LA SPAL TORNA CON UN SOLO PUNTO DA VIGNOLA: IL FORMIGINE RESISTE E IMPONE UN GIUSTO PAREGGIO

FORMIGINE-SPAL 0-0

FORMIGINE (4411): Della Corte; Casini, Muratori, Bulgarelli, Filippo; Caselli, Teocoli, Brini Ferri, Pilia; Sarnelli; Greco (dal 49′ s.t. Lusvarghi). A disp.: Gargiulo, Daga, Algeri, Fantini, Lugari, Rabito. All.: P. Ferraboschi.
SPAL (4411): Canalicchio; Rizzo, Nodari, Calistri, Fiorini; Marchini (dal 8′ s.t. Piras), Del Mastio (dal 23′ s.t. Marcolini), Braiati, Laurenti; Marongiu (dal 4′ s.t. Cubillos); Rocchi. A disp.: Busato, Cintoi, Shqypi, Sartori. All.: D. Sassarini.

ARBITRO: Cataldo di Bergamo (Assistenti: Paoletti e Teodori).
AMMONITI: Teocoli (F), Del Mastio (S), Bulgarelli (F), Casini (F), Laurenti (S), Braiati (S), Rizzo (S), e Greco (F).
ESPULSI: al 10′ s.t. Bulgarelli (F) per doppia ammonizione.
NOTE: giornata limpida ma fredda, terreno in pessime condizioni. Spettatori 500 circa (290 paganti, per un incasso di € 2.900), la metà dei quali giunti da Ferrara. Angoli: 6 a 2 per la Spal. Recupero: pt 1’, st 4’.

VIGNOLA – Al “Caduti di Superga” la Spal della miglior difesa del campionato lontano da casa e ancora priva di gol al passivo nell’anno solare, era chiamata a un’altra grande prova di forza contro il terzo peggior attacco del girone ma imbattuto tra le mura amiche da ben due mesi: solo Lucchese e Pistoiese sono riuscite infatti a strappare l’intera posta in palio alla squadra di Sarnelli e compagni. I biancazzurri non possono contare sull’apporto di Gallo, Massaccesi e Rosati, ancora alle prese con infortuni di varia natura a cui all’ultimo si è aggiunto pure il febbricitante Cucurnia; il Formigine, ai vari Agrillo, Canalini, Leonardi, Ovsyannikov e Pelatti, deve registrare all’ultimo la defezione del forte difensore Germano per un attacco influenzale. 
Squadre speculari e schierate sul campo con il classico 4411, ma con l’allenatore biancazzurro Sassarini alle prese sia con il problema diffidati (sono ben sei tra cui Braiati, Cintoi, Calistri e Cubillos), sia con il dosaggio delle energie dei suoi uomini: tre partite in sette giorni, infatti, complice il recupero di mercoledì contro il Mezzolara, potrebbero celare qualche insidia di tenuta, sia fisica, sia mentale: rispetto a domenica scorsa spazio a Del Mastio in mediana con Nodari che rientra di diritto al centro della difesa dopo lo stop forzato impostogli dal giudice sportivo. C’è Marongiu al fianco di Rocchi, mentre Cintoi e Cubillos vanno inizialmente in panchina.
Ferraboschi, rispetto alla gara vittoriosa di Bagnolo in Piano, detto di Germano, ritrova Caselli dopo il turno di squalifica che vince il ballottaggio con Fantini sulla destra di centrocampo; davanti, a supporto di Sasà Greco c’è Sarnelli, con l’ultimo arrivato Rabito, quattro promozioni in carriera e oltre duecento partite tra i “prof” ma ancora a corto di condizione, tenuto inizialmente in panchina.

