Se il buongiorno si vede dal mattino non c’è che dire, quello che sta uscendo dal cantiere di casa Mattioli è davvero un bel giocattolino, con cui i tifosi potranno senz’altro divertirsi. Vincente o no, che sia da primo o da settimo posto nessuno può dirlo perché, come sempre, sarà il campo l’unico e insindacabile giudice della domenica. Quello che piace sono sicuramente le idee chiare e precise della società, figlie di un canovaccio studiato meticolosamente a tavolino negli ultimi mesi da Leo Rossi, Davide Vagnati e, appunto, Walter Mattioli; il tutto naturalmente con la supervisione della famiglia Colombarini, dietro le quinte, sempre (o quasi) in silenzio, ma senza la cui approvazione difficilmente si andrebbe lontano.
La S.P.A.L. ha in mente di fare un passo per volta e secondo la gamba senza strafare: proprio per questo ha messo gli occhi su quel regista che di gamba ne ha da vendere, uno di quei giocatori che non solo ha i piedi “che pensano”, ma che all’ombra del Castello Estense manca da anni. Si tratta di Alex Pederzoli, classe 1984, piacentino, una vita a spasso per l’Italia con addosso cucita l’etichetta di figliol prodigo (il padre William, infatti, è stato un centrocampista di grande sostanza e dotato di un tiro micidiale) e mandato in giro su tutti i campi d’Italia dalla Juventus che fino ai venticinque anni è stata proprietaria del suo cartellino. Attualmente svincolato e in attesa di terminare la squalifica che lo ha tenuto fuori dai campi di calcio nell’ultimo anno, Pederzoli, assistito dall’ex portiere della S.P.A.L. Davide Torchia, si trova in vacanza con la moglie e le due bambine a Milano Marittima insieme a un altro ex biancazzurro, l’attaccante Fabio Bazzani. Lo abbiamo raggiunto per capire a che punto è la trattativa.
“L’interesse della S.P.A.L. è un onore, il mio procuratore sta parlando con la società e penso che alla fine l’affare potrebbe andare in porto. Lunedì, se ancora non avremo raggiunto un accordo, salirò comunque in ritiro con la Rappresentativa AIC (contro cui la Spal giocherà domenica 28 in amichevole ndr): sto bene, mi sto allenando con grande voglia, il campo mi manca e le motivazioni sono a mille. Ho qualche offerta di Prima divisione ma, e non lo dico per dire, la S.P.A.L. è sempre la S.P.A.L. al di là degli ultimi due anni in cui ha sofferto un po’ troppo ed è addirittura finita in D”. Anche Pederzoli però ha dovuto combattere nell’ultimo anno, colpa della squalifica comminatagli nel primo filone d’inchiesta sul calcioscommesse, un patteggiamento a sedici mesi più altri 10 mila euro di ammenda, che lo costringeranno allo stop forzato fino al 18 settembre prossimo. “Non è stato un bel periodo” – dice l’ex regista, tra gli altri, di Ascoli, Gallipoli, Padova e Crotone – “Ho patteggiato perché le pene all’inizio dell’inchiesta erano durissime e temevo di dover stare fuori ancora di più. Il rischio era di mancare dai campi per oltre due anni. Troppo. Cosa mi è stato imputato? Omessa denuncia relativa alla partita tra Ascoli e Sassuolo e vincolo di scommesse: in sostanza avevo puntato su di una partita di serie A e non si può”. Ma il peggio è alle spalle e ormai quotidianamente è in contatto telefonico con Massimiliano Varricchio, suo grande amico e attaccante dei ferraresi, che già gli ha spiegato che ambiente, ma soprattutto il tipo di progetto che troverà al suo arrivo: “Quello che mi interessa è capire se esistono le basi per poter fare un discorso importante a lungo termine e mi sembra che le condizioni ci siano tutte. Ho circa duecento partite tra i professionisti, più di cento in B, nessuno pensi che solo perché abito a Bologna sceglierei Ferrara per venire a prendere uno stipendio. Sono uno di quelli che arriva per primo al campo e va via per ultimo, non mi sono mai risparmiato e sono pronto a rimettermi in gioco daccapo. La mia intenzione è quella di riprendere la categoria che ho lasciato sul campo dimostrando che posso ancora dire la mia”. Regista eccellente e dalle doti tecniche indiscutibili, Alex Pederzoli ogni tanto sente ancora gli amici di quel Bologna in cui ha iniziato la sua carriera tanti anni fa: “Sento spesso Della Rocca, Loviso e Terzi, abbiamo mantenuto un bel rapporto”. E sulla posizione che occupa in campo dice: “Quello che preferisco è giocare davanti alla difesa in un ipotetico 433”.
Sensazioni: le parti si verranno incontro e alla fine l’affare, entro il week-end o al più tardi all’inizio della prossima settimana, si farà.
Ricordiamo che Alex Pederzoli, in carriera, ha giocato anche nelle Nazionali giovanili (tutte tranne Under17 e Under21) di categoria. Per quanto riguarda le squadre professionistiche ha militato sia in C1 (a Rimini, Reggio Emilia, Lucca, Sassari, Sesto San Giovanni, Pistoia, Manfredonia, Venezia e Padova), sia in Serie B (Como, Crotone, Gallipoli e Ascoli).
Capitolo difensore. E’ ufficiale, Daniele Magliocchetti la prossima stagione non vestirà la maglia della S.P.A.L. mentre è a un passo dalla chiusura l’affare che porterà Capellupo e Bettati alla Reggiana, come avevamo già scritto in mattinata. A questo punto Davide Vagnati si dovrà mettere all’opera per portare a Ferrara quel difensore di categoria che con ansia aspetta Leonardo Rossi. A tal proposito sembrano trovare riscontro le voci di un forte interessamento da parte della società ferrarese per un altro difensore della ‘Regia’: si tratterebbe di Ramzi Aya, classe 1990, scuola Fiorentina, nativo di Roma, 83 partite da titolare in Prima divisione, molto forte di testa e abile a giostrare sia a destra in una difesa a 4, sia al centro in una difesa a 3. Per la categoria sarebbe senza dubbio un altro tassello importantissimo che proietterebbe di diritto i biancazzurri tra le squadre più attrezzate del torneo.
Concluso l’affare Aya, a parte un paio di ritocchi (ma prima bisognerà cedere Dal Rio su cui è forte l’interesse di una società di serie D pronta a chiedere il ripescaggio in Lega Pro) la rosa potrà dirsi ufficialmente completa in ogni reparto.