ALLENAMENTO TRANQUILLO PER LA TRUPPA DI SASSARINI: TUTTI DISPONIBILI. CAMBI DI FORMAZIONE IN VISTA? I PROCURATORI BERGOSSI E CERVELLATI IN VISITA AL CENTRO

Una giornata di tranquillità oggi al Centro di via Copparo. Le proteste dei giorni scorsi sembrano essere rientrate e, con l’aiuto di un clima davvero gradevole per la stagione, si è svolta regolarmente la sessione di allenamento in vista della partita contro la Fortis Juventus di domenica prossima. Tutti presenti i giocatori, tutti disponibili e a pieno regime: riaggregato al gruppo anche Stefano Gallo, assente giustificato ieri per un lutto in famiglia. Presenti al Centro, oggi, anche i procuratori Alberto Bergossi e Riccardo Cervellati con cui abbiamo scambiato alcune battute.

“Oggi sono venuto al Centro per incontrare Alberto Bergossi, amico ed ex compagno di squadra. Ci siamo trovati qui per fare due chiacchiere e intanto vediamo allenarsi una squadra importante come la Spal” dice Cervellati che poi continua: “A quanto ho capito sono stati giorni un po’ travagliati quelli passati e, forse, gestiti in maniera sbagliata da entrambe le parti, giocatori compresi, perché penso che non si debba mai smettere di allenarsi. Le proteste e le situazioni sono sicuramente comprensibili, ed è sacrosanto il diritto di tutelare i propri interessi, però il principio fondamentale deve essere sempre prepararsi al meglio per la domenica, e questo non va dimenticato. La società qualche responsabilità la deve avere per forza perché, se si è arrivati a quel punto, quanche lacuna c’è stata, sia economica sia comunicativa. Ora però speriamo sia davvero tutto risolto, che si possa ricominciare a pensare al campo e basta. La Spal ha l’organico più forte della categoria e ha ancora tutte le chances intatte per giocarsi la promozione. Per arrivare in fondo, però, tutte le forze devono remare dalla stessa parte. Di certo questi ultimi fatti non aiutano. Quando ci si allena o si gioca, e lo dico da ex giocatore, il cervello ‘stacca’ e si pensa solo al pallone. Però, è anche vero che non siamo macchine e non siamo fatti a compartimenti stagni: per questo, quando poi si torna alla nostra vita di tutti i giorni, questi problemi si sentono molto e, se si protraggono troppo nel tempo possono avere effetti deleteri anche sulla totalità dell’atleta”.
Gli fa eco Alberto Bergossi: “Mi dispiace per la Spal, non c’è mai pace, ultimanente, da queste parti e non è un bene perché è una piazza importante che, per ripartire, avrebbe bisogno di solide basi. Mi dicono che l’allarme sia rientrato, mi risulta non ci siano pendenze così onerose da rispettare, in giro ci sono situazioni molto più complicate, anche se ammetto che non sia una giustificazione per il lavoratore, quindi per il calciatore, che vorrebbe sempre, come giusto tra l’altro, vedere onorati gli impegni presi da chi ha dato precise garanzie a inizio stagione. Simpatizzo per i biancazzurri, il campionato è ancora apertissimo e questi malumori non fanno bene a nessuno. Dovranno essere tutti quanti bravi a ricucire eventuali strappi, non c’è dubbio che in categoria sono poche le squadre che possono permettersi i giocatori che ha la Spal”.

Intanto sul campo Sassarini prova a più riprese due formazioni, con Sartori e Marongiu con la casacca dei titolari e Cintoi, Braiati, Cubillos e Marchini con quella degli ipotetici rincalzi. Azzardiamo: davanti a Canalicchio da destra a sinistra Rizzo, Nodari, Calistri e Fiorini; in mezzo Marcolini e Del Mastio con Marchini (o Piras) e Laurenti esterni; Sartori e Marongiu davanti. Rompete le righe poco prima delle diciassette, a provare punizioni restano solo Sartori, Cubillos, Shqypi e Marongiu, con Siviero attento a non farsi sorprendere. Domenica, intanto, è già qui. Per la Spal è una gara che vale il campionato.

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