Alla scoperta della Remer Treviglio: un gruppo totalmente nuovo in cui spicca il talento del ceco Kyzlink

La prossima paziente costretta a passare sotto i ferri di questa Mobyt, reduce da una settimana super con tre vittorie all’attivo, è la Remer Treviglio. Vogliosa di cancellare la precedente sconfitta subita in casa contro la Dinamica Mantova, la compagine lombarda sarà ospite domenica prossima al PalaMIT2B per la settima giornata di LegaDue Silver. In quanto partecipante al campionato di DNB anche la passata stagione (conclusa all’8° posto), ci sono già stati dei trascorsi tra queste due società, con bilancio di una vittoria in casa per Ferrara (71-70) e di una sconfitta sul parquet dei lomabrdi (73-65); questa stagione è cominciata invece con un record in pareggio sulle 3 sconfitte e 3 vittorie, da segnalare in particolare la vittoria contro la corazzata Omegna, nel suo momento migliore.

Il roster è completamente nuovo quest’anno, l’unico riconfermato dalla stagione precedente (dopo l’addio del capitano Reati, oltre all’intero staff tecnico, è Tommaso Carnovali a cui sono stati affiancati, nel mercato estivo, alcuni giocatori chiave come Marino (quasi certamente non a disposizione per domenica dopo l’infortunio della partita scorso contro Mantova), Ihedioha e Rossi che sono stati tra i migliori nel loro ruolo nell’ultima DNA. Molto attiva anche sul fronte under, la società lombarda ha inserito nell’organico alcuni ragazzi dalle ottime speranze, come il giovanissimo Lorenzetti. Per quanto riguarda gli stranieri, la Blu Basket si è buttata sull’acquisto di un americano, Novar Gadson (anche lui assente domenica), con un’esperienza in Libano alle spalle, la sua prima da senior, e di un comunitario, il ceco Tomàs Kyzlink, considerato uno dei prospetti migliori d’Europa del suo anno, ma ancora tutto da verificare a livello senior.

Lo staff tecnico, tutto riconfermato dall’anno scorso, è di altissimo livello. Il coach Adriano Vertemati, seppur ancora relativamente giovane, ha infatti solo 32 anni, vanta di un curriculum di tutto rispetto. Cresciuto come allenatore e responsabile del settore giovanile della Forti e Liberi Monza, con la squadra dei Cadetti e dell’under 18, ha raggiunto le finali nazionali. Ha fatto il salto di qualità nel 2006 quando è arrivata la chiamata dell’allora Benetton Treviso. Nella storica società veneta ha ricoperto prima il ruolo di allenatore in diverse squadre del settore giovanile (due finali nazionali raggiunte) per poi passare al ben più importante compito di assistente allenatore di Jasmin Repesa in Serie A, arrivando addirittura alle Final Four di Eurolega. Questa è la sua terza stagione da capo allenatore a Treviglio.

IL ROSTER

4.Filippo Alessandri (1989, playmaker/guardia, 190 cm): cresciuto cestitsticamente alla Virtus Siena, ha debuttato in DNA a soli sedici anni, prima di arrivare a giocare, l’anno successivo, addirittura dieci minuti di media con un buon rendimento sul campo. La stagione 2007/2008 la passa a Palestrina in DNB dove ha modo di farsi le ossa, finendo il campionato con 10,3 punti di media. Nel 2011, dopo un ritorno a Siena e un passaggio a Ferentino (premiato come miglior under 21 della DNA), arriva la chiamata di Capo d’Orlando in LegaDue dove gioca una buonissima stagione prima di subire un grave infortunio che lo terrà lontano dal campo per più di due mesi. L’ultima stagione l’ha giocata ancora con la maglia della Virtus Siena (DNB) distinguendosi come uno dei dieci giocatori migliori del campionato, mettendo a referto 17,9 punti, 3 assist e 2,6 recuperi di media. Ragazzo capace di dare sempre il massimo nei minuti in cui è in campo, con un agonismo tale da essersi guadagnato il soprannome di Pitbull per la dedizione con cui si butta in ogni contrasto, è in grado sia di attaccare l’avversario uno contro uno dal palleggio sia di tirare in arresto e tiro, da due e da tre punti, con la medesima efficacia. Difensivamente, grazie al suo fisico possente, è in grado di marcare anche giocatori più alti di lui. Nella prima serie di partite stagionali ha segnato 4,3 punti e 2,3 assist di media.

