fischio di troppo del direttore di gara che, alla fine, pur non dovendosi misurare con episodi chiave, scontenterà comunque un po’ tutti. Primi dieci minuti piacevoli, Cecchi prima per gli arancioni, Marcolini poi per i nostri, ci provano dai venticinque metri ma senza che né Sestito, né Gallo si sporchino i guantoni. Minuto undici, la Spal chiede un calcio di rigore: Marcolini mette Rocchi tra Sestito e Anzalone, contatto birichino tra l’ex centrale di Carrarese e Ravenna e il pantaloncino del nostro attaccante che si lascia andare con un po’ troppa leggerezza: è giallo per simulazione, ma qualche dubbio resta. La Pistoiese con il passare dei minuti sale di tono, due punizioni a tagliare di Buglio creano scompiglio, prima ancora l’ex orobico Giovannelli è costretto ad alzare bandiera bianca per un problema al ginocchio e Gabbanini perde così uno dei suoi under migliori. L’agonismo in campo la fa da padrone così come la correttezza tra i ventidue, ma quello che piace è la volontà delle due squadra di imporsi con il gioco espresso: al “Mazza” era da tempo che non si vedeva giocare a calcio così e il pubblico gradisce applaudendo a più riprese. Trentunesimo: Buglio dalla destra su punizione, Gucci prende l’ascensore e salta più in alto di tutti, Gallo di pugno gli dice che forse è meglio se riprova la prossima volta. Passano neanche sessanta secondi che l’Olandesina scende come un treno lungo il binario mancino. ripartenza innescata su un corner respinto dal solito Gucci che mette in movimento Varutti, difesa biancazzurra che ha preso un minuto sciagurato di vacanza e lascia il solo Nodari tra il pallone e Gallo, fortuna vuole che l’undici toscano, anziché suggerire per un Giordani tutto solo, scelga inopinatamente per la conclusione deviata, con la suola, in corner, dal centrale romagnolo. Soffre la Spal, la Pistoiese è nel suo momento migliore. Trentaquattresimo: comincia a venir fuori anche l’armata di terra arancione. Gambadori dai venticinque metri, missile terra-aria che chiama Gallo al volo felino per togliere la palla dall’incrocio. Ancora Gallo un minuto dopo: corner di Varutti, Anzalone di testa per Gucci che da distanza ravvicinata chiama il numero uno estense a riflessi prodigiosi, anche se l’attaccante pistoiese era in posizione irregolare. Quando ti aspetti che da un momento all’altro la Pistoiese segni, ecco il gol che ammazzerebbe anche un toro. Premiata la caparbietà di Marcolini che sulla sinistra tiene in gioco un pallone difficile, rasoterra teso e preciso in mezzo che taglia tutta l’area di rigore, Marongiu è fantastico a sucrlassare con forza l’arcigno Anzalone e, con tutta la Ovest sulle spalle a gridare, butta la palla oltre il confine di demarcazione tra la gioia incontenibile e l’urlo strozzato di un gol mancato: è l’ 1 a 0 tra il tripudio incontenibile dei presenti e il fantasista biancazzurro raggiunge Andrea Calistri in cima alla classifica cannonieri spallini. Pistoiese annichilita e frastornata, Cecchi e Gambadori prendono a cannonate i cartelloni pubblicitari e il tempo si chiude così.
La ripresa come meglio non potrebbe: il rapace di turno, questa volta, è Roberto Rocchi, abile a infilare Sestito su di un pallone vagante in piena area di rigore, esplode il Paolo Mazza in un boato incontenibile e primo centro stagionale per il ternano. Toscani sulle gambe, incapaci di riorganizzare le idee e, da questo momento in poi, costretti a rintanarsi nella propria metà campo, complice una Spal meticolosa e ordinata, abile a coprire tutti gli spazi in campo. Gabbanini butta nella mischia Lazzaro per trovare il gol che potrebbe riaprire l’incontro ma la cerniera composta da Calistri e Nodari si chiude ad arte a ogni minimo sospiro arancione e conferma che la giornata è di quelle in cui è meglio lasciar perdere. Sassarini richiama Marongiu e butta nella mischia un indisponente Marchini che ne ha per tutti e rischia a più riprese la sanzione, la Pistoiese risponde con Bigoni: tiro di quest’ultimo che fa il solletico a Gallo, poi è una conclusione di Giordani a finire addirittura in curva. Toscani asserragliati nella propria metà campo, bella combinazione Laurenti-Marchini-Rocchi e tiro di quest’ultimo, Sestito con tutta tranquillità para a terra. Al quarantunesimo l’ultima occasione i toscani per accorciare le distanze: Gambadori dalla sinistra su angolo, Belli è lasciato completamente libero di saltare di testa, palla di un nulla alla sinistra di Gallo. Sale il nervosismo in campo, c’è qualche screzio tra Maina, Giordani e il solito Marchini mentre l’ardore agonistico dei biancazzurri continua anche a pochi minuti dal termine: pallonetto improbabile di Davide da Portomaggiore da metà campo, pallone abbondantemente fuori. Finisce con un principio di rissa subito sedato dal direttore di gara e un fairplay mancato a centrocampo da molti dei giocatori ospiti, evidentemente delusi e frastornati da una Spal da far stropicciare gli occhi.
E domenica prossima tutti a Riccione.