IL COMMENTO DI SPAL-LUCCHESE

FORTIS JUVENTUS 1909-SPAL 2-0 (2-3)

FORTIS JUVENTUS (442): Strambi; Sbal, Polvani, Ignesti, Barsotti; Gennusa, Fommei, Serrotti (dal 19′ s.t. Della Latta), Fusi; Piacentini (dal 27′ s.t. Aperuta), Bandini (dal 11′ s.t. Serri). A disp.: Salvi, Bracci, Cassigoli, Pellegrini. All.: V. Bonuccelli.
SPAL (4411): Canalicchio; Cintoi (dal 1′ s.t. Rosati), Nodari, Calistri, Fiorini; Piras (dal 1′ s.t Marchini), Braiati, Del Mastio, Laurenti (dal 31′ s.t. Sartori); Cubillos; Rocchi. A disp.: Gallo, Rizzo, Marcolini, Shqypi. All.: D. Sassarini

ARBITRO: Zingrillo di Seregno (assistenti: Bologna e Graziano)
MARCATORI: 2′ p.t. Piacentini (FJ), 12′ p.t. Bandini (FJ), 13′ s.t. Laurenti (S), 14′ s.t. Rocchi (S) e 46′ s.t., Nodari (S).
AMMONITI: Gennusa (FJ) e Braiati (S).
ESPULSI: Polvani (FJ) al 30′ s.t. per fallo da ultimo uomo.
NOTE: giornata soleggiata, terreno in ottime condizioni, temperatura gradevole. Spettatori: circa 300 con sparuta rappresentanza di tifosi provenienti da Ferrara.
Angoli: 9 a 5 per la Spal. Recupero: 2’ p.t, 4’ s.t.

BORGO SAN LORENZO (FI) – E infine è arrivata la partita. Il finale della settimana più turbolenta e burrascosa di questa stagione non poteva essere banale. Lo si poteva percepire nell’aria e così è stato. La Spal, infatti, ha compiuto un vero e proprio miracolo sportivo espugnando, in rimonta, lo stadio Comunale “Romanelli” con un secondo tempo che ha strappato le lacrime dagli occhi di tutti i presenti. Sembrava tutto finito, a dire il vero, già all’intervallo quando, sul parziale di due a zero per i toscani, i ferraresi uscivano a testa bassa per prendere la via degli spogliatoi. Imprecisa, scarica, incapace di costruire, messa sistematicamente in difficoltà da una Fortis Juventus concreta e ficcante, capace di rendersi pericolosa a ogni azione offensiva. Il gol arriva immediatamente al secondo minuto. Da calcio d’angolo, la palla va a Sbal che crossa e trova Piacentini tutto solo a colpire di testa. Canalicchio non effettua certo la migliore scelta di tempo, ma lo stesso attaccante avversario era lasciato completamente e colpevolmente libero di colpire. Uno a zero e la strada è già in salita. Dopo qualche minuto arriva la reazione della Spal: cross dalla destra di Laurenti, Cubillos è in area pronto per l’incornata e la palla finisce in rete, ma l’esultanza è subito strozzata dal signor Zingrillo. Gol annullato per fallo in attacco di Rocchi. Ma non c’è tempo di respirare perché, al tredicesimo, Fusi da calcio d’angolo pesca Bandini che manda la palla in rete ancora di testa. Mentre il numero nove festeggia coi compagni la sua prima rete in campionato alla sua seconda presenza, i giocatori spallini non possono che mettersi le mani nei capelli per il rammarico di aver preso un gol fotocopia del primo. Il resto della prima frazione di gioco è un’agonia per la Spal. Incapace di rendersi pericolosa appena oltre il centrocampo, imprecisa in difesa, nessun filtro a metà capo dove gli avversari prendevano indisturbati le vie centrali come un’autostrada deserta. La Fortis, nel mentre, è sempre più galvanizzata e aggressiva. Al minuto ventisette Gennusa, con una poderosa sventagliata dalla distanza, sorprende Canalicchio e stampa la palla sulla traversa, mancando di pochissimo un tre a zero che poteva essere la pietra tombale del match. Il nervosismo inizia a serpeggiare in campo. I falli si fanno più subdoli, le reazioni più pronunciate. Al quarantaquattresimo Braiati reagisce con un po’ troppa veemenza a un fallo di gioco e spinge via violentemente e a gioco fermo il numero undici locale Fusi rischiando il cartellino giallo. Le ultime e uniche azioni davvero pericolose della Spal arrivano allo scadere del tempo, quando Cubillos prova in due vicinissime occasioni a gonfiare la rete avversaria, prima su azione, poi su punizione, ma in entrambi i casi trova il portiere Strambi pronto a neutralizzare. Finisce così il primo tempo, e la sfiducia fa presto a diventare sconforto, con un passivo sul groppone davvero tanto, troppo difficile da recuperare.
Cosa Sassarini abbia detto ai suoi nello spogliatoio, ovviamente, non è dato sapere, ma di certo al rientro in campo non potevano passare inosservati i primi due cambi: per Cintoi e Piras, infatti, la gara finiva lì, al loro posto entravano Rosati e Marchini. Ed è proprio dai piedi dell’esterno di Portomaggiore che partirà la rimonta spettacolare che regalerà alla Spal tre punti che valgono tanto oro. Conoscendolo, probabilmente, già da minuti e minuti scalpitava in panchina, mentre assisteva alla disfatta dei suoi compagni con la foga e l’agonismo che ormai abbiamo imparato a conoscere: ora che il semaforo era diventato verde anche per lui, ecco la possibilità, finalmente, di scaricare in campo una carica esplosiva che ben presto di traduceva in scatti, passaggi, assist e movimenti decisivi. Un vero cambio di passo l’entrata del capitano biancazzurro.
Al tredicesimo minuto lo stesso Marchini effettua un cross dalla destra, pallone sul piede amico di Laurenti che scarica in porta e la palla finisce in rete: due a uno. Nemmeno un minuto più tardi, del Mastio ruba palla a centrocampo e serve Marchini che la porta avanti per qualche metro prima di servire Cubillos, bravo a pescare in mezzo all’area piccola Rocchi che, di rincorsa, infila Strambi. Due a due. Una scossa elettrica che in mezzo secondo dà un colpo di spugna al primo tempo e fa ricomincare da zero la partita, però questa volta è la Spal a fare la parte del leone.
Al ventunesimo una mischia in area fa tremare ancora il risultato, e, nei minuti successivi, tre cannonate dal limite dell’area, due di Marchini e una di Del Mastio, costringono Strambi ad altrettante parate impegnative per salvare almeno il pareggio. La Spal è trasfigurata e cresce giocando sempre di più. Al trentanovesimo un cross del solito Marchini mette la palla sulla testa di Cubillos che prova a concludere, ma la sfera, sulla respinta, carambola sui piedi si Sartori che tira a botta sicura: solo un intervento miracoloso dell’appena entrato Della Latta, sulla linea, evita il peggio per gli uomini di Bonuccelli. La partita sembra volgere al termine, quando si materializza la festa: al quantaseiesimo, Nodari, si butta in mischia senza chiedere permesso e di testa segna il gol che completa una rimonta che sembrava impossibile e regala una vittoria che fa letteralmente esplodere giocatori e tifosi.
A fine gara momenti concitati e di tensione: alcuni tifosi locali, indispettiti dall’esultanza ritenuta eccessiva e offensiva di alcuni spallini, per la precisione da Canalicchio e Marchini, hanno iniziato una pesante contestazione, sfociata in un vero e proprio tafferuglio, con sputi, minacce e gente che tentava di scavalcare la rete metallica che divide gli spalti dal campo. L’intervento tempestivo delle Forze dell’Ordine ha impedito che i dieci ultras si riversassero in campo e gli episodi degenerassero del tutto.
Giornata finita? Macché. Il gesto del portiere Canalicchio, infatti, reo di aver mostrato e indicato le proprie parti intime, davvero non è andato giù alla compagine biancoverde: un capannello di circa una ventina di persone si è radunato proprio fuori dal cancello con lo scopo di aspettare il giocatore per un chiarimento che si preannunciava davvero poco amichevole. Occorrerà l’aiuto di alcuni carabinieri per scortare il portiere incolume sulla pullman. Goliardia per goliardia, al momento della partenza, un tifoso toscano, evidentemente ben informato sulla recente situazione economica spallina, ha mostrato, attraverso i finestroni del mezzo circa una quarantina di euro in contanti ai giocatori, offrendosi ironicamente di pagare lui parte dei loro stipendi visti i recendi problemi. La risposta spallina non si è fatta attendere e un calciatore biancazzurro ha estratto dal portafoglio, per tutta risposta, una banconota da cento euro, mostrandola al tifoso toscano per ringraziarlo dell’offerta, ma dicendo, salutandolo, che per il momento, in fondo, va bene così. Almeno fino alla prossima puntata.

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