Presentazione D’Orsi Menegatti

A cavallo tra le due sessioni di allenamento al Centro di via Copparo sono stati presentati oggi gli ultimi due acquisti della S.P.A.L.: Raffaele D’Orsi (classe novantuno) e Pietro Menegatti (classe novantadue). L’incontro negli uffici che presto diventeranno la sede operativa della società è stato occasione non solo per conoscere i nuovi ragazzi, ma anche per fare il punto della situazione sulla formazione della squadra sulle aspettative per il campionato.

 

Water Mattioli (Presidente S.P.A.L)

“ I ragazzi che presentiamo oggi sono pedine importanti che il mister ha chiesto per consolidare il suo progetto. Raffaele D’Orsi, un difensore importante, di proprietà del sassuolo che ha già una discreta esperienza tra in professionisti in piazze importanti, e un portiere, Pietro Menegatti, sulle cui orme eravamo già da qualche tempo, e che ora abbiamo trovato il modo di avere con noi. Siamo molto contenti di questi rinforzi, che ci avvicinano all’obbiettivo di un gruppo che deve essere competitivo in tutti i ruoli e con meno punti deboli possibile. Ma la squadra non è ancora ultimata. Abbiamo alcuni ragazzi in prova, e presto potrebbe arrivare l’attaccante Personé, la cui trattativa procede bene. Tutti giovani per completare l’organico. Questo è il modo con cui curo questa squadra, ormai si sa. Attenzione all’età, certo, ma scommettendo su buoni giocato, che aspirino a diventare titolari importanti. Per il resto i lavori procedono a tutto tondo. Ieri in federazione sono stati formati i gruppi per le partite di Coppa Italia, e non senza qualche discussione sulla distribuzione delle partite tra nord e sud. E stiamo lavorando soprattutto per quanto riguarda lo stadio. Ci sono diverse operazioni da fare e alcuni piani da mettere a punto per arrivare al campionato con tutte le condizioni a norma, ed eventualmente avere anche la possibilità di disputare partite serali. Per ora aspettiamo i primi impegni di Coppa Italia appunto, che saranno anche le prime partita vere su cui giudicare le Spal. A mio parere soprattutto la partita contro il Porto Tolle, una delle squadre che insieme ad altre, come Mantova e Monza per dirne due, si sono preparate con la chiara intenzione di giocare un ruolo importante in questa stagione. In questa partita, dicevo, a parte il rapporto molto particolare tra le famiglie Colombarini e Visentini, il Tolle ha approntato una squadra molto esperta e con diversi elementi di valore. Sarà test importante per capire di che pasta siamo fatti”.

Davide vagnati (Direttore generale)

 “Confermo tutto quello che ha detto il presidente. Il gruppo che si sta formando è prima di tutto molto unito, e questo è un grande piacere per noi, e soprattutto in continuo miglioramento. Una cosa molto importante è che in questa squadra c’è e ci dovrà sempre essere un clima di competizione. Non esistono titolari predestinati, o di diritto. Solo il mister può decidere di volta in volta chi è più in forma, chi è più utile. E così la maglia da titolare dovrà essere sempre sudata e conquistata, e confido che questo sia fonte di stimolo per tutti. Per il resti il nostro lavoro procede appunto. Oggi c’è la  risonanza magnetica a Falcier per capire meglio in cosa consiste il suo problema. Speriamo che vada tutto bene perché è nostra intenzione tenere il ragazzo. Fantoni invece è già pronto, ma starà fermo ancora un po’ a scopo precauzionale, per essere sicuri di averlo al cento per cento la settimana prossima. Infine Tomanin è un po’ influenzato. Gli altri sono tutti disponibili. Solo un’ultima cosa vorrei aggiungere, che ho già detto ai ragazzi e che però riguarda tutti. Noi siamo una società che cerca di curare tutto. L’anno scorso abbiamo visto che c’era l’abitudine a buttare le maglie a fine partita, ogni giornata o quasi. Quello che vorrei dire è che non è possibile per noi permettere questo. La cosa ha un costo, e di conseguenza ci sarà un regolamento in merito. E’ assolutamente giusto che il giocatore dia la maglia al tifoso, soprattutto a chi segue in trasferta, a chi comunque c’è sempre. Penso a chi avrà la costanza di seguirci fino in Sardegna, ad esempio, o nelle trasferte più lontane, o nelle partite più importanti. E’ giusto, ed è una sorta di ricompensa, o segnale forte di affetto e legame tra la squadra e i suoi tifosi. Ma non può diventare una costante. Non è giusto che i ragazzi paghino le maglie, o la società sia costretta a fornire una muta nuova ogni domenica. Quello che voglio dire quindi è che se non viene data la maglia tutte le giornate non è colpa dei giocatori, ma è perché si sta cercando di dare una regola su questa cosa, come su tutte le cose che riguardano la vita di questa società, per cercare di condurre questa stagione nel modo più serio e oculato”.

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