E’ una Spal con un cuore grande così: finisce 2-1. E’ la quinta vittoria consecutiva in casa

Non è un 3-2 ma va bene lo stesso, visto che il 2-1 colto dalla Spal contro la Pergolettese vale comunque tre punti pesantissimi. Pur non riservando l’altalena di emozioni delle precedenti esibizioni casalinghe, la partita contro l’undici gialloblu ha garantito una serie di colpi di scena più che sufficiente a mettere a dura prova le coronarie dei tifosi ferraresi. Che la Pergolettese sia una delle migliori difese del campionato non sembra, almeno inizialmente: lo prova la facilità con cui Personè (schierato a sorpresa da Gadda) riesce a rendersi pericoloso nel primo quarto d’ora. All’8 il suo sinistro dopo un flipper in area di rigore non inquadra la porta, mentre poco dopo il suo colpo di testa su cross di Lazzari sibila di poco alla destra del palo, lasciando il pubblico col fiato sospeso come in un vecchio episodio di Holly e Benji. La guardia sicura approntata nella prima mezz’ora da Silvestri e Buscaroli nella prima mezz’ora di gara lascia pensare a un pomeriggio di maggiore tranquillità rispetto al solito, ma come al solito arrivano implacabili le leggi di Murphy a smentire questa fragile convinzione. Lo prova l’imbarazzante facilità con cui Iovine fa a fette la retroguardia biancazzurra mettendo Bertazzoli nella stessa condizione di chi arriva a un casello autostradale col telepass attivato: destro rasoterra e Menegatti incolpevolmente battuto. Simile episodio, fedele copia – nella sostanza – di tanti altri precedenti, mette a dura prova l’autostima della Spal che poco dopo vedere Bertazzoli poco lontano dal bis, stavolta con una rovesciata dall’interno dell’area su suggerimento di Bardelloni. Sul fronte d’attacco le armi convenzionali della Spal sparano a salve: le sgroppate di Cozzolino vengono ben contenute dai dirimpettai in gialloblu, mentre i cross di un pur encomiabile Lazzari smettono di essere imprevedibili al secondo tentativo.

