CANALICCHIO 6.5 – Sull’unico gol di giornata che prende può far davvero poco, sul rigore che invece procura, da regolamento, c’è poco da eccepire, perché Capasso lo scavalca e poi sullo slancio sbatte sul nostro estremo difensore che non può che metterlo giù. Sull’espulsione l’interpretazione della regola, in questo caso, è quantomeno dubbia: la chiara occasione da rete ad azione conclusa e con la palla che aveva già oltrepassato la traversa non convince del tutto. Sul 3 a 1 è molto bella la risposta su Burnelli nell’unico, di fatto, tiro in porta di un certo rilievo dell’Atletico Castenaso di tutto l’incontro. Attento sulle palle alte, più deciso a giocarla di piede rispetto alle ultime uscite.
RIZZO 5 – Teneramente Gianmarco, oggi, nella sua, forse, peggior partita da quando veste il biancazzurro. Inspiegabimente timido, impaurito a ogni sortita ospite, gli si legge la paura negli occhi nel non sapere mai cosa fare del pallone ogni volta che cade, maledettamente, nel suo quadrato di competenza. Riesce a regalare da solo un fallo laterale incespicando suoi suoi stessi piedi, prima di uscire regala inavvertitamente palla, di testa a De Brasi nel tentativo di sbrogliare un cross dalla destra, un minuto dopo serve, sempre non volendo, il pallone a Burnelli che chiama Canalicchio al grande intervento.
(MASSACCESI 6) – Una mezzoretta andante al piccolo trotto in mezzo al campo, pochi lampi, poca luce, fa il suo compitino senza demeritare ma senza neanche esaltare più di tanto la platea.
CINTOI 5.5 – Tra i giocatori più esperti del reparto eppure anche lui, oggi, cade in una giornata storta, concedendo troppo agli avversari e non dando la solita sicurezza al reparto arretrato. Va meglio quando Sassarini decide di spostarlo a destra, da terzino fa infatti vedere le cose migliori unendo muscoli e cervello al servizio dei suoi senza sbavature.
CALISTRI 6 – Un errore in novantasei minuti che riporta gli ospiti in partita anche se trovarsi, nell’occasione, solo contro Burnelli e Davide De Brasi sarebbe stato difficile per tutti. Esce alla distanza garantendo il solito apporto di sostanza abbinata a qualità alla retroguardia.
ROSATI 5 – Per sua sfortuna i due gol ospiti nascono da altrettanti errori che portano la sua firma. Sul primo Burnelli, che ha diciannove anni, è bravissimo a pressarlo e a costringerlo a quell’avventuroso retropassaggio in cui mette alle strette Calistri; sul secondo è Capasso, anni venti, a berselo come un bicchiere d’acqua fresca sull’azione che costa il rigore e il rosso a Canalicchio. Può bastare?
DEL MASTIO 5.5 – Pasticcia un po’ più del solito con il pallone tra i piedi rispetto alle ultime uscite, anche se dalla sua offre sempre quel dinamismo e quel brio che costringono spesso i diretti avversari all’errore. Regala centimetri ed esperienza vuoi a Gallinucci, vuoi a Dal Monte e anche in copertura non è sempre puntuale. Una giornata a tirare il fiato dopo diverse domeniche passate tra i migliori, a diciannove anni ci può stare.
MARCOLINI 6.5 – Piacevole sorpresa di giornata lui, che da sempre quest’anno ci ha abituato a non azzardare mai oltre lo stretto necessario, oggi, da centrale di centrocampo, sfodera fosforo e muscoli contro i dirimpettai bolognesi e alla lunga stravince il duello con Dal Monte. Tranquillo, pulito negli interventi, testa alta senza farsi prendere dalla foga di sbagliare al momento di imbastire l’azione, è bravissimo a sradicare dai piedi di Burnelli un pallone potenzialmente letale. Fatica di più quando Sassarini, per esigenze tattiche, decide di portarlo al fianco di Calistri in difesa: sbanda un paio di volte, rischia il rosso su Burnelli ma, tutto sommato, regge e fa il suo con grande impegno.
