ATLETICO BP PRO PIACENZA-SPAL 3-1 (1-0)
ATLETICO BP PRO PIACENZA (433): Boari; Santi, Fulcini (dal 25′ s.t. Silva), Colicchio, Pozzi; Matteassi, Rieti, Cazzamalli; Piccolo (dal 44′ s.t. Centofanti), Bignotti, Jakimovsky.
A disp.: Pini, Melegari, Cambielli, Feher Mihai, Lombardi.
All.: A. Franzini.
SPAL (442): Gallo; Cintoi, Nodari, Calistri, Rosati; Laurenti, Massaccesi (dal 28′ s.t. Fiorini), Braiati (dal 1′ s.t. Marcolini), Shqypi; Marongiu (dal 1′ s.t. Cubillos); Rocchi. A disp.: Canalicchio, Nako, Piraccini, Piras.
All.: D. Sassarini.
ARBITRO: Giua di Pisa (Assistenti: Scarpa e Mel).
MARCATORI: 4′ p.t. Cazzamalli (AP), 13′ s.t. Laurenti (S), 27′ s.t. Piccolo (AP) e 36′ s.t. Bignotti (AP).
AMMONITI: Jakimovsky (AP), Pozzi (AP), Rosati (S), Santi (AP), Cintoi (S) e Cubillos (S).
NOTE: giornata tipicamente invernale, temperatura rigida, cielo coperto, foschia, terreno congelato in discrete condizioni. Spettatori 700 circa (670 paganti) con buona rappresentanza di tifosi provenienti da Ferrara.
Angoli: 8 a 3 per la Spal. Recupero: pt 0’, st 3’.
PIACENZA – L’imponente “Garilli” di Piacenza, con il suo passato che lo ha visto teatro di sfide della massime serie, è sicuramente la cornice ideale per questa sfida di altissima classifica, che ha il compito di decidere tanto (ma non tutto), di ciò che sarà il resto della stagione. In questo pomeriggio siberiano, una nota di merito va al centinaio circa di tifosi ferraresi che, dopo essersi sobbarcati duecento chilometri per raggiungere la città emiliana, sfidano eroicamente la temperatura polare allo scoperto della curva sud. La giornata però è anche segnata, purtroppo, dalla tragica notizia della prematura scomparsa di Tiziano Manfrin, quel “principe” che ha segnato alcune delle pagine più importanti della storia recente della Spal.
La temperatura rigidissima di questa domenica di dicembre forse non consente alla Spal di scaldare per bene i motori e così, solo pochi minuti dopo il fischio d’inizio, arriva già il primo gol dell’Atletico Piacenza, non da un giocatore a caso. E’ proprio l’ex di turno, Alessandro Cazzamalli, a dare il primo schiaffo, guarda caso proprio sotto la curva riservata ai tifosi ferraresi, che in segno di rispetto non esulta: Fulcini, su punizione, scodella il pallone in area e il centrocampista, solo soletto, sul primo palo, insacca di testa. Uno a zero al quarto minuto e la gara è subito in salita per la squadra di Sassarini. La reazione spallina è quasi istantanea; al settimo Shqypi sfodera una bella discesa sulla fascia sinistra che viene fermata da un intervento falloso di Santi. La punizione, da posizione molto decentrata, viene battuta da Marongiu che mette la palla in area incontrando perfettamente il movimento di Rocchi, fermato, però, proprio al momento di concretizzare. E’ la prima occasione abbastanza limpida per la squadra di Sassarini, seguita però, rapidamente, all’undicesimo, da un’altra azione del Piacenza che, con Jakimovsky, effettua un bel cross sulla testa di Piccolo, che incorna ma trova la risposta di Gallo prodigiosa: palla in angolo. Dopo questo inizio rocambolesco la situazione si tranquillizza e, da questo momento, visto lo svantaggio, ci si aspetterebbe un inizio di cambio di passo da parte della Spal, che però latita ad arrivare. Anzi, è ancora il Piacenza al minuto ventisei a rendersi ancora pericoloso con la coppia Piccolo-Cazzamalli, tra i migliori in campo oggi. L’attaccante di Badia Polesine, nei pressi dell’area, scarica all’indietro per l’ex calciatore biancazzurro che arriva di rincorsa e lascia partire un tiro di prima intenzione potentissimo che esce di poco a lato del palo alla destra di Gallo. Per vedere un’altra azione interessante della Spal bisogna aspettare il trentottesimo, quando Marongiu cerca di entrare in area palla al piede: salto del primo uomo e fallo nettissimo ai suoi danni di Colicchio: sulla punizione va Nodari e la sfera si dirige dritto per dritto verso la porta difesa da Boari ma è decisiva