5.Tommaso Carnovali (1993, guardia/ala piccola, 197 cm): unico giocatore sopravvissuto alla scorsa stagione, è nato a Melzo in provincia di Milano, ha fatto quasi tutta la trafila della giovanili nella sua città, prima di passare, tre anni fa, alla Blu Basket Treviglio. Con i bergamaschi ha progressivamente conquistato minuti ed esperienze importanti (2,8 punti e 1 rimbalzo a partita nella stagione 2012/2013). Specialista nel tiro dalla lunga distanza, già nelle prime sei partite di quest’anno ha dimostrato la sua pericolosità dall’arco dei 6 e 25, tirando con una percentuale del 43%.

7.Tomàs Kyzlink (CZ, 1993, guardia, 195 cm): ha iniziato a giocare a pallacanestro a soli dieci anni nella sua cittadina natale nel cuore della Repubblica Ceca, prima di trasferirsi a Praga e ottenere il suo primo contratto da senior con l’USK Praha. Nell’ottobre del 2012 il gioiellino ceco firma un quadriennale con l’Estudiantes che lo gira in prestito al Caceres, nella seconda divisione spagnola, per maturare esperienza nei senior. Protagonista in nazionale durante gli Europei 2013 Under 20 (vinti dall’Italia di coach Sacripanti), proprio qui è stato notato dallo staff tecnico trevigliese che ha fatto di tutto per portarlo a casa. Giocatore estremamente veloce, dotato di un ottimo primo passo in palleggio, ha un buon tiro sia dalla media sia dai tre punti e non disdegna neppure la parte difensiva, affrontandola anzi con grinta e dedizione. Considerato da molti scout uno dei prospetti migliori a lungo termine, ha già dato un assaggio del proprio talento in queste prime gare, segnando 6,8 punti di media (60% dai tre punti) e catturando 3,2 rimbalzi di media.

11.Tommaso Marino (1986, playmaker, 193 cm): ritorno in maglia biancoblu per il play senese di scuola Mens Sana, dopo due esperienze passate molto positive: una nel 2010/11 conclusasi con la semifinale playoff a Ostuni (per lui 15,2 punti e 5 assist di media) e l’altra iniziata a gennaio 2012 dopo una breve parentesi in LegaDue a Ostuni e a Forlì. L’ultima stagione l’ha passata a Casalpusterlengo (11,6 punti e 4,6 assist a partita) con la quale ha raggiunto i playoff della DNA. Regista di indubbia esperienza, è un giocatore che può, oltre a far girare i compagni in maniera ineccepibile, decidere lui le sorti della partita con giocate pazzesche e funamboliche. E’ stato l’eroe della vittoria contro Omegna nel turno infrasettimanale, con 30 punti e 9 assist (14,8 e 7 di media in 6 gare).

12.Diego Flaccadori (1996, playmaker/guardia, 194 cm): bergamasco di nascita, è già pienamente inserito nel giro delle Nazionali Giovanili ed è uno dei prospetti migliori del movimento cestistico bergamasco. Quest’anno dovrà essere pronto quando sarà chiamato in campo per far rifiatare, in cabina di regia, Alessandri e Marino.

13.Alessandro Spatti (1995, ala grande, 203 cm): prezioso cambio per i lunghi trevigliesi, la giovanissima ala di scuola Bluorobica, è ricordato per il suo grande atletismo (memorabili le sue schiacciate e stoppate nelle gare di Under 19) e per il suo buon tiro sia dalla media distanza che dai tre punti.

