Spesso conviene prepararsi al peggio per non rimanere troppo delusi nel momento della verità. Ma il pessimismo è anche una sorta di rito scaramantico, nel senso che se poi le cose vanno per il verso giusto, la soddisfazione è doppia e la sfortuna esorcizzata. E’ stata questa la tattica usata da Marco Calzolari, patron del Kaos Futsal, dopo la sconfitta interna contro il Martina Franca alla quinta giornata del campionato di Serie A che sembrava escludere definitivamente la squadra di Leopoldo Capurso dalla corsa alle Final Eight di Coppa Italia. E invece, con uno scatto felino ed una reazione d’orgoglio notevole, i “Neri” hanno infilato un filotto di risultati positivi che ha permesso loro non solo di tornare in carreggiata, ma addirittura di staccare il biglietto per l’importante manifestazione in programma a marzo con un turno d’anticipo rispetto al termine del girone d’andata.
Un’eccellente prova di forza che Calzolari definisce ‘miracolo’: “E’ bello veder smentito il proprio pessimismo. Dicevo di non credere ai miracoli ma la squadra, dopo il ko contro il Martina Franca, ha cambiato decisamente registro proprio quando le Final Eight sembravano un traguardo irraggiungibile. Però posso dire che ci siamo meritati questa soddisfazione dopo un novembre ottimo che ci ha visto vincere in larga misura a Rieti, mettere sotto l’Acqua&Sapone in casa e battere il Napoli in Campania nella partita decisiva con una prestazione solida, anche se poco spettacolare. Ma va benissimo così, l’importante era conquistare i 3 punti. Ed ora ospitiamo la capolista Asti in diretta Rai con un po’ più di tranquillità, cercando di fare la nostra partita e di far divertire la gente. Centrare la prima vittoria in casa per rompere il ghiaccio con il PalaMIT2B sarebbe importante per tutto l’ambiente”.
Qual è stata la chiave di questo cambio di marcia?
“Abbiamo sempre concesso poco agli avversari, ma ora difendiamo con maggior precisione, siamo più concentrati rispetto a prima e non subiamo più gol evitabili, frutto di errori di disattenzione. In attacco, invece, ci proponiamo con più uomini e questo è un vantaggio. Riusciamo a capovolgere il campo con rapidità, credo sia una evoluzione tattica positiva. E’ cambiata la mentalità del gruppo”.
Proprio nel momento più difficile della stagione.
“I fatti ci hanno dato ragione. Abbiamo creduto nel progetto e nel gruppo, nonostante i risultati non arrivassero. Siamo stati premiati restando sulle nostre posizioni perchè sapevamo perfettamente che c’era del buono in quello che stavamo facendo, e ora siamo finalmente nelle posizioni di classifica che più ci competono. Anzi, secondo me possiamo ambire anche a qualcosina in più visti i punti persi per strada. Ma inutile ragionare così, in un campionato così breve ed equilibrato l’unica cosa da fare è vivere alla giornata, tenendo bene a mente che anche un singolo passo falso può complicarci il cammino. Non possiamo fare programmi, bisogna solo lavorare e sperare di riuscire a recuperare al più presto tutti gli infortunati”.
Scandolara e Jeffe sono sulla via del recupero. Mentre per Boaventura i tempi sono un po’ più lunghi…
“Sì, ma contiamo di rivederlo in campo tra gennaio e febbraio del 2014. Dopo l’infortunio al ginocchio patito durante la preparazione si sta riprendendo e per noi è una pedina importantissima perchè ci permette di aggiungere un uomo alla rotazione. Intanto aspettiamo i rientri imminenti di Scandolara e Jeffe, che probabilmente avranno tanti minuti a disposizione durante la Winter Cup, manifestazione ribattezzata un po’ da tutti “Coppa del Nonno”; difficilmente avrà seguito in futuro. Servirà per far giocare chi sta avendo meno spazio. Riempirà i mesi invernali, ma non è un nostro obiettivo. Oddio, se riusciamo a fare bene, tanto meglio, ma le nostre ambizioni mirano altrove”.
In ordine cronologico, le Final Eight di marzo. Quant’è bello osservare dall’alto la bagarre per gli ultimi 3 posti disponibili?
“Bellissimo. Con il colpo esterno a Napoli ci siamo tolti un peso enorme perchè dover vincere per forza contro Asti sarebbe stata la situazione peggiore. Ora se la giocano Martina Franca e Rieti nello scontro diretto, anche se vedo favoriti i pugliesi, a meno che gli amarantocelesti non trovino la reazione d’orgoglio dopo il cambio allenatore e le 3 sconfitte consecutive. Compito proibitivo per Napoli in casa del Pescara, mentre vedo bene la Lazio contro la Luparense. Faccio il mio pronostico: secondo me resteranno fuori Napoli e Rieti”.
Proprio Rieti ha cambiato guida tecnica in settimana passando da Ricci a Musti. Si aspettava questo ribaltone?
“Diciamo che conoscendo il presidente Pietropaoli, sì, era da mettere in preventivo. Rieti ha i suoi problemi che io non conosco, ma è nel DNA della dirigenza cambiare a metà anno. Sarebbe stato strano se questo non fosse avvenuto. Là hanno in rosa un gruppo di senatori difficile da gestire, parliamo di giocatori importanti. Auguro loro di risolvere le questioni interne il prima possibile”.
Ma guardiamo in casa nostra. C’è grande attesa per l’arrivo di Asti in diretta Rai sabato alle 17. Cosa si sente di dire al pubblico ferrarese?
“Che una partita così è assolutamente imperdibile. Asti è la capolista imbattuta, una vera e propria corazzata. Lo spettacolo non mancherà di certo e spero di vedere gli spalti pieni. Ferrara sta rispondendo ‘presente’ fino a questo momento. Il Kaos sta facendo la sua parte nel buon momento sportivo della città, considerando anche le strade intraprese da S.P.A.L. e Mobyt, e tutti abbiamo bisogno di essere sostenuti. Questo entusiasmo dilagante va appoggiato, così come gli sforzi che le rispettive dirigenze stanno intraprendendo”.