RANZANI: SEMBRAVA UNA PARTITA TRA SCAPOLI E AMMOGLIATI. L’ASSENZA DI BENASCIUTTI? UN DISPIACERE

Hanno dovuto attendere almeno una decina di minuti in più del solito i cronisti stanziati nella sala stampa del Paolo Mazza prima di poter raccogliere le dichiarazioni del presidente Ranzani. Il massimo dirigente biancazzurro, l’unico autorizzato a parlare in casa Spal, ha prima dovuto placare l’ira di alcuni giocatori giunti nell’ufficio attiguo alla sala stampa per chiedere la distribuzione dell’incasso di Spal-Riccione ai ragazzi più in difficoltà. Un confronto a dir poco infuocato a giudicare dalle grida risuonate nella pancia dello stadio per svariati minuti. Non a caso il volto del presidente era piuttosto provato nel momento di presentarsi davanti a taccuini e microfoni. Per la prima volta in stagione Roberto Benasciutti ha rinunciato alla partita, lasciando a Ranzani la responsabilità di gestire la situazione.

Presidente, a giudicare da quanto accaduto nell’immediato dopo partita la situazione rimane spinosa.
“Sì, i giocatori hanno fatto delle richieste, nella fattispecie hanno chiesto l’incasso della partita per aiutare i ragazzi più in difficoltà. Adesso però non glielo posso dare, parlerò con i miei soci e poi domani vedremo cosa si può fare. Penso tuttavia sia possibile”.

Ormai le tocca gestire ogni singolo aspetto, anche quello psicologico dei giocatori.
“È dura, qui non deve parlare nessuno e invece si parla (indica Matteo Mazzoni intento a rilasciare un’intervista – ndr)”.

Forse è il caso di parlare un po’ della partita…
“Uh, per favore… la partita è stata la classica sfida tra scapoli e ammogliati. Possiamo metterla sotto quella categoria. La verità è che allo stato attuale possiamo vincere e perdere con tutti. Purtroppo quando vedi certi giocatori di valore che non riescono a fare uno stop o un passaggio vuol dire che evidentemente c’è qualcosa che non quadra”.

L’assenza di Benasciutti in tribuna, per quanto prevedibile alla vigilia, sembra un segnale non proprio confortante.
“Questo ci dispiace, i ragazzi sono tutti molto amareggiati perché non c’era il patron. Non l’ho sentito oggi, so che nei giorni scorsi non stava molto bene. Pensavo di trovarlo qua, lo sentirò in serata”.

In settimana sono spuntate un paio di ipotesi per tentare di far trovare pace alla Spal, su tutte quella legata alla Giacomense. Che ne pensa?
“Leggo di questo sui giornali, di Colombarini. Benissimo, l’idea mi sembra ottima. Dirò di più: è un’operazione che avevo già tentato l’estate scorsa però il signor Francesco allora non ci stava. Adesso con Bulgarelli si sta dando da fare per cercare questo connubio che sarebbe un’ottima cosa. Vediamo”.

Una strada del genere però non può prescindere da un disimpegno di Benasciutti senza troppe pretese.
“Io non lo so se Benasciutti chiederà tanto o poco, anche perché gliel’ho chiesto anch’io e non mi ha risposto. Adesso vediamo, ma non credo faccia delle richieste fuori dal normale, sarebbe un ulteriore sbaglio”. 

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