Una sconfitta che brucia e rammarica tantissimo. Nessuno in casa Kaos pensava che sarebbe finita così. La voglia di riscattarsi era tanta e anche quella di regalare la prima vittoria al pubblico estense del PalaMit2B. Allora cos’è che non è andato neanche questa volta? Le parole di patron Calzolari e mister Capurso, interpellati a fine partita, mostrano grande delusione edamarezza e in un momento di grandi dubbi e difficoltà come questo vi è un’unica certezza: così non si può andare avanti.

Marco Calzolari (Presidente Kaos)

“Sono molto rammaricato, dalla prestazione di oggi si è capito che la nostra squadra non è destinata a ritagliarsi un ruolo da protagonista in questo campionato. Sinceramente, in questa situazione, con solo tre punti in classifica, mi aspettavo molto di più dai ragazzi, invece non ho visto nessuna reazione. Ormai ci siamo dipinti come la “Cenerentola” di questa competizione, e, dato che non credo nei miracoli, penso proprio che ormai la partecipazione alla Coppa Italia sia compromessa. La partita di oggi era da vincere. Ovviamente una sconfitta si deve sempre mettere in preventivo, ma i ragazzi l’hanno affrontata con troppa superficialità e non hanno fatto niente di ciò che gli era stato chiesto: non sono riusciti a gestire il vantaggio, non sono riusciti a reagire, hanno concesso troppo e sfruttato pochissimo le tante occasioni che potevano essere per noi vantaggiose. E’ mancato il gioco, la bella manovra che erano riusciti a creare sabato scorso contro la Marca. Adesso bisogna intervenire in fretta, per evitare di diventare un fanalino di coda. Nessun campanello d’allarme per lo staff tecnico, che rimarrà questo fino a fine stagione, ma si dovrà lavorare duramente per mettere i campo ben altri valori da quelli visti fino adesso e cominciare a costruire i risultati in modo adeguato alle potenzialità della squadra”.

Leopoldo Capurso (allenatore Kaos)

“Quello di oggi, dispiace dirlo, ma è un male meritato, perché alcuni non hanno avuto la dignità di capire che un incontro del genere lo devi dominare, non affrontare con pochezza e superficialità. Ora c’è da rivedere un po’ tutto, metto in discussione prima degli altri me stesso, che non sono riuscito a trasmettere ai ragazzi la cattiveria agonistica di cui ho sempre fatto ragione di vita, sportivamente parlando. Mi assumo tutte le responsabilità. Credo molto in questa squadra, nelle sue potenzialità, ma quest’anno facciamo fatica ad inserirci in un contesto dove comunque avremmo tutte le carte in regola per fare cose importanti. Oggi abbiamo dimostrato di avere grossi limiti e fa veramente male aver perso in questo modo una partita che nel corso della settimana abbiamo analizzato nei minimi particolari. Sono deluso da me stesso, dispiaciuto per questa brutta situazione e mi piange il cuore a pensare che alcuni giocatori, per i quali ho dato anima e corpo per portarli in una realtà importante come Ferrara, ancora non mi hanno dato un briciolo delle risposte che aspetto da inizio stagione. So per certo, nonostante ciò, che si tratta di atleti intelligenti e uomini di grande spessore e carattere, mi auguro sia solo un momento passeggero, che possano sbloccarsi il prima possibile e farci tornare il sorriso”.