LA JUNIORES CADE A PORTO TOLLE E PERDE IL PRIMATO NEL GIRONE. SCENE DEPLOREVOLI NEL FINALE

DELTA PORTO TOLLE-SPAL 2-1 (2-1)
SPAL (433): Broglio; Lodi, Buttini, Sorrentino, Angeloni (dal 1’ s.t. Rizzato); Domi, Orlando, Mastella; Zanellato, Veronesi, Battiloro. A disp.: Siviero, Malservisi, Berto, Bellato, Pivelli. All.: Albiero.

DELTA PORTO TOLLE (433): Pezzolati; Dainese, Marangon, Tridello, Vidali; Ronconi (dal 28’ s.t. Ferro), Molossi, Cinti; Crepaldi (dal 41’ s.t. Rossi), Bonato (dal 25’ s.t. Bonanno), Djordevic. A disp.: Sacchetti, Franzoso, Passarella, Tirsu. All.: Tessarin.

ARBITRO: Nube di Mestre (Assistenti: Ferri e Chahouat).
MARCATORI: 3′ p.t. Bonato (D), 23’ p.t. Buttini (S), 43’ p.t. Ronconi (D).
AMMONITI: Battiloro (S), Pezzolati (D).
ESPULSI: Battiloro (S) e Vidali (D) a fine gara per comportamento scorretto.
NOTE: giornata fredda, terreno in buone condizioni. Angoli: 5 a 2 per il Delta Porto Tolle. Recupero: pt 1′, st 5’.

La Juniores biancazzurra soccombe nel big match della penultima giornata di campionato sul campo di un Delta Porto Tolle particolarmente agguerrito. Due a uno in favore dei veneti il risultato finale, frutto di una partita combattuta e in cui a fare la differenza è stata soprattutto la maggiore fisicità dei padroni di casa. Ora la squadra di Tessarin ha un vantaggio di tre punti proprio su quella di Albiero, da amministrare nell’ultimo turno in programma tra una settimana. I biancazzurri, oltre al divario anagrafico e di muscolatura, pagano probabilmente anche un po’ di emozione di fronte a una tribuna gremita di pubblico: dopo tre minuti infatti la retroguardia spallina sbanda pericolosamente consegnando il vantaggio al Delta. Bonato viene lasciato colpevolmente libero su un cross dalla destra e ha vita facile nel trafiggere Broglio da pochi passi. La reazione dei biancazzurri però giunge puntuale: in appena due minuti ci pensa Veronesi a mettere in apprensione i difensori di casa, peccato che si attardi in un dribbling di troppo che non gli permette di concludere verso la porta. Il pareggio è solo rinviato e arriva al 23’ su azione nata da calcio piazzato: sul pallone teso messo al centro da Battiloro arriva per primo Veronesi, ma la sua deviazione di testa viene respinta da un grande intervento di Pezzolati. Sulla ribattuta il più lesto è Buttini, che controlla di destro e scarica in rete per il temporaneo 1-1. Il gol viene accolto con un boato dai tanti sostenitori spallini accorsi al Comunale di Porto Tolle. Il pari galvanizza i ragazzi di Albiero che nel giro di dieci minuti si presentano in area due volte con Battiloro e Sorrentino, senza però riuscire a concretizzare. Il tiro strozzato di Djordevic per il Delta non sembra presagire guai per Broglio, ma appena un minuto dopo arriva il 2-1 in favore dei locali, bravi a sfruttare con Ronconi un’amnesia difensiva generale. 

Anche a inizio ripresa la bilancia delle motivazioni continua a pendere dalla parte del Delta: al 7’ Crepaldi prova un sinistro al volo, alto di poco. La direzione britannica del signor Nube contribuisce a rendere la partita aperta e vibrante. Al 14’ la Spal, pur in affanno, riesce a confezionare una colossale occasione: sul cross di Domi Veronesi aggancia sfruttando il buco di Tridello, ma calcia addosso a Pezzolati. Non è una resa ma poco ci manca, perché da lì in poi i biancazzurri si allungano e cercano il pari più che altro con la forza dei nervi, concedendo inevitabilmente spazi in contropiede. Bonanno fallisce almeno un paio di occasioni, contribuendo a rendere i cinque minuti di recupero un vero thriller. Tuttavia non succede nulla di rilevante fino al fischio finale, quando in campo i giocatori cedono alla tensione accumulata dando il via a un principio di zuffa che costa l’espulsione a Battiloro e Vidali. Animi incandescenti anche in tribuna, dove si accendono almeno un paio di battibecchi tra sostenitori delle opposte fazioni a causa di qualche parola di troppo da parte di tifosi ospiti. E mentre i giocatori della Spal prendono la via degli spogliatoi a testa bassa i ragazzi del Delta non trovano di meglio che andare sotto la tribuna a esultare e a provocare platealmente i tifosi biancazzurri, anche con gesti profondamente volgari. Ovviamente vengono generosamente ricambiati dai dirimpettai inferociti (ed evidentemente altrettanto ingiustificabili), in modo da chiudere un quadro a dir poco deprimente. Era una partita di campionato juniores, non una finale di Champions League, forse vale la pena di ricordarlo.

 

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