AMARO POMERIGGIO DI SOLE IN TOSCANA: IL FORCOLI 1921 VALDERA SGAMBETTA UNA SPAL TROPPO SVAGATA

FORCOLI 1921 VALDERA-SPAL 2-1 (1-0)

FORCOLI (343): Ceccherini; Petri, Tamberi, Cannarsa; Lelli, Marianelli, Giglioli, Marchetti; Hemmy, Campus (dal 26′ s.t. Morelli), Mordagà (dal 10′ s.t. Brondi). A disp.: Caramuscio, Bonsignori, Vaglini, Mazzantini, Cavallini. All.: S. Brondi.
SPAL (442): Gallo; Massaccesi, Cintoi, Calistri, Piras; Laurenti, Marcolini (dal 24′ s.t. Piraccini), Del Mastio (dal 29′ s.t. Cucurnia), Sartori (dal 1′ s.t. Marongiu); Cubillos, Rocchi. A disp.: Canalicchio, Rizzo, Battiloro, Shqypi. All.: Sassarini.

ARBITRO: Maggioni di Lecco (assistenti: Castaldo e Pieri).
MARCATORI: 21′ p.t. Tamberi (F); 22′ s.t. Hemmy (F), 47′ s.t. Marongiu (S).

AMMONITI: Marianelli (F), Giglioli (F), Del Mastio (S), Lelli (F), Ceccherini (F), Cintoi (S).
ESPULSI: Giglioli (F) al 13′ s.t. per doppia ammonizione.
NOTE: giornata soleggiata con temperatura gradevole, terreno secco, con ampie porzioni senza erba. Spettatori 150 circa (30 abbonati) con sparuta rappresentanza di tifosi provenienti da Ferrara. Recupero pt 0′, st 3′. Angoli: 3 a 1 per il Forcoli.

CAPANNOLI (PI) – È probabile che giocatori, staff e tifosi della Spal finiranno con il ricordare il sole e i vividi colori della Valdera con un certo dispiacere: sullo spelacchiato campo di Capannoli, i biancazzurri vengono affondati da un Forcoli coraggioso, determinato e fortunato quanto basta. Quale sia la linea di demarcazione tra meriti dei padroni di casi e demeriti dell’undici di Sassarini è difficile da stabilire: pur falcidiata dagli infortuni, la Spal come già in passato ha creato svariate occasioni, ma non le ha trasformate in gol. È invece la squadra di mister Brondi a dare una lezione di cinismo, sfruttando appieno le opportunità costruite.

Come al solito l’avvio della Spal è convincente: il divario di fisico e di tecnica appare immediatamente evidente e il Forcoli impiega un po’ a prendere le misure ai biancazzurri. Passano appena quattro minuti che Laurenti porta il primo pericolo alla porta di Ceccherini: l’esterno raccoglie l’invito di Rocchi al limite dell’area, finta per sbarazzarsi di Cannarsa e prova a piazzare un sinistro che termina qualche millimetro a sinistra del palo. I ragazzi di Sassarini dimostrano di voler fare la partita, affidandosi soprattutto all’estro di Cubillos e Laurenti: al quarto d’ora contropiede lanciato proprio da Laurenti che appoggia a centro area per il colombiano. Una spinta malandrina ai danni di Tamberi fa reclamare il Forcoli, ma l’arbitro non è dello stesso avviso, tanto che l’attaccante ha la possibilità di calciare dai dieci metri: peccato che il tiro sia centrale e Ceccherini abbia vita facile a respingere. Sul rimbalzo è Sartori ad arrivare per prima, ma anche la sua conclusione finisce addosso al portiere amaranto. La dura legge del gol potrebbe sembrare una cazzata sfruttata ad arte dagli 883 negli anni Novanta per vendere qualche disco, ma tant’è, presenta il conto ancora una volta: alla prima occasione utile il Forcoli si porta in vantaggio. Sull’unico angolo guadagnato nel primo tempo Tamberi salta più alto di tutti a centro area lasciando di sasso tutti quanti. L’obiettivo dei toscani di fatto è raggiunto e gli uomini di Brondi si rintanano all’altezza della trequarti impostando una gara fatta soprattutto di contropiede, quando possibile. La Spal, colpita, tenta di reagire, pur senza grandi iniziative: al 24′ sponda di Rocchi per Del Mastio, il destro al volo del mediano termina largo. Il Forcoli da parte sua lascia trasparire un obiettivo preciso: non far giocare la Spal. Gli amaranto perseguono tale fine ricorrendo alternativamente alle buone e alle cattive maniere, guadagnandosi anche tre cartellini gialli. Le decisioni del signor Maggioni non sembrano gradite al verace pubblico locale, tanto che un signore esplicita chiaramente il suo pensiero: “Arbitro, ‘un capisci una sega”. I biancazzurri danno l’impressione di dipendere troppo dalle invenzioni di Laurenti. Tra i giocatori meno ispirati si segnala invece un Marcolini lontano dai suoi giorni migliori. Al 33’ lampo ancora di Laurenti che libera un sinistro a fil di palo, palla fuori di poco, deviata da almeno un paio di giocatori. Malgrado le indicazioni di Marchini e Braiati dalla tribuna, i biancazzurri faticano a trovare varchi e chiudono mestamente il primo tempo in svantaggio.

