Dopo quattro vittorie di fila quali possono essere i rischi che la Mobyt può correre nell’impegno contro Mantova?
“I rischi sono quelli che ho detto alla squadra al termine dell’allenamento di giovedì: essere contenti delle partite vinte dimenticandosi che i risultati sono frutto dell’atteggiamento che abbiamo messo in campo. In questo campionato non ci si può rilassare un attimo, come ci è successo la settimana scorsa o come è accaduto a Mantova che è andata a vincere, senza giocatori importanti, in casa di Treviglio. È fondamentale l’approccio e l’aspetto mentale, solo con la giusta concentrazione possono emergere i valori tecnici e anche l’entusiasmo derivato dalle vittorie precedenti. L’unico rischio è quindi quello di avere un approccio soft alla partita”.
È anche con la grande importanza dell’approccio in questo campionato che si spiega il terzetto di testa?
“No, questo è sintomo di un campionato molto equilibrato. Mi continuano a dire che Ferrara è in testa, ma è anche vero che siamo a quattro punti dalla zona retrocessione…”.
Quindi come reagisce alle parole del presidente Bulgarelli che ha parlato di obiettivo playoff?
“Lui può dire quello che vuole visto che è quello che paga (ride – ndr), ma io parlo per le cose che vedo. Noi abbiamo fatto questo percorso grazie all’umiltà, se commettiamo l’errore di rilassarci un attimo, allora siamo una squadra a rischio. Non siamo la squadra più talentosa, che ha avuto molto da Mays ma altri giocatori come Jennings o Andreaus devono ancora crescere. Quindi abbiamo ancora dei margini di miglioramento ma dobbiamo stare attenti a non perdere di vista il fatto che la nostra forza è il gruppo”.
A proposito di Jennings, ha visto dei segnali incoraggianti durante la settimana?
“Mah, non possiamo pretendere che da una domenica all’altra diventi Michael Jordan. Il ragazzo ha delle capacità atletiche molto importanti per la categoria, però è abituato a giocare una pallacanestro diversa rispetto a quella che proponiamo. Quindi bisogna avere pazienza, dargli tempo e fiducia da parte nostra. Da parte sua invece deve continuare ad applicarsi con disponibilità come, in linea di massima, continua a fare”.
Domenica si va a Mantova, quali sono le chiavi di lettura della partita?
“Mantova è una squadra atipica e dinamica, mentre noi siamo una squadra quadrata che ha bisogno di maggiori punti di riferimento. Nella loro estemporaneità hanno molto talento sugli esterni e altrettanto atletismo sotto canestro. Hanno un mix interessante di giocatori e non hanno avuto la possibilità di esprimersi al meglio fino ad ora a causa di varie assenze. Domenica torna Nardi che è un elemento importante per la categoria. Noi rispettiamo qualsiasi avversario, a maggior ragione chi l’anno scorso ci ha fatto male con il tiro da fuori. Ricollegandoci al primo discorso, se abbiamo un approccio soft non abbiamo speranze di vittoria, visto l’atletismo e i punti nelle mani degli esterni. Dobbiamo giocare una partita cerebrale, non metterla sul piano fisico”.
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