Patanè avvisa il Kaos Under 21: a Ferrara per vincere la Supercoppa

Finalmente ci siamo: tutto è pronto per il primo vero big match ufficiale di questa nuova stagione. Domenica sera al PalaBoschetto si giocherà la Supercoppa Italiana Under 21 2013 che vedrà impegnate, come vuole la tradizione, la vincitrice del campionato e della Coppa Italia dell’anno scorso.

L’adrenalina sale alle stelle e i giovani del Kaos e dell’Asti sono pronti a deliziare il palato fine dei tifosi di calcio a 5 che, finalmente, potranno gustarsi i loro campioncini in una cornice ufficiale dopo la serie di amichevoli estive.

Le due vere protagoniste della passata stagione tornano finalmente a combattere per qualcosa di concreto e, conoscendo il prestigio che questo appuntamento riscuote nell’ambiente, ci sono tutti i presupposti per aspettarsi una sfida senza esclusione di colpi.

Da una parte ci sono i campioni d’Italia e detentori del trofeo guidati dal condottiero Velimir Andrejic che vogliono continuare a dimostrare chi comanda; dall’altra i ragazzi di Patanè, che sì, si sono portati a casa la Coppa Italia, ma hanno ancora l’amaro in bocca per quell’eliminazione prematura dai play off. La ferita è ancora aperta: “Sapevamo che anche se eravamo solo agli ottavi, quella contro il Kaos sarebbe stata una finale scudetto a tutti gli effetti. Alla fine loro sono stati più forti e ci hanno battuti, ma dovranno stare attenti domenica, perché la voglia di riscatto c’è, ed è tanta”. Così Hernan Patané mette in guardia i “nerini”. L’allenatore argentino dell’Under 21 dell’Asti punta molto sui suoi giovani, che elogia con una carica di solarità e di ottimismo tipici delle sue origini sudamericane: “Sono entusiasta di portare avanti questo progetto. Siamo una squadra molto giovane, la rosa è stata stravolta rispetto all’anno scorso. Molti giocatori provengono dall’Under 18 e quest’anno sarà la loro occasione per dimostrare il proprio valore. E’ vero che abbiamo perso elementi importanti, ma il nuovo gruppo sta lavorando molto bene, ha tante qualità e sono sicuro che sfrutterà questa opportunità nel migliore dei modi”. Per i pargoli dell’Asti questo campionato sarà infatti una vetrina per mettere in mostra le proprie doti in un contesto più competitivo, puntando a impressionare il mister e a conquistare i tifosi, sperando in ultimo alla promozione in prima squadra. “Il vero obiettivo di questa stagione è svezzare i nostri piccoli talenti per prepararli al debutto in prima squadra. Non abbiamo troppe pretese di vincere a tutti i costi qualcosa, ma l’importante sarà fare esperienza, permettere ai ragazzi di inserirsi nel meccanismo e vivere ogni partita come occasione di crescita. La mia più grande soddisfazione sarà vedere in futuro alcuni dei miei allievi militare in serie A accanto ai più esperti, come è avvenuto già con Cementano e Garbin”. Intanto però si avvicina il primo vero appuntamento di questa stagione, una coppa prima dell’avvio di campionato non la rifiuterebbe nessuno e senza dubbio darebbe un bello scossone ai baby dell’Asti. Patané non vuole sbilanciarsi troppo: “Non so come andrà a finire domenica. Ogni partita è diversa, non voglio fare alcun pronostico. Noi siamo forti e abbiamo voglia e grinta da vendere. Però sappiamo che i nostri avversari sono un gruppo solido, ben amalgamato e di grande intesa. La loro forte identità di squadra è sicuramente il loro cavallo di battaglia, ma daremo il massimo per rubargli il trofeo”. Un trofeo che l’Under 21 di Andrejic difenderà con i denti.

Il settore giovanile è il fiore all’occhiello della società di patron Calzolari, in questi anni è stato motivo di innumerevoli soddisfazioni e ha ancora tanta voglia di vincere.

Si dice che il successo di una partita sta nella mente: devi credere di essere il più forte e dimostrarlo giocando. E qui di più forti ce ne sono due, le due realtà più forti del Calcio a 5 Under 21. Difficile quindi prevedere chi vincerà. Per ora ci limitiamo ad invitare i tifosi estensi ad accorrere numerosi al PalaBoschetto per sostenere la propria squadra.

Lo spettacolo è garantito, il verdetto lo deciderà poi il campo.

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