Abbiamo raccolto le impressioni dell’allenatore dei Giovanissimi Nazionali Sergio Rambaldi: la vittoria di domenica scorsa contro il Bellaria ha dato grande entusiasmo nel gruppo biancazzurro.
Mister, ci racconti un po’ la sua carriera: come è arrivato ad allenare i Giovanissimi Nazionali del vivaio spallino?
“Ho sempre allenato prime squadre: sono stato alla Reno Centese, al Migliarino, al Comacchio Lidi ed in altre società, compresa la stessa Giacomense quando militava in Eccellenza. L’anno scorso ho fatto la mia prima esperienza nel settore giovanile, alla Giacomense appunto, sempre con i Giovanissimi: è andata bene, e il presidente Mattioli mi ha confermato anche per questa stagione. Poi c’è stato il passaggio societario e così mi sono ritrovato catapultato, come tanti altri, alla S.P.A.L. ”.
Come sta andando la vostra stagione?
“Ora sta andando un pochino meglio, ma abbiamo iniziato decisamente non bene con otto sconfitte di fila. Non siamo contenti della nostra posizione in classifica, ovviamente, però nelle ultime gare siamo riusciti a tirare una boccata d’aria con qualche buon risultato, e ora dobbiamo solo pensare a lavorare per migliorare e iniziare la risalita”.
Cosa non funzionava?
“Eravamo indietro come preparazione e abbiamo incontrato da subito avversari molto forti e preparati. Le sconfitte, poi, hanno innescato un circolo vizioso: perdere demoralizza sempre un po’. Ora sembra che siamo riusciti a cambiare un po’ registro, e possiamo ricominciare a lavorare sempre di più per avvicinarci alle squadre di alta classifica. Il nostro scopo principale, ovviamente, è sempre la crescita dei ragazzi, però credo sia altrettanto importante insegnare anche un po’ a vincere. Con equilibrio cerchiamo di porci qualche traguardo importante da raggiungere”.
Un pregio e un difetto della sua squadra.
“Pregio sicuramente la volontà e l’impegno sia in allenamento, sia in partita. Difetto la difficoltà nella gestione delle partite: siamo andati a perdere contro avversari per niente spaventosi, abbiamo faticato a gestire vantaggi, e altre cose del genere che cercheremo di correggere”.
Il settore giovanile S.P.A.L. come sta andando nel suo complesso?
“Direi che sta andando bene. Le uniche squadre che hanno trovato un po’ più di difficoltà siamo stati noi e la Berretti, ma stiamo già un po’ recuperando, e vogliamo metterci al passo il prima possibile. È un viviao appena nato e si sapeva che ci sarebbe stata qualche difficoltà, l’importante è saperle superare e dimostrare di saper portare in giro il nome S.P.A.L. con l’impegno e la qualità che merita”.
Com’è allenare alla S.P.A.L.?
“E’ una grande emozione. C’è molto entusiasmo intorno a noi, si lavora in un bellissimo Centro Sportivo e ogni partita giochiamo per un blasone davvero importante che dà sempre grande motivazione. Certo, tutto è un po’ più complicato, abbiamo un campionato abbastanza intenso contro realtà di serie A addirittura, però è una grande occasione di crescita per tutti e alle nostre spalle c’è una società che ci sostiene e ci consente di lavorare al meglio non facendoci mancare niente”.
Come vede la prima squadra?
“Ogni volta al Centro li vedo lavorare davvero tantissimo: anche per loro, sono convinto, arriveranno grandi risultati visto l’impegno che ci mettono”.