Il riposo sembra chiarire le idee alla Spal, che rientra subito aggressiva: sette giri d’orologio e poi Silvestri inchioda il pallone in rete sotto la Ovest sfruttando un perfetto traversone da calcio d’angolo di Fantoni. Per il centrale secondo gol consecutivo e per il terzino riscatto personale dopo un primo tempo di grande sofferenza in fase difensiva. Convinti di poter fare male ancora, i biancazzurri rimangono in avanti e sfruttano ancora alla perfezione un calcio piazzato per bucare la Pergolettese. Al 13′ è infatti Personè a firmare il sorpasso, raccogliendo dalla spazzatura un altro pallone rimpallato in mischia dopo la sventagliata proveniente ancora una volta dal sinistro di Fantoni. Tripudio per il pubblico del Mazza, comprensibile soddisfazione per l’attaccante che finalmente riesce a sbloccarsi. Le cose sembrano migliorare ulteriormente al 20′ quando il giovane arbitro Boggi decide di spedire Tacchinardi sotto la doccia a causa del duro contrasto con cui il centrocampista interrompe una notevole progressione di Lazzari. Protesta il gialloblu, ma il direttore di gara non vuole sentire ragioni, mimando il gesto della gomitata. L’inferiorità numerica tuttavia non sembra condizionare i propositi di rimonta della Pergolettese, che dimostra di poter mettere comunque in difficoltà i biancazzurri: al 27′ deve provvedere Menegatti a sbarrare la strada a un Bardelloni incuneatosi in area dal settore sinistro. Non si tratta affatto di un’eccezione: fedele al suo spirito genuinamente lunatico la Spal concede metri e occasioni a un avversario che in altre circostanze andrebbe aggredito e se possibile tenuto a distanza con due reti di vantaggio. Fortunatamente Sembroni di mestiere non fa l’attaccante e la facilità con cui va a staccare solitario su un corner non costa ai biancazzurri un sanguinoso tributo. A pagare un tributo sostanzioso è invece la Pergolettese che rimane addirittura in nove, a causa della costante effervescenza di Lazzari. In tal caso è Di Cesare a guadagnare gli spogliatoi in anticipo in seguito al secondo cartellino giallo. La Spal però non manca mai di complicarsi la vita e pur con due uomini di vantaggio rischia di incassare un gol del pari che sembrerebbe quantomeno beffardo. È Zerbo al 45′ a presentarsi di fronte a Menegatti e a vedersi sottratto il pallone da un’impeccabile uscita bassa del portiere biancazzurro. Ma non è finita: sul corner seguente la difesa assiste quasi allucinata alla doppia conclusione di Bardelloni e solo un salvataggio in extremis di Buscaroli nega ancora una volta la rete alla Pergolettese. La forza della disperazione, unita alla convinzione di poter tenere sotto scacco la difesa spallina anche in inferiorità numerica, permette all’undici di Giunta di tentare un ultimo forsennato assalto al quarto e ultimo minuto di recupero: palla in profondità per Bardelloni che ingaggia un testa a testa con Buscaroli all’altezza dei venti metri. All’ingresso in area di rigore l’attaccante prova a concludere, ma la palla incoccia sul corpo del centrale biancazzurro. Boggi arriva di gran carriera e indica il dischetto del rigore, provocando lo sdegno di almeno duemila persone, più gli undici in campo muniti di maglia biancazzurra. Seguono momenti di sospensione troppo lunghi per essere reali, a cui l’intervento del guardalinee aggiunge un tocco di psichedelia. Infatti il consulto tra l’assistente e l’arbitro – ovviamente condizionato dalle interferenze dei giocatori – si conclude con un clamoroso verdetto: si torna indietro, non è rigore, ma semplicemente corner. A indignarsi stavolta è la Pergolettese, ma serve a poco: l’angolo viene battuto e la respinta di Silvestri viene vissuta come la fine di un estenuante assedio. Tre fischi, braccia alzate, altri tre punti preziosi come l’oro: la Spal può guardare alla classifica con più serenità, ma che fatica.

SPAL-PERGOLETTESE 2-1 (0-1)

SPAL (343): Menegatti; Paloni, Buscaroli, Silvestri; Lazzari (dal 43′ s.t. Braiati), Banzato, Landi, Fantoni; Personè (dal 37′ s.t. Pandiani), Cozzolino (dal 31′ s.t. Rosseti), Varricchio. A disp.: Coletta, Cenerini, Panizzi, Montorsi. All.: M. Gadda.
PERGOLETTESE (532): Grandi; Iovine, Davini, Scetti, Sembroni, Ferrara (dal 17′ s.t. Chessa); Tacchinardi, Sambugaro (dal 4′ s.t. Cerniglia), Di Cesare; Bardelloni, Bertazzoli (dal 37′ s.t. Zerbo). A disp.: Steni, Nufi, Ardeni, Buonocunto. All.: S. Giunta.

ARBITRO: Boggi di Salerno (Assistenti: D’Amato e Colatriano).
MARCATORI: 37′ p.t. Bertazzoli (P), 8′ s.t. Silvestri (S) e 14′ s.t. Personè (S).
AMMONITI: Banzato (S), Davini (P), Di Cesare (P), Lazzari(S) e Bardelloni (P).
ESPULSI: al 19′ s.t. Tacchinardi (P) per gioco violento e al 43′ s.t. Di Cesare (P) per doppia ammonizione.
NOTE: cielo sereno, temperatura rigida, terreno in discrete condizioni. Angoli 7-3 per la Pergolettese. Spettatori: 2600 circa (1840 paganti, 1576 abbonati, incasso non comunicato). Recupero: pt 0′. st 5′.

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