LAURENTI 6 – Più ombre di luci in questa giornata per l’eclettico funambolo estense. Colpi di tacco e giocate di prima a parte, che non sempre gli rendono il giusto merito, sbaglia troppi gol, almeno due: uno su imbeccata di Marongiu dove arriva in colpevole ritardo, l’altro su scarico di Marchini dalla destra nella ripresa dove tira alle stelle. Dai suoi piedi nasce l’azione del primo gol. Dopo un paio di mesi a pieni giri, in attesa del rush finale, una giornata di pausa se la prende e la squadra, per fortuna, non ne risente.
MARONGIU 5.5 – D’accordo, sigla il suo decimo gol stagionale (in compartecipazione con Pirelli), ma la sua presenza è effimera e impalpabile per buona parte dell’incontro. Poco nel vivo dell’azione, tiene troppo il pallone tra i piedi e, pur avendone l’occasione, evita spesso accuratamente di appoggiarsi ai compagni di reparto che, vedi su tutti Marchini, non esitano a fargli paternali plateali pur di cercare di scuotere il frizzante fantasista made in Spal, ma con scarsi risultati. Un assist in tutta la partita, quello per Laurenti e su cui il sette nostrano non arriva. Troppo poco.
(PIRAS ng) – Quindici minuti in campo prima che la caviglia lo tradisca ancora. Sembra si tratti di un infortunio piuttosto serio. In bocca al lupo Mattia.
(SHQYPI ng) – Entra a freddo al posto di Piras. Impatto positivo per l’esterno italo-albanese, all’esordio in questo girone di ritorno. Discreta conclusione su punizione battuta da Marchini, guadagna un paio di falli, nei minuti di recupero, fondamentali per guadagnare secondi preziosi sul 3 a 2 e con Cubillos in porta. Troppo poco comunque per trarne un giudizio complessivo.
MARCHINI 8 – Lo showman del “Paolo Mazza”. Tecnicamente parla un altro linguaggio sia rispetto ai suoi compagni, sia rispetto agli avversari e quando decide di dare spettacolo non ce n’è davvero per nessuno. Entra sul terreno di gioco nervoso più del solito, conscio degli obblighi di capitano che gli competono, non ultimo il farsi portavoce del marasma a fine partita in cui versa insieme ai suoi compagni da agosto. In tutti e tre i gol c’è la sua zampata: suo è l’assist per il primo gol di Cubillos, da una sua esperta protezione su Graziosi nasce il rimpallo che favorisce l’inserimento di Marongiu prima del tiro in porta del 2 a 0, il terzo, poi, è un concentrato di virtù e perseveranza. Un consiglio spassionato ce lo sentiamo di dare alla Metro Goldwyn Mayer, la storica compagnia di cineproduzione che aveva scelto ‘Leo the lion’ come mascotte prima della rappresentazione di ogni film: dopo aver scelto tra i cinque leoni Jackie, Tallie, Tanner, George e Leo forse potrebbe venire a Ferrara a guardare Davide, il nostro di leone, sarebbe davvero lo spot perfetto.
CUBILLOS 7 – Suo il primo gol ma, in generale, è una costante spina nel fianco nella retroguardia bolognese. Sbaglia praticamente nulla, ha il solo difetto di tenere un po’ troppo il pallone tra i piedi ma è sempre nel vivo dell’attacco biancazzurro. Sfiora la doppietta con un pregevole pallonetto. Non male neppure tra i pali, rinvii molto lunghi e precisi e sul rigore non ci arriva davvero di un nulla.
SASSARINI 6 – Amministra alla meglio un gruppo di giocatori arrivato a giocarsi il primo posto pur con tutte le difficoltà del caso. Vince grazie all’intelligenza dei suoi e a un capitano, Marchini, che quando prende per mano la squadra, è un lusso che in pochi possono permettersi. Infortuni prima e durante la partita non gli consentono esperimenti in corso d’opera con cambi praticamente obbligati.
ATLETICO CASTENASO VAN GOOF
Baldani 5; Pirelli 5.5, Graziosi 5, Puggioli 5.5, S. De Brasi 6; Chomakov 6; Burnelli 7 (dal 33’ s.t. Ricupa NG), Dal Monte 6.5, Gallinucci 6 (dal 43’ p.t. Placci 6.5), Filippone 5.5 (dal 13’ s.t. Capasso 6.5); D. De Brasi 6. All.: I. Dardozzi 6.