Si gioca su un campo di dimensioni particolarmente contenute, spelacchiato e appesantito dalla neve e dalla pioggia cadute nelle settimane scorse e a cui il sole degli ultimi giorni non deve aver giovato più di tanto. La Spal, più tecnica e dal gioco più fine, abituata a pungere di fioretto e non alla spada come i modenesi, fatica e faticherà per tutta la partita a tenere testa all’undici verdeblù, autore di una prestazione maiuscola. Settimo minuto: Fiorini sbaglia malamente e regala palla al centro a capitan Sarnelli che tira a incrociare senza pensarci su due volte e la palla sbatte sul legno alla sinistra di Canalicchio. Che non sarà una giornata facile lo si intuisce sin dai primi minuti: Sassarini cambia subito di fascia Laurenti e Marchini, Rocchi per due volte è lasciato colpevolmente libero di girarsi da Bulgarelli, ma in altrettante occasioni sparacchia lontano dalla porta. Incitano a non finire i duecento e più tifosi biancazzurri giunti a Vignola, la Spal è come anestetizzata dal gioco più fluido ed essenziale degli uomini di Ferraboschi che sovente infilano la mediana con il trio Pilia-Teocoli-Sarnelli in giornata di grazia. Al dodicesimo Marchini e compagni hanno però l’occasione per andare in vantaggio: errore grossolano di Filippo che regala palla a Marongiu, il fantasista biancazzurro scarica di prima intenzione, deviazione fortuita di Muratori che chiama Della Corte a riflessi straordinari. Si salva il Formigine, la Spal sembra poter prendere in mano le redini del gioco da un momento all’altro, Del Mastio ringhia su tutti i palloni e il più esperto e ferrarese Brini Ferri (che alla distanza stravincerà il duello) sembra intimorito dalla verve del centrocampista scuola Modena. Passano due minuti, combinazione volante Filippo-Pilia che di prima appoggia in mezzo per Sarnelli, ci vuole un Nodari come sempre gigante a sbrogliare una situazione complicata. Ancora in velocità il Formigine: Greco, partita splendida la sua al servizio dei compagni, appoggia indietro per l’accorrente Sarnelli, tiro dell’ex fantasista del Carpi, stavolta è Calistri a metterci il piede decisivo. Al ventesimo la Spal ha un’altra ghiotta occasione non sfruttata però a dovere: Rocchi al centro dell’area di rigore vede arrivare Marchini a rimorchio che, tutto solo, anziché tirare a botta sicura, tenta di piazzare la sfera ma quello che ne esce è un piattone facile preda per Della Corte. Mentre Sassarini continua a cambiare di fascia Marchini e Laurenti (non molto in palla oggi l’esterno, benché a più riprese maltrattato dai difensori locali), con Fiorini solo lontano parente di quello ammirato nelle ultime partite e con Canalicchio non particolarmente in giornata sui rinvii, i biancazzurri si fanno vedere poco e male con il solito Rocchi mentre Marongiu, particolarmente ispirato nei movimenti, viene servito mai, inspiegabilmente, dai suoi compagni di squadra. Al trentaduesimo Formigine che taglia come una lama nel burro l’asse destro ferrarese: Teocoli verticalizza con il contagiri per Pilia, Canalicchio esce e branca la sfera non senza qualche rischio; due minuti dopo, è sempre lo scatenato Pilia a servire Sarnelli: il dieci campano per due volte tira ma in altrettante occasioni è stoppato dall’insuperabile Calistri benché in una di queste si aiuti con la mano senza essere visto dall’arbitro, appena fuori dall’area di rigore. Il Formigine gioca e bene, la Spal è solo la lontana parente della squadra ammirata contro Camaiore e Fidenza e dimostra, ancora una volta, che se non riesce a sbloccare il risultato nella prima mezz’ora di gioco, allora la partita diventa tutta in salita. Il tempo si chiude con i ragazzi di Ferraboschi in avanti: l’azione nasce sulla destra da un’incomprensione tra Marchini e Rizzo; dal successivo fallo laterale, Sarnelli mette in moto Pilia, Canalicchio ci mette i guantoni e si va al riposo sul nulla di fatto.

La ripresa nasce sulla falsariga della prima frazione, la squadra non legge lo spartito di Sassarini e l’ennesimo pallone perso da Fiorini in difesa è l’avviso ai naviganti che saranno altri quarantacinque minuti decisamente complicati. Fuori Marongiu, dentro Cubillos ma il tosco-colombiano non cambierà le sorti del match, anzi, lo si ricorderà per un paio di incursioni sulla destra e due punizioni da posizione favorevolissima gettate alle ortiche: davvero troppo poco. Canalicchio continua a regalare qualche brivido di troppo in presa e sui rinvii, il Formigine tiene il campo come se giocasse da sempre a Vignola e dà l’impressione di poter legittimare la netta supremazia da un momento all’altro. Al decimo, però, i modenesi sono costretti a rivedere i loro piani: Laurenti è lesto a involarsi sulla destra, Bulgarelli ci mette la mano con l’esterno ferrarese pronto a saltarlo: da regolamento è ammonizione e il giocatore, già sanzionato, va anticipatamente sotto la doccia. Gara in discesa? Neanche a parlarne. Ferraboschi sposta Teocoli al fianco di Muratori e la diga modenese regge addirittura meglio di prima, mentre in mediana Brini Ferri cresce alla distanza lasciando al più giovane Del Mastio solo le briciole. La partita si innervosisce, l’arbitro fatica a tenerla in pugno e gli otto gialli alla fine, in una gara tutto sommato tesa ma non cattiva, la dicono tutta. Al ventesimo la Spal rischia: Brini Ferri apre il compasso, Calistri e Fiorini in corsa incespicano su Pilia lanciato a rete in mezzo all’area di rigore, per l’arbitro non c’è nulla tra le proteste accese dell’inviperito pubblico di casa. Si fanno vedere i biancazzurri con Braiati dopo un bel suggerimento di Rocchi su cross dalla destra di Cubillos, ma Teocoli si immola. E’ il momento migliore per gli uomini di Sassarini che in dieci minuti costruiscono più azioni pericolose che in tutta la partita: numero di Fiorini sulla corsia mancina, palla in mezzo a Braiati, tiro in corsa, in angolo Muratori; ma è ancora Spal, che colleziona angoli e punizioni e in undici contro dieci pare aver finalmente ritrovato il filo del discorso. Ventinovesimo: angolo di Cubillos dalla destra, torsione di Nodari che sbatte sul palo poi Calistri, con Sarnelli alla deviazione decisiva, non riesce a correggere in rete. E’ sempre Spal al trentesimo, gran botta di Fiorini, vola Della Corte all’incrocio dei pali a salvare il risultato. Di qui in avanti il fuoco sacro dei biancazzurri si spegne, Rizzo, già ammonito, è graziato dall’arbitro tra le ire incontenibili dei locali dopo un evidente fallo su Caselli su assist di tacco di Sarnelli. Al quarantesimo, giallo in piena area di rigore del Formigine: Rocchi serve in mezzo Braiati che viene agganciato da Teocoli, per Cataldo è simulazione del centrocampista ferrarese che, diffidato, salterà Rosignano. E’ l’ultima emozione di un pareggio sostanzialmente giusto: cuore, grinta e mordente le armi che i modenesi hanno messo in campo per bloccare l’undici di Sassarini incappato non certo in una giornata da ricordare ma con all’orizzonte due sfide che, a questo punto, non si possono più sbagliare per non abbandonare prematuramente sogni di promozione.

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