14.Ludovico De Paoli (1992, ala grande/centro, 207 cm): cresciuto nelle giovanili della Benetton Treviso, insieme a coach Vertemati con il quale ha vinto il titolo nel 2011, ha alle spalle diverse chiamate con le Nazionali Giovanili (under 18 e under 20). La sua prima stagione da senior l’ha disputata nel 2011/12 a Riva del Garda in DNB, prima di passare, nella scorsa stagione, a San Severo in DNA (4 punti e 3 rimbalzi di media in 15 minuti di utilizzo). Si tratta di un lungo molto dinamico e con ottime mani, in grado di poter essere pericoloso sia fronte che spalle a canestro, e con uno spiccato istinto per i rimbalzi offensivi (2,2 rimbalzi di media di cui 0,9 in attacco).

15.Francesco Ihedioha (1986, ala grande, 196 cm): nato a Massa, ha cominciato il suo percorso cestitsico nel 2006/07 in C1 a Piacenza per poi passare di categoria l’anno successivo, con la maglia di Trento in B2 (nello stesso anno arriva la chiamata della Nazionale Italiana Under 22), mentre nel 2008/09 vince il campionato di B1 a Vigevano conquistando la promozione in LegaDue. Dopo aver giocato una stagione a Castelletto Ticino e una a Ruvo di Puglia, è artefice durante l’annata 2011/2012 della promozione di Ferentino in LegaDue (10,9 punti di media e 7 rimbalzi a partita). Nell’ultima stagione torna a Castelletto Ticino, dove si è imposto come giocatore chiave della franchigia e uno dei migliori, nel suo ruolo, nell’intero campionato (13,2 punti, 7,8 rimbalzi, 2,6 recuperi). Ala forte che fa dell’atletismo, della forza fisica e delle stoppate i suoi punti di forza; massiccia presenza sotto canestro a rimbalzo, è anche un ottimo difensore sia in uno contro uno, sia in aiuto per i compagni.

17.Emanuele Rossi (1982, centro, 206 cm): ritorno in biancoblu da capitano per il lungo romano, che torna a Treviglio dopo le due stagioni già giocate (dal 2007 al 2009) e le parentesi di Omegna e Chieti (ultima stagione da 14,3 punti, 10,9 rimbalzi). Curriculum di tutto rispetto per Il Gladiatore (così chiamato dai tifosi per la sua tendenza a lottare su ogni possesso) che ha alle spalle anche un paio di stagioni in LegaDue con le maglie di Rieti e Casale Monferrato. Lungo molto dotato tecnicamente, preciso al tiro nell’area pitturata, esplosivo a rimbalzo, è costantemente migliorato durante la sua carriera, tanto da essere arrivato, nella passata stagione, ad essere il giocatore con la valutazione media più alta dell’intera DNA. In questa prima fetta di campionato, il capitano ha già dimostrato di essere pienamente degno di questo ruolo, segnando 14,3 punti e catturando ben 13 rimbalzi di media.

23.Novar Gadson (USA, 1989, ala piccola/ala grande, 201 cm): cresciuto nella squadra della Bartram High School (dove ha superato per punti segnati Joe Bryant, papà del ben più famoso Kobe) ha poi frequentato il Rider College di New York dove ha concluso la sua carriera quinto in graduatoria per punti segnati e secondo per le stoppate. L’anno scorso ha fatto il suo esordio tra i senior, nella massima serie libanese dove viaggiava, prima di un infortunio che lo ha costretto al riposo forzato, a 25 punti di media. Grazie al suo fisico possente (104 kg per 201 cm) e alle sue grandi doti atletiche, è un giocatore che può essere schierato sia da 3 che da 4 con la medesima efficacia, capace di giocare sia sotto i tabelloni che fuori dalla linea dei tre punti. Bravissimo sia in campo aperto che in uno contro uno, è inoltre capacissimo di creare buone situazioni per i compagni, senza però astenersi dal prendersi delle responsabilità quando servono.

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