la deviazione in corner della barriera biancorossa. Passa appena un minuto e, al trentanovesimo, si assiste alla più chiara occasione da rete della Spal: colpa di un clamoroso peccato di leggerezza della difesa di casa, Calistri, grazie a un buon movimento, riesce a trovarsi completamente solo nell’area del Piacenza, con la palla tra i piedi e a tu per tu con il portiere Boari, una sorta di rigore in movimento che sa già di pareggio a un passo dall’intervallo. L’estremo difensore piacentino, però, esce senza esitare sul giocatore, che lascia partire un tiro centralissimo che cozza contro il muro eretto dal biancorosso. Nulla da fare quindi. Pochi minuti ancora e senza recupero si va negli spogliatoi sul risultato di uno a zero. Nel frattempo, a cavallo tra il primo e il secondo tempo, sullo stadio “Garilli”, quella che prima era solo una lieve foschia, inizia a concretizzarsi in una nebbia sempre più fitta che, con il passare dei minuti, si tramuta sempre di più in un muro bianco: dalle postazioni stampa si fa davvero fatica a seguire le azioni nella maggior parte del terreno di gioco. La situazione deve essere diversa in campo, visto che nessuno, poi, per tutti i rimanenti quarantacinque minuti chiederà all’arbitro la sospensione dell’incontro. Le squadre riemergono dagli spogliatoi e, per la Spal, ci sono subito le sostituzioni di Braiati e Marongiu, rispettivamente per Marcolini e Cubillos. L’aspettativa principale è quella di una bella reazione. E invece l’inizio della ripresa non è certo dei più arrembanti per la truppa di Sassarini. Il gol arriva comunque e presto. Al tredicesimo, Shqypi, dalla sinistra, serve Laurenti che gira la palla in rete con uno scatto fulmineo: uno a uno nella nebbia sempre più fitta, con i giocatori che vagano per il prato come sagome indistinte. I padroni di casa, però, non stanno a guardare e la capacità di creare gioco del Piacenza mette in difficoltà la Spal. E la sofferenza sui calci piazzati, già causa del primo gol, fa il resto. Punizione da posizione decentrata battuta da Silva, la palla finisce sulla testa di Matteassi che spizza quel tanto che basta per esaltare un Gallo che ci mette una pezza pressoché decisiva se non fosse che la sfera va proprio a finire sui piedi di Piccolo che insacca senza pensarci due volte. Il Piacenza torna così in vantaggio. Subito dopo la rete, Sassarini effettua il terzo cambio a disposizione togliendo Massaccesi e inserendo Fiorini, portando la difesa a cinque elementi, lasciando di fatto Marcolini da solo a sostenere la mediana. E’ il ventottesimo della ripresa e si inizia a capire che forse c’è una forza che prevale sull’altra in questo scontro e la conferma arriva sul finire della partita, al trentaseiesimo, con il terzo gol di Bignotti che elude la sorveglianza di Fiorini, batte in velocità Nodari e davanti a Gallo trova tutta la freddezza di metterlo a sedere e segnare in relativa tranquillità. Finisce così lo scontro in vetta alla classifica del Girone D del campionato, con il Piacenza che porta a casa altri tre punti e incrementa il distacco dalla Spal a otto lunghezze: per la squadra di Franzini è l’undicesimo risultato utile consecutivo. Per la formazione di Sassarini, invece, si ferma a otto la serie positiva, dopo una partita che sembra essere stata decisa non tanto dalle brutta prestazione dei singoli giocatori, ma da un qualcosa che riguarda la squadra nel suo complesso, meccanismi da rivedere: forse l’approccio alla partita? Forse l’atteggiamento? Tanti dubbi che vanno a sommarsi mestamente a questi otto punti da recuperare alla capolista, senza contare che, da questa sera, la Spal viene superata in classifica anche dal Tuttocuoio e raggiunta da Pistoiese e Mezzolara. Sabato prossimo, per chiudere anno e andata, arriva il Castelfranco reduce da cinque vittorie consecutive: sarà un test di sicuro spessore per tastare appieno le ambizioni di una Spal che, dopo la sfida odierna, escono dal “Garilli” decisamente ridimensionate.