Non è dato a sapere se David Sassarini sia preoccupato per gli otto punti di distacco che separano la sua Spal dalla vetta della classifica. Di certo se lo è non lo dà a vedere: in allenamento sprona i giocatori e scherza con loro, arrivando anche a sfidarli durante la sessione dedicata ai tiratori delle punizioni. Il sinistro del mister è preda facile di Busato che non deve nemmeno tuffarsi. “In effetti sono un pochino rigido” ammette l’allenatore, prima di affidare al taccuino le consuete riflessioni dell’antivigilia.
Si può dire che questo è il momento più difficile della stagione? Il primo posto si è allontanato e i tre gol incassati dal Piacenza bruciano.
“No, non direi. Non ci preoccupa particolarmente il distacco di otto punti, è ancora lunga da qui alla fine. Se si va a vedere nel dettaglio il nostro cammino è facile accorgersi di come non siamo noi ad andare piano, ma il Piacenza a correre con ritmi pazzeschi. Con un filotto di sette vittorie si fa presto a prendere il largo. Bisogna vedere se riusciranno a mantenere questo trend, certo è che se lo faranno a fine anno stringeremo loro la mano perché evidentemente si saranno dimostrati più forti. Torno però su un concetto già espresso: noi non siamo una squadra da ottanta punti. Possiamo stare lì attaccati e provare a giocarcela”.
Il morale della squadra, almeno per quanto è possibile vedere da fuori, sembra buono.
“Confermo, lo è, anche se non è stata una settimana semplice per i motivi che si possono ben intuire. Però i ragazzi si sono ripresi. Eravamo andati a Piacenza molto determinati a fare risultato e devo dire che con un po’ più di attenzione si poteva ottenere di più. Soprattutto nella ripresa abbiamo fatto venti minuti ottimi, tanto da riuscire a pareggiare: mantenendo quei ritmi si poteva far del male al Piacenza, ma purtroppo così non è stato”.
Il bilancio degli scontri diretti nel girone d’andata non è dei migliori: forse è lì che bisogna migliorare.
“Beh, sicuramente possiamo fare meglio. Abbiamo fatto sei punti sui diciotto disponibili. Però in casa ci siamo comportati bene vincendo con Pistoiese e pareggiando col Tuttocuoio e nel ritorno avremo diversi scontri decisivi al Mazza”.
Quello di sabato non sarà uno scontro diretto, ma di certo neanche un match facile: arriva la Virtus Castelfranco.
“È una partita delicata, perché loro hanno forza e qualità. Schierano un buon attacco e di recente hanno trovato equilibrio, vincendo spesso e conquistando anche la semifinale di Coppa Italia. Dovremo essere bravi a fare la partita fin dal primo minuto”.
A giudicare dagli allenamenti settimanali ci sono solo due dubbi di formazione, gli stessi poi delle due vigilie precedenti, ovvero chi giocherà al fianco di Massaccesi a metà campo e l’attaccante da affiancare a Rocchi. Soprattutto Cubillos in questo momento pare candidato alla prima apparizione da titolare.
“Non ho ancora deciso, ma di sicuro Ale (Marongiu –ndr) ha un po’ tirato il fiato nelle ultime due partite e potrebbe necessitare di un po’ di riposo. D’altronde è andato a tutta dall’inizio del campionato a oggi, ci può anche stare. Ciò non toglie che sia una giocatore di grandissima importanza per noi”.
Quello tra Braiati e Marcolini sembra invece il dualismo in grado di darti più grattacapi.
“Ma no, perché? Io credo sia un vantaggio avere due giocatori così e poterli alternare. Entrando dalla panchina Edo ha cambiato la partita contro il Tuttocuoio, e Marcolini ha fatto altrettanto domenica scorsa a Piacenza. Hanno caratteristiche diverse e di conseguenza vengono utilizzati in base al tipo di partita che vogliamo fare”.
Al netto delle varie smobilitazioni (Rosignano, Fidenza, Riccione) c’è anche chi si sta rinforzando. Alla fine arriveranno i rinforzi necessari per far rifiatare un po’ gli under?
“Spero di sì, stiamo già valutando la possibilità di portare qui un paio di classe 1994 per aumentare le nostre alternative. Anche perché verrà il momento in cui bisognerà far riposare un po’ Shqypi e Massaccesi, ma anche lo stesso Laurenti”.
L’ipotesi Catalano sembra destinata a sfumare di fronte ai problemi fisici del ragazzo.
“Vediamo, non c’è ancora nulla di deciso. Cerchiamo soluzioni praticabili e competitive. Nessuno in società ha intenzione di prendere giocatori tanto per prenderli. Non dimentichiamoci però che noi di innesti importanti a campionato in corso ne abbiamo già fatti due con Laurenti e Cubillos, gente che fa la differenza”.
Forse farebbe comodo un’alternativa a Rocchi in attacco.
“Può essere, ma non mi piace la politica dei doppioni. Preferisco avere più varietà per non dare riferimenti agli avversari. Ma al di là di questo abbiamo già ragazzi che possono incidere in attacco, uno di questi è Sartori. E non dimentichiamoci della priorità sul recupero di Marchini: se Davide risolve i suoi problemi fisici può diventare determinante, come già ha dimostrato di saper essere”.
La sensazione è che la sosta, dopo la partita di sabato, possa solo portare benefici a questa Spal.
“Assolutamente. Assolutamente. Ci permetterà di tirare un po’ il fiato dopo un girone d’andata ai cento all’ora, di riordinare le idee e di lavorare con calma sugli aspetti da migliorare. E di conseguenza metterci nelle condizioni di preparare un grande girone di ritorno”.
Dì la verità: almeno per Natale ti rilasserai un po’ senza pensare alla Spal?
“(Ride) No, no, io non mi rilasso mai, se non quel mese e mezzo d’estate in cui è veramente necessario staccare”.
LA PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (4411): Gallo; Cintoi, Calistri, Nodari, Rosati; Laurenti, Massaccesi, Marcolini, Shqypi; Cubillos; Rocchi. A disp.: Canalicchio, Fiorini, Nako, Braiati, Sartori, Marongiu, Piras.