Capitan Andrè Ferreira: A Pescara per fare la nostra partita

Per fare di un giocatore un capitano non basta una semplice fascetta al braccio. Il calcio a 5 è uno sport di gruppo che presuppone ordine, disciplina, coesione. Il capitano di una squadra di calcio a 5 deve possedere quindi doti fisiche e di carattere: disciplina e bravura sul campo, responsabilità, educazione e diplomazia durante e dopo la partita. Il Kaos è in una botte di ferro: André Ferreira è un giocatore intelligente, un condottiero senza macchia e senza paura ed è un esempio per tutti i suoi compagni per come si comporta in campo e fuori.

Sette anni in Italia, ma tanta nostalgia del suo Brasile, il capitano dei neri fin da piccolo si è dedicato a questo sport: “In Brasile tutti i bambini iniziano a giocare a calcio a 5 per poi passare a quello a 11. Il primo è molto più tecnico, gli spazi stretti e i tempi ridotti determinano uno sforzo mentale e tattico elevato. Il campo piccolo non ti dà mai la possibilità di rilassarti. Devi essere rapido nei movimenti e nei ragionamenti. Nel calcio a 11 gli spazi sono molto più vasti e hai più tempo per decidere come agire. Apprendendo fin da piccoli gli schemi e le tattiche del calcio a 5, dopo i ragazzini sono pronti ad affrontare una partita di calcio a 11. Io ho giocato anche a calcio normale, ma il mio sport è sempre stato questo”.

La disponibilità di un capitano è un elemento fondamentale: deve essere sempre presente ed accorrere in aiuto ai compagni nei momenti di difficoltà. André si distingue per un’immensa umanità e nella grande famiglia del Kaos è visto come il fratello maggiore. Lo stesso capitano sottolinea l’affetto sincero che lo lega al resto del gruppo: “Siamo molto uniti anche fuori dal campo e questo si rivela spesso essere un nostro punto di forza quando giochiamo. Ci riuniamo spesso durante la settimana, ceniamo insieme, guardiamo le partite in televisione. Siamo una grande famiglia”.

A livello di spirito di gruppo ci siamo quindi, ma come arriva il Kaos all’esordio in campionato a Pescara, appuntamento fissato per domenica prossima?

Il capitano è fiducioso e soddisfatto del lavoro svolto in queste dure settimane di allenamento: “Stiamo bene, abbiamo raggiunto la concentrazione e le condizioni fisiche adatte per affrontare questo inizio di stagione nel migliore dei modi. La squadra è cresciuta tanto rispetto all’anno scorso e le perfomances di questo precampionato, nonostante non tutti i risultati siano stati positivi, sono state soddisfacenti”.

Si inizia subito a fare sul serio, andando in trasferta su un campo ostico come Pescara: “Loro sono uno squadrone, hanno una rosa dotata di elementi molto forti e senza dubbio ci daranno filo da torcere. Sappiamo che quest’anno sarà sempre così, tutte le squadre sono allo stesso livello e non ci saranno partite materasso. Ogni partita sarà come una finale e non si dovrà sbagliare un singolo allenamento. Nonostante tutto ciò, noi non temiamo nessuno e vogliamo iniziare portando subito a casa una vittoria”.

Domenica con tutta probabilità Capurso dovrà fare a meno dell’infortunato Pereira, che oggi ha assistito a bordo campo all’allenamento, mentre forse scenderà in campo Vinicius, il cui recupero procede a gonfie vele.

Da capitano, Andrè vede un miglioramento generale in tutti i suoi compagni, ma elogia in modo particolare due giocatori: “Tuli è sicuramente il ragazzo che mi sta stupendo sempre di più giorno dopo giorno, ce lo invidiano tutti. E poi un altro fenomeno è Kakà: un vero campione, grande umiltà, fa delle cose incredibili”.

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