Non è dato a sapere cosa sia accaduto negli spogliatoi nell’intervallo, ma c’è da credere che l’aria sia stata carica di elettricità almeno quanto lo è stata a Borgo San Lorenzo due settimane prima. L’undici di Sassarini rientra in campo con l’evidente proposito di travolgere gli avversari, almeno in termini di aggressività. Per dare un’ulteriore scossa il tecnico manda nella mischia Marongiu al posto di un Sartori deludente. La furia di Cubillos e compagni almeno nei primi minuti paga: il Forcoli è costretto a indietreggiare e a concedere inevitabilmente qualcosa dalle parti di Ceccherini. Al 6′ il colombiano lavora bene sul settore destro e mette a rimochio per Marongiu, ma il destro del nuovo entrato sorvola la traversa. I padroni di casa si affacciano davanti raramente, pur lottando a testa alta e cercando impensierire Gallo con sortite da calcio piazzato: una strategia che per poco non frutta il raddoppio all’11’, quando Campus segna da due passi ma vede annullato il suo gol per posizione di fuorigioco. Poco dopo, l’episodio che sembra poter cambiare la partita: Giglioli, già ammonito, pensa bene di intercettare di braccio un pallone a metà campo e guadagna l’uscita anticipata dal campo. Con oltre mezz’ora di superiorità numerica (la terza consecutiva dopo quelle con Fortis e Lucchese) viene lecito aspettarsi un arrembaggio biancazzurro che però non si concretizza. Almeno non nei termini auspicati dai generosi tifosi ferraresi giunti fino a Capannoli. La punizione forte e rasoterra calciata da Marongiu al 17′ impegna Ceccherini, ma non trova nessuno sufficientemente reattivo per ribadirla in rete. Dall’altra parte Gallo suda freddo su un palombella da fermo di Brondi che rimbalza a poca distanza dal palo. Poco dopo la legnata che manda al tappeto la Spal: rinvio dal fondo di Ceccherini, rimbalzo sul terreno e porta spalancata per Hemmy che scarica un preciso destro sul palo lungo per il più classico dei gol da Prima Categoria. Il tutto con l’evidente complicità della difesa estense, parsa del tutto con la testa tra le nuvole, peraltro non presenti nel cielo sopra Capannoli. Ad atterrire ulteriormente i presenti di fede spallina contribuisce anche la baldanza del Forcoli nel proporsi in avanti dopo il gol, nonostante l’inferiorità numerica. Un particolare che non sfugge ai tifosi spallini: parte il tradizionale coro per esortare l’esibizione degli attributi. Cubillos mostra di prendere alla lettera l’incoraggiamento e al 28′ conferma la vena combattiva mettendo Marongiu davanti al portiere. Peccato che il destro del giovane fantasista finisca ancora una volta addosso a Ceccherini. La frustrazione si fa sempre più consistente e l’intensità cala in maniera vistosa. Al 32′ è di nuovo Marongiu a presentarsi nei pressi di Ceccherini, ma il risultato non cambia. Splende il sole ma sembra piovere sul bagnato: Cintoi rimedia un giallo che gli vale una squalifica e Piras manca un altro gol a due minuti dal termine. Il gol di Marongiu, agli albori del terzo minuto di recupero, su una punizione dal limite guadagnata con furbizia, vale solo come statistica. Tempo di tornare a centrocampo e arriva il triplice fischio a certificare il risultato. Una sconfitta che brucia e mette in dubbio, forse definitivamente, le possibilità della Spal nella corsa alla promozione diretta tra i professionisti. A fine gara tifosi a ridosso della rete divisoria della tribuna per un confronto con i tifosi: l’unità di intenti c’è, ma potrebbe non bastare a fronte di evidenti limiti tecnici.

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