FALLIMENTO SPAL 1907, SI VA ALL’OTTAVO ROUND: NUOVA UDIENZA A MARZO, SI LAVORA AL CONCORDATO

La stucchevole vicenda giudiziaria riguardante la Spal 1907 è destinata a proseguire ancora per un po’: a quasi un anno di distanza dall’inizio della procedura fallimentare il giudice Stefano Giusberti ha infatti decretato un ulteriore rinvio (seppure con riserva da sciogliere entro qualche settimana) per dare tempo a Cesare Butelli di concretizzare un’offerta di concordato preventivo nei confronti dei creditori. In sostanza l’ex presidente biancazzurro (ovviamente assente), tramite l’avvocato Cattani ha avanzato l’istanza di concordato e il giudice non ha potuto che prenderne atto, determinando un periodo di sessanta giorni (a partire dal 1 gennaio 2013) per la presentazione effettiva dello stesso concordato.
Se ne riparla quindi dopo il primo marzo, malgrado i legali dei creditori abbiano insistito in maniera piuttosto netta per l’apertura del fallimento. La tesi dell’avvocato di Butelli è questa: l’ex presidente sta trattando – non è dato a sapere con chi – per la cessione dei crediti del fotovoltaico in modo da reperire una somma sufficiente per soddisfare i creditori e chiudere la partita. Una storia già sentita più volte nel corso del 2012 e a cui diversi legali, tra cui Mattia Grassani, non hanno voluto credere. Stando a quanto dichiarato dai diretti interessati non è possibile quantificare con precisione la massa debitoria, ma la somma dovrebbe aggirarsi tra i quattro e i cinque milioni di euro.
Nel frattempo nuovi creditori si sono insinuati nel procedimento, tra cui l’ex bomber Emanuele Cancellato che nella 1907 svolgeva il ruolo di allenatore nelle giovanili. In sostanza poco è accaduto oggi e rimangono da stabilire due cose entro il primo marzo: se Butelli riuscirà o meno a reperire le risorse economiche per presentare un’offerta ai creditori e se i creditori (almeno la metà più uno) sceglieranno di accettare. L’avvocato Tieghi, tra gli altri rappresentante di Asics, ha fatto sapere che i suoi assistiti non accetterebbero un accordo che vada al di sotto del settanta percento della cifra dovuta dalla Spal 1907. Ma è evidente che tali valutazioni variano da creditore a creditore e c’è chi potrebbe accontentarsi anche di somme dimezzate rispetto ai crediti da riscuotere. Per l’avvocato Ricciuti si tratta solo di aspettare ancora un po’: “Non voglio fare valutazioni e sbilanciarmi. Però se i tempi stringono come sembra allora finalmente si può capire se qualcosa sta bollendo in pentola o meno. Non cambia molto con i rinvii, perché la situazione è congelata. L’unico vantaggio lo può avere la Spal 1907 in quanto con altro tempo a disposizione potrebbe essere facilitata a trovare un compratore per il fotovoltaico”. Piuttosto spazientito l’avvocato Nazzi, legale di Renato Schena, che ha paventato la presentazione di un’istanza di sequestro sui proventi del fotovoltaico per cercare di sbloccare finalmente